Indimenticabile Fulvia

Biella, già prima della guerra, era la città con la più alta concentrazione di Lancia, in proporzione al numero degli abitanti. La ricca borghesia biellese voleva viaggiare bene e sceglieva il meglio sul mercato: Artena, Astura, Augusta e poi dopo la guerra Aurelia, Ardea, Appia e Flaminia.

La concessionaria Lancia Bocca, con sede a Biella e Vercelli è stata una delle più antiche d’Italia e ai suoi lungimiranti proprietari è attribuita la personalizzazione di un modello esclusivo di Astura, “tipo Bocca” appunto, prodotta in soli 9 esemplari, oggi ricercata tra i collezionisti e vincitrice del concorso di eleganza di Pebble beach.

Più avanti negli anni 60′, sempre a Biella, c’erano lunghe liste d’attesa, per comprare la Flavia e poi la Fulvia, nei vari modelli berlina e coupé.

La fedeltà al marchio Lancia si era manifestata  ancora due anni fa con uno straordinario raduno di oltre 40 Stratos, quest’anno l’Automobile Club Biella, che vanta anche una gloriosa storia, ha voluto  celebrare il mito del prestigioso marchio automobilistico piemontese, con un meeting dedicato alla Fulvia.

Sabato 5, oltre 50 auto hanno incantato non soltanto i biellesi. Erano presenti soprattutto tanti modelli  coupé, che grazie agli importanti risultati sportivi raccolti negli anni 70’, avevano avuto un grande successo commerciale. Tanti esemplari differenti, perfettamente mantenuti, dal modello “base” 1.200 cc a quella più “cattiva” nota come 1.6 HF Fanalone.

Presenti al raduno anche alcuni esemplari appartenuti alla mitica squadra “Reparto Corse Lancia”, che sotto la guida di Cesare Fiorio, conquistò il campionato del mondo costruttori nel 1972, grazie alle straordinarie vittorie al Rally di Montecarlo, in Marocco e al rally di Sanremo da parte  di Sandro Munari, Simo Lampinen e Amilcare Ballestrieri. Provenienti sempre dal mondo delle corse erano presenti anche due rari esemplari che avevano avuto origine presso l’officina del famoso preparatore biellese Maglioli, si tratta della F&M (Fiorio & Maglioli). Una serie speciale della Fulvia coupé studiata per alcune gare di durata, stile Targa Florio, con la particolarità di essere senza il tetto, per cui venne soprannominata  “barchetta “.

Oltre a percorrere un giro panoramico sulle colline biellesi, alternato a prove cronometrate, i partecipanti al meeting hanno avuto accesso alla pista di Balocco, di proprietà FCA, dove in tutta sicurezza hanno potuto divertirsi sui vari tracciati dell’impianto.

L’evento ha suscitato grande interesse tra i tanti nostalgici del marchio Lancia ma anche molti i giovani che hanno subito il fascino della classe e delle linee della mitica Fulvia.

3 commenti
  1. Filippo Crispolti
    Filippo Crispolti dice:

    Marchionne, malgrado il suo genio, non l’amava ma ora si potrebbe rilanciare il marchio Lancia. Tutte le Case si inventano un marchio Premium e FCA che lo ha in casa tende a seppellirlo, perche? Incomprensibile!

  2. renato ronco
    renato ronco dice:

    Oltre a classe, eleganza e sportività la Lancia Fulvia coupé ha un rumore inconfondibile allo scarico che ne esalta la unicità. Spero che il Gruppo Fiat Heritage la protegga e la esalti come si merita.

  3. Maria
    Maria dice:

    Stupendo articolo, che ha risvegliato immensi ricordi in mio marito Bruno che ha vissuto 65 anni di LANCIA nella concessionaria BOCCA di Biella, per lui è un mito ed anch’io vivendogli accanto ho imparato ad amare. Grazie .
    Marisa

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