Pioggia di “Bonus”: quando va bene il mercato va bene anche ai dipendenti

Il bonus elargito nel pianeta auto piace molto alla forza lavoro. Ultimo, in ordine di tempo, quello elargito dalla Porsche, brand della galassia del Gruppo Volkswagen.

PORSCHE. Il brand, per festeggiare i risultati record conseguiti nel 2016 (aumento del 14% dell’utile operativo a 3,9 miliardi di euro ed un margine di crescita del 17,4%) ha concesso a tutti i 21.000 dipendenti, dagli ingegneri fino agli addetti alla mensa e alle pulizie, un bonus di 9.111 euro (la cifra evoca il modello 911). Nel 2015 il bonus era stato di 8.911 euro. In Germania quella del bonus è ormai una consuetudine per i lavoratori di industrie come Vw, Audi, Bmw e Mercedes.

FERRARI: Sono state festività  ricche anche quelle dei dipendenti Ferrari con un sostanzioso bonus di 5000 euro lordi per aver contribuito a generare gli ottimi risultati economici ottenuti nel 2016 dalla marca italiana. Si tratta di una tradizione che Sergio Marchionne, attuale numero uno della Ferrari, ha ereditato dalla presidenza Montezemolo. Una Ferrari da record anche a Piazza Affari, in Borsa. La corsa di Maranello in materia di quotazione è significativa: 61,5 euro il 10 marzo e 69 euro il 28 marzo, Effetto del successo della Rossa in Australia in F1 con Vettel. Così il Cavallino ha capitalizzato 13 miliardi e 380 milioni contro i 13 miliardi e 208 di Fca. Con la differenza che l’azienda di Maranello vende 8.000 vetture all’anno e Fca 4,7 milioni di unità. Privilegio dei titoli del lusso. Ed il 4 aprile ad Amsterdam gli azionisti saranno più che contenti. Ma anche Un report di Citigroup ha contribuito a spingere il titolo. La banca ha promosso a <buy> Maranello, con un balzo del prezzo obiettivo a 74 euro. Per gli analisti, nel prossimo decennio, la produzione che Montezemolo aveva tenuto a lungo a bada, potrà anche raddoppiare, senza mettere pressione ai prezzi di vendita. Il prezzo del titolo è alto, secondo Citigroup, ma applicando i multipli del lusso è a buon mercato.

AUDI – I 42.500 lavoratori Audi in Germania (80.000 nel mondo), hanno trovato in busta paga un premio straordinario di 6.540 euro (l’anno precedente era stato di 6.900) grazie un risultato operativo di 5,2 miliardi frutto di 1,74 milioni di veicoli venduti, evidentemente con margini significativi anche grazie ad una riduzione dei costi.

VOLKSWAGEN – Il bonus per i dipendenti è stato di 5.900 euro. Il bonus per chi non sta mai a casa in malattia è di 200 euro l’anno, spiega la Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz). La casa automobilistica tedesca verserà ai dipendenti 50 euro a trimestre se non si ammalano mai. Con un giorno di assenza per malattia, il bonus scende a 30 euro, mentre dalla seconda assenza non si ha più diritto al premio. Anche in Bmw viene utilizzato un sistema analogo.

MERCEDES – La cosa che ha fatto più piacere ai dirigenti del gruppo tedesco è il fatto che Mercedes ha finalmente superato BMW come marchio più venduto. Il 2016 è stato così buono per la casa  automobilistica di Stoccarda che i 130.000 dipendenti di Mercedes sono stati premiati con un bonus eccezionale di 5.400 euro, che è un bel bonus per un marchio premium. La Stella ha per la prima volta superato la soglia dei 3 milioni di veicoli consegnati a livello globale, ha generato ricavi da 153,3 miliardi di euro (contro i 149,5 miliardi dell’esercizio 2015) e ha registrato un utile netto da primato di 8,8 miliardi, a fronte di una leggera flessione nei profitti operativi (12,9 miliardi). Alla luce di questi risultati, il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Sorveglianza hanno proposto la distribuzione per gli azionisti di un dividendo di 3,25 euro per azione. Zetsche ha inoltre confermato che nel futuro di Daimler sarà dato grande spazio all’offensiva elettrica (saranno investiti 10 miliardi di euro per lanciare oltre 10 modelli a batteria di serie entro il 2022), alla sfida della tecnologia della guida autonoma e al consolidamento dei servizi per la mobilità. Ribaditi infine i target 2017.

FIAT – Le maestranze italiane del Gruppo Fiat riceveranno un minimo di 7.000 euro nel periodo 2015-2018, con la possibilità di guadagnarne fino 10.700. Marchionne ha confermato l’introduzione di un bonus legato ai risultati di produttività, qualità e redditività, destinato a tutti i 48.000 dipendenti del gruppo FCA occupati in Italia. Un dipendente di livello medio (o un operaio specializzato) guadagnerà fino a settemila euro in più nel quadriennio, con la possibilità di arrivare a quota 10.700 euro: in tal caso però gli obiettivi devono essere superiori rispetto alle stime. Il piano determina l’erogazione di 1.400 euro l’anno per il 2015, il 2016 ed il 2017, che raddoppieranno nel 2018. Questo in caso di traguardi pari alle attese.

FCA – Se FCA dovesse ottenere risultati migliori, i dipendenti riceveranno 1.900 euro l’anno dal 2015 al 2017 e 5.000 euro nel 2018. E’ previsto in ogni caso un contributo minimo di 330 euro all’anno, anche qualora gli obiettivi non siano rispettati. Marchionne si è comunque detto fiducioso: <Non vedo perché gli obiettivi dovrebbero essere diversi>.

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