Sondaggio di Autologia.net. Scettici i potenziali clienti sulla scalata dell’elettrificazione

Se lo chiedete ai costruttori, il dubbio non esiste: fra pochi anni (per molti già entro il 2025) il mercato sarà letteralmente dominato da vetture elettriche, o perlomeno elettrificate (le ibride, nelle varie declinazioni). Mentre i motori termici, a benzina e soprattutto Diesel, sono destinati all’estinzione. Tutti investono sulle emissioni zero e nuovi modelli si affacciano a ripetizione alle vetrine dei concessionari. E’ una gara a chi ne sforma di più. I manager negazionisti, come il Ceo della Toyota Akio Toyoda che ha “frenato” sull’espansione dell’elettrico sottolineando il problema dell’approvvigionamento di energia, vengono accusati di mancanza di visione. https://autologia.net/sorpresa-akio-toyoda-numero-uno-toyota-ridimensiona-le-auto-elettriche/

Indietro non si torna, niente battaglie di retroguardia.

Ma se chiedete ai clienti quali sono le loro propensioni all’acquisto, come facciamo da tempo nel sondaggio sulla home page di Autologia.net  “Vota : LA PROSSIMA AUTO CHE ACQUISTERÒ AVRÀ UN’ALIMENTAZIONE A…?”

queste certezze non sembrano proprio granitiche. Al contrario, il 23% dei potenziali acquirenti indica ancora benzina e gasolio a pari merito in cima alla lista dei desideri, quantomeno delle realistiche possibilità d’acquisto. Stessa percentuale per l’ibrido, ma quello “semplice”, mild-hybrid (una batteria di supporto e zero km in elettrico) e tradizionale (quello della Prius, per intendersi), l’ibrido che si autorigenera e non richiede interventi di ricarica. Perché il doversi attaccare alla spina viene ancora considerato da molti – specie i meno giovani che hanno le maggiori possibilità economiche – una seccatura, senza contare la scarsità di infrastrutture. Infatti nel sondaggio solo il 13% pensa di acquistare una vettura plug-in e l’11% indica una full-electric. Tendenze magari destinate a cambiare, però oggi questa è la realtà.

Non a caso la notizia che più ha mandato in fibrillazione gli automobilisti italiani nelle ultime settimane è la fine anticipata dei 250 milioni di incentivi previsti dalla Legge di Bilancio per modelli con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km: molte proprio a benzina e gasolio.

Tra investimenti massicci e residue perplessità, il mercato mondiale ha comunque registrato nel 2020 (nonostante i problemi legati alla pandemia) una crescita significativa dei modelli elettrificati. Quella delle vetture a batteria è una sfida globale trainata dalla Cina e che coinvolge direttamente anche Usa ed Europa. Comprendendo le ibride plug-in, la crescita rispetto al 2019 è stata del 41% con quasi 3,2 milioni di immatricolazioni nel mondo (1,04 milioni in Europa), dunque circa il 10% del totale. Curiosando tra i modelli a emissioni zero (BEV) la classifica assoluta è guidata dalla Tesla Model S con 365.240 unità (con l’intera gamma Tesla ne ha immatricolate 499.535). Seguono la Wuling Hong Guang Mini EV (della joint venture General Motors-Saic-Liuzhou Wuling, 119.255 unità), poi Renault Zoe (100.431), Tesla Model Y (79.734 immatricolazioni in attesa dello sbarco europeo), Hyundai Kona Electric (65.075), Volkswagen ID.3 (56.937) e Nissan Leaf (55.724).

E in Italia? L’anno scorso il mercato totale è calato del 27,9%, a 1.381.496 immatricolazioni, le elettriche però sono andate in controtendenza, con volumi più che triplicati. A fronte dei cali di benzina (-42%) e gasolio (-36,8%) le BEV e le PHEV (ibride plug-in) spinte dagli eco-incentivi sono lievitate rispettivamente del 207,6% e del 319,1% arrivando al 2,3% e al 2% di quota di mercato. Parliamo di 32.538 vetture a emissioni zero e di 27.408 plug-in. Le previsioni di quest’anno indicano che sarà raggiunta e probabilmente superata la soglie delle 100mila eco-vetture.

Spulciando tra i modelli BEV più venduti in Italia troviamo in testa alla top-ten Renault Zoe (5.470 esemplari), Smart Fortwo (3.770), Tesla Model 3 (3.352), Volkswagen e-Up (2.839) e Fiat 500e (2.175). Quest’ultima è arrivata per ultima sul mercato e sta scalando la classifica: solo a dicembre ha totalizzato 1.549 consegne diventando subito leader.

Le cifre sono ancora di nicchia, tuttavia indicano una tendenza. L’elettrificazione inevitabilmente cresce, fino a che livello è ancora un’incognita. Perché i prezzi, al netto degli incentivi che sono passeggeri, restano un grande problema. Come l’autonomia scarsa e le ricariche difficoltose (e non certo economiche). Ma il mondo viaggia veloce e anche il sondaggio sulle propensioni d’acquisto potrebbe in un futuro non troppo lontano riservare qualche sorpresa.

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