Ora servono trasparenza, correttezza e buon senso

Che promesse ci attendiamo per il 2016 dalle case automobilistiche? Tre parole: correttezza, trasparenza e serietà. Il 2015, infatti, si è chiuso con un mercato effervescente, una raffica di novità in arrivo e, purtroppo, con gli strascichi, drammatici, del “Dieselgate”, il brutto scandalo Volkswagen per le emissioni taroccate che ha messo in crisi non solo VW, ma danneggiato la reputazione e la credibilità della stessa industria dell’auto.

Vorremmo, dunque, trasparenza e correttezza su consumi ed emissioni, ma anche su prezzi e listini, perché non è più tollerabile vedere un solo improbabile colore nella gamma di un modello, mentre gli altri, anche banali pastello, venduti a prezzi incredibilmente alti. I clienti, gli automobilisti e il mercato, soprattutto nell’era della condivisione online delle informazioni, non si fanno più prendere per il naso con i prezzi ottici e i listini civetta. E il discorso riguarda anche gli optional spesso cari, anche quelli che magari sono l’elemento di spicco di un modello nuovo, ma solo recandosi dal concessionario si scopre che quel meraviglio display lcd o il cruise control adattivo che pare guidare da solo sono disponibili solo come optional venduti a caro prezzo.

Serve anche serietà e concretezza, perché va bene la tecnologia, ma non esageriamo: in macchina si guida e si viaggia, ma non si gioca. La macchina non è uno smartphone, non è un gadget. E se le auto connesse sono belle e comode è meglio non esagerare, perché guidare in autostrada e armeggiare con la radio e scoprire la funzione «vuoi taggare il brano che stai ascoltando» è abbastanza folle, per non parlare di Facebook e Twitter sul cruscotto. Basta taggare, ritorniamo a guidare (questa potrebbe essere la promessa per gli automobilisti per l’anno nuovo) e visto che per l’auto che guida davvero da sola c’è ancora (tanto) tempo, meglio evitare di esser preda, parafrasando Lucio Battisti in «Una giornata uggiosa», di facili entusiasmi per tecnologie alla moda. (tratto da motori24.com)

1 commento
  1. Remo GRAGLIA
    Remo GRAGLIA dice:

    Lo scandalo è anche in Italia, quando si legge che il petrolio stà scendendo vertiginosamente, mentre invece la benzina è sempre uguale, senza che nessuno intervenga, probabilmente chi dovrebbe intervenire se ne frega tanto loro non la pagano neanche e ogni tanto si legge che qualcuno prende la stecca.

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