Come sarà il futuro dell’automobile al #FORUMAutoMotive

Al termine del convegno “La sicurezza. Non è (solo) un optional” tenutosi ieri all’Auditorium Roberth Bosch, alla presenza dei rappresentanti delle case e di oltre un centinaio di giornalisti, è arrivata la “promessa” più importante della giornata: “Proporrò al Governo l’istituzione di un’Agenzia Nazionale della Sicurezza Stradale per avviare una manovra di sistema sul tema della sicurezza, coinvolgendo tutti gli attori dei diversi livelli istituzionali e i rappresentanti della filiera della mobilità a motore con l’obiettivo concreto di ridurre i drammatici numeri degli incidenti stradali registrati ogni anno sulle nostre strade”.
Le parole sono dell’Onorevole Paolo Gandolfi, Segretario della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e Consigliere del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, nonché relatore della legge sull’omicidio stradale. I contenuti della proposta erano stati anticipati la sera precedente nel corso del Tavolo sulla Sicurezza Stradale, promosso da Dekra, di cui l’on. Gandolfi è relatore e coordinatore, e che è composto dal Senatore Altero Matteoli – Presidente Commissione Trasporti del Senato, ACI, Polizia Stradale, Autostrada Milano Serravalle – Milano Tangenziali, Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, ANAS e con la partecipazione di #FORUMAutoMotive e di Vie & Trasporti.

Precedentemente sono stati presentati i principali trend sul futuro dell’automobile che emergono dall’analisi condotta, a livello mondiale, dalla società globale di consulenza aziendale AlixPartners dal titolo “Guida autonoma e connessa: l’industria dell’auto si reinventa”, i cui risultati sono stati illustrati da Giacomo Mori, Managing Director, sempre nel corso della manifestazione #FORUMAutoMotive,

L’interessante ricerca evidenzia come nei prossimi 15 anni l’industria automobilistica abbia davanti a sé la più grande sfida degli ultimi 100 anni, determinata soprattutto dai più recenti progressi tecnologici.

Nel 2030 metà di tutte le autovetture sarà dotata di un propulsore elettrico o ibrido e quasi tutte sfrutteranno probabilmente la tecnologia della connettività.
Secondo questo studio, i servizi online influenzeranno considerevolmente l’esperienza di guida e offriranno nuove opportunità di ricavo, mentre nelle aree urbane proseguirà l’espansione della mobilità individuale attraverso servizi di car sharing con soluzioni free floating. Soltanto le organizzazioni che sapranno integrare questa nuova dimensione digitale nella propria strategia potranno competere e continuare ad avere un peso in questa industria in rapida evoluzione.

L’analisi evidenzia i vantaggi determinati dalla diffusione dei veicoli a guida autonoma nel mercato statunitense, che di fatto è anticipatore di tendenze rispetto agli altri mercati mondiali. Qui le connected car consentiranno di evitare gran parte dei costi derivanti dagli incidenti dovuti a errori umani (200 miliardi di euro), di ridurre in modo significativo i consumi di carburante e le relative emissioni inquinanti (50 miliardi di euro) e di migliorare la produttività evitando i costi connessi al traffico e al parcheggio (75 miliardi di euro).
L’auto a guida autonoma sarà il punto di arrivo di uno sviluppo complessivo dei sistemi di ausilio alla guida, iniziato con il sensore di controllo della distanza nei parcheggi e il cruise control, ma nessun veicolo a guida completamente autonoma sarà in strada prima del 2020.

“È giunto il momento”, ha commentato il Promotore di #FORUMAutoMotive, Pierluigi Bonora, “che le autorità guardino con più attenzione ai nuovi dispositivi preposti alla sicurezza predittiva e alla guida assistita. Nella riforma del Codice della Strada, tuttora in discussione, è importante che figurino provvedimenti che portino all’obbligatorietà di questi nuovi sistemi, gli stessi che rappresentano l’anticamera della guida autonoma, oggetto della relazione dell’ing. Giacomo Mori, Managing Director di AlixPartners, che ringrazio per essere ancora una volta al nostro fianco”.

Nei prossimi anni il mercato mondiale dell’auto continuerà ad avere un trend crescente ed entro il 2023 le vendite globali raggiungeranno quota 110 milioni di automobili l’anno (+22 milioni rispetto a oggi); oltre il 60% di tale incremento dovrebbe provenire dalla Cina, dove il mercato automobilistico registra ogni anno una crescita del 6%, mentre negli Stati Uniti invece si prevede una stagnazione nel triennio 2018-2020, con una successiva lenta ripresa fino a 17 milioni di unità entro il 2022. In Europa (+3% nel raffronto previsionale 2023 vs 2015) le vendite di auto dovrebbero trarre impulso dalla crescita nei paesi dell’Est e dalla ripresa di una domanda finora debole nelle regioni meridionali del Vecchio Continente, mentre i mercati occidentali più ampi non subiranno variazioni sostanziali.

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3 commenti
  1. Marcello Pirovano
    Marcello Pirovano dice:

    Analisi perfetta. Tra gli argomenti trattati segnalo però anche l’abituale attacco all’auto tipico di ogni fine anno quando, con il riscaldamento ed altre forme di inquinamento, l’auto torna sotto accusa quale causa praticamente unica di ogni attacco all’ambiente. Tanto che a Milano il solito assessore “talebano contro l’auto a prescindere” ha annunciato che imporrà in ticket d’ingresso all’Aria C anche alle auto a Metano e GPL esattamente quello che non solo sono quasi insignificanti per emissioni, ma che per anni ci hanno raccomandato di acquistare.
    A tutti le riflessioni del caso. Le mie saranno disponibile da domani.

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