Il futuro degli spostamenti, sicurezza e sanificazione

3 genitori su 10 sono preoccupati di mandare i figli a scuola sui trasporti scolastici.

L’83% degli utenti lamenta la carenza di un sistema garantito e certificato per la sicurezza sanitaria.

Gli utenti preferiscono nel 63,33% un ambiente sanificato costantemente grazie all’azione della fotocatalisi

I mezzi in sharing registrano un lieve maggiore utilizzo nella fase post covid.

La bicicletta passa dal +8% della fase pre covid al +14% al post covid (futuro) quando viene usata giornalmente

L’auto privata è oggi considerata il mezzo più sicuro per il 97% dei rispondenti

Grande incertezza da parte degli utenti sulla sicurezza del trasporto collettivo che viene ritenuto servizio poco sicuro e per niente sicuro dal 58% dei rispondenti

In futuro i Mobility Manager delle aziende italiane prevedono una ripresa dell’utilizzo delle navette aziendali e per eventi, sebbene resti una generale carenza della conoscenza dei sistemi di sanificazione La ricerca

La ricerca “Il futuro degli spostamenti, sicurezza e sanificazione” è stata svolta nei mesi di luglio e settembre 2020 e realizzata da Mussa & Graziano, leader in Italia nell’allestimento di veicoli speciali, con il contributo della società TFB Srl-divisione research, per mettere in luce una serie di elementi utili per comprendere l’evoluzione del settore del trasporto persone. L’obiettivo della indagine è stato quello di analizzare e individuare l’utilizzo dei diversi tipi di trasporto nel periodo prima e durante la fase due dell’emergenza Covid-19 e individuare le propensioni di utilizzo nel futuro dei servizi e mezzi di trasporto persone. La ricerca ha, inoltre, messo in luce gli aspetti che influenzeranno le scelte del servizio di trasporto pubblico, turistico, privato e individuale da parte degli utenti con particolare focus sul trasporto collettivo.

L’indagine condotta ha coinvolto un target ben definito di utilizzatori aziendali (398 rispondenti): 38,5% travel mobility manager; 8,5% acquisti e servizi generali; 17,7% direzione generale; 16,8% viaggiatori;18,5% altri; ha messo in luce aspetti salienti che possono essere oggi oggetto di considerazione da diversi attori del mercato.

