Sogni un’auto d’epoca? Fca Heritage te la certifica, te la restaura e te la vende come un’opera d’arte

L’auto corre troppo veloce con scenari da fantascienza. E ci limitiamo alla vetture “tuttofare”, quelle che procedono con il posto guida disabitato, quelle destinate a pensionare anticipatamente l’autista, entro il 2020 con i veicoli di livello 4 di autonomia.

Così hanno deciso importanti industrie come Apple, Google, Fca con i taxi Chrysler Pacifica (al Ces di Las Vegas c’era un proprio modello avveniristico), Audi con la piattaforma Xavier di Nvidia (e BBB) e con la Q7 con intelligenza artificiale a bordo, Rinspeed con la ZF Snap ed ancora Daimler, Ford.

Ma in contemporanea c’è una corrente felliniana che rincorre il passato. Una conferma è arrivata dalla 36esima edizione di Automotoretrò, salone internazionale torinese dell’auto d’epoca dove, Fca Heritage, con un’area espositiva unica e suggestiva ha messo in risalto il forte legame storico e tecnico che lega il passato ed il presente delle “quattroruote”.

“Le auto sono il segno indelebile e affascinante di un percorