Salviamo l’ambiente e soprattutto la vita dei giovani

L’Ospite di Autologia: Massimo Signoretti, giornalista

Molti anni fa se, mentre eri alla guida della tua auto, davanti ad un dislivello anche breve, passavi dalle marce alla guida in folle, venivi considerato un pilota attento al consumo e quindi al risparmio. Non si parlava allora di inquinamento, di gas di scarico, di CO2. Ma già allora, senza saperlo, guidavi in modo “ecosostenibile”. Da ormai 7 anni, in Italia, è in corso il progetto EcoPatente che vuole sensibilizzare i nuovi automobilisti in attesa di conseguire la patente B, ai temi della sicurezza, del risparmio energetico e dell’ecosostenibilità ambientale. E questa sensibilizzazione giustamente inizia già nell’età scolastica, nelle aule delle scuole. Del progetto naturalmente fanno parte attiva le autoscuole e i consulenti automobilistici. Sono oltre 68 mila i ragazzi che hanno partecipato ai corsi che hanno anche dato loro la possibilità di ottenere dei crediti formativi dal proprio istituto scolastico e partecipare ad un concorso a premi.
Fin qui sembra tutto condivisibile, compresa la richiesta avanzata dalle autoscuole di inserire nell’esame per la patente, gli argomenti della guida sostenibile, di una guida eco.
Ma cosa significa in pratica una guida eco? Torniamo ( lo abbiamo sentito dire dal rappresentante della Motorizzazione) all’uso del cambio in folle, o usare le marce senza far “urlare” il motore, non parcheggiare sui marciapiedi, non sgommare ai semafori e tutto quello che un corretto automobilista deve già sapere.
Il vero tema di questa campagna di sensibilizzazione deve essere la sicurezza nei confronti di se stessi e degli altri. E dobbiamo dare atto alla Ford , che partecipa in qualche modo al programma Eco Patente, di avere messo in atto un programma di corsi gratuiti per i giovani nella fascia di età 18/25 anni per una guida “responsabile”. Vengono insegnate ai ragazzi la teoria e le tecniche di guida responsabile per imparare a conoscere tempestivamente le situazioni di pericolo, evitare le distrazioni, tenere sotto controllo la velocità. C’è anche una sessione destinata ad approfondire le tematiche della mobilità “green”.
Ma la vera novità nel campo della sicurezza è far sperimentare ai giovani quali possono essere le conseguenze dell’uso di alcool e di stupefacenti. Indossando delle speciali tute sviluppate da Ford, i ragazzi possono conoscere, da sobri e in ambienti controllati, gli effetti di queste sostanze sui riflessi, sui sensi e sulla capacità sia di analizzare le condizioni di guida che di riconoscere tempestivamente le situazioni di pericolo.
Evitare di bere una birra di troppo significa salvare la propria e l’altrui vita.

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