  • Per il futuro si registra un generale calo della domanda di mobilità (rispetto ai dati pre-covid) su tutti i mezzi di viaggio (pubblico e privato), determinati ancora da una scarsa fiducia sul trasporto pubblico e dagli effetti crescenti dello smart working e lavoro agile.
  • Conquista favori l’utilizzo dell’auto personale ritenuta dal 97% dei rispondenti (molto/abbastanza) il mezzo di trasporto più sicuro attualmente. Tendenza che ha fatto ridurre l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale del – 41% (pre-covid vs fase 2) e la propensione all’utilizzo del -15% (fase pre-covid vs futuro).
  • Grande incertezza da parte degli utenti sulla sicurezza del trasporto collettivo che viene ritenuto mezzo poco sicuro – per niente sicuro dal 58% dei rispondenti.
  • Si affermano il treno e l’aereo come mezzi percepiti dagli utenti come più sicuri: il 74% dei rispondenti ha risposto molto e abbastanza sicuro per l’aereo e il 73% per il trasporto ferroviario. Segue il Taxi con un 68% di utenti che lo ritiene molto/abbastanza sicuro rispetto agli altri mezzi.
  • Tra i mezzi individuali spiccano la bicicletta (59% molto, 24% abbastanza) e la motocicletta (44% molto, 20% abbastanza) ritenuti sicuri.
  • I mezzi in sharing sugli utenti aziendali registrano una propensione di utilizzo per il futuro in crescita: +1% su moto e bike sharing e +2% per il car sharing e car pooling.
  • La bicicletta passa dal +8% della fase pre covid al +14% al post covid quando l’utilizzo è di carattere giornaliero.
  • Per gli autobus gli scostamenti sono diversi a seconda del tipo di servizio erogato e dalla frequenza di utilizzo. o Per il trasporto pubblico locale utilizzato tutti i giorni, si registra un leggero incremento (dal 6% fase pre covid all’8% fase propensione futuro). Chi invece ha dichiarato di utilizzarlo con meno frequenza passa dal 49% (pre covid) al 37% (propensione futuro). o Per gli autobus ad uso eventi aziendali, si registra un calo dell’8% (utilizzatori totali nell’arco di 6 mesi). o Per gli autobus di linea per le lunghe percorrenze, si evidenzia un calo del 9% (utilizzatori totali nell’arco di 6 mesi).
  • Più del 26% degli intervistati dichiara che è per loro indispensabile un protocollo di sanificazione (56,6% molto importante, 11,67% abbastanza importante) chiaro e trasparente e che senza queste garanzie manca la fiducia per l’utilizzo.
  • Al primo posto per le priorità di sanificazione vengono individuati gli autobus per il trasporto pubblico locale (77%). Seguono gli scuolabus-automezzi dedicati al trasporto scolastico (73%), ed infine gli autobus di linee per lunghe percorrenze ad uso eventi e turismo (30%).
  • Gli utenti preferiscono nel 63,33% un ambiente sanificato costantemente grazie all’azione della fotocatalisi. Solo il 15% si orienta verso la soluzione ad ozono, che oggi non offre loro garanzie di continuità nel tempo, oltre alle possibili controindicazioni per la salute. Resta un 48% di utenti che crede sia sufficiente una pulizia accurata quotidiana prima e dopo la presenza dei passeggeri (risposta multipla). Soluzione che si sta rivelando non è funzionale per i trasporti pubblici poiché la salita e discesa dei viaggiatori sui mezzi varia costantemente e i costi di una sanificazione sarebbero eccessivi per i fornitori. L’utilizzo degli autobus aziendali prima e dopo Covid-19 I mobility manager aziendali dichiarano che prima del Covid-19 l’utilizzo di autobus era così distribuito:
  • 20% navette aziendali per gli spostamenti casa lavoro,
  • 38% per il trasferimento di ospiti per meeting ed eventi
  • 18% per le trasferte di lavoro Nella fase due le navette aziendali scendono di 6 punti (dal 20% al 14%), di 31 punti (dal 38% al 7%) per gli ospiti a riunioni ed eventi e di 10 punti (dal 18% all’ 8%) per le trasferte di lavoro.

Per il futuro i mobility manager prevedono un leggero incremento delle navette aziendali (21%), una maggiore ripresa degli autobus per il trasferimento di ospiti per meeting ed eventi (40%) e un incremento per l’utilizzo delle trasferte di lavoro (25%). Tuttavia, i dati fanno presupporre che le aziende, in mancanza di regole e protocolli garantiti, non si fidano di far condividere i mezzi di trasporto come gli autobus ai propri dipendenti per due principali fattori: 1. la non completa conoscenza di sistemi di sanificazione sicura 2. l’eccessivo scrupolo e attenzione al dovere di diligenza da parte dei datori di lavoro, dovuto anche alla carenza di un sistema di comunicazione e regole – procedure chiare. Le aspettative dei viaggiatori

  • I viaggiatori richiedono protocolli di sanificazione dei mezzi chiari e certificati. Tra questi il 26.67% lo ritiene indispensabile. Se si sommano anche chi lo ritiene molto o abbastanza importante arriva al 83,34% dei rispondenti.
  • La certificazione del protocollo è ritenuta più credibile dall’utente se certificata dalle istituzioni nazionali (48% Ministero Salute, Aziende e laboratori pubblici certificati – 53% Laboratori Privati – 26% OMS Organizzazione Mondale della Sanità – 15% Associazioni Categoria Professionali – 18% Vettori.
  • Alla domanda: “Per quali di questi autobus ritieni prioritario avviare subito interventi di sanificazione”, gli utenti indicano prioritari gli autobus dedicati al servizio di trasporto pubblico locale (TPL) e al trasporto scolastico (scuolabus). Le altre tipologie di servizio (Eventi e turismo, servizi autobus per lunghe percorrenze) sono indicate al terzo posto poiché essi ritengono (osservazioni delle domande aperte) che la salita e la discesa e il ricambio degli utilizzatori sia meno frequente. Le nuove soluzioni integrate di sanificazione.
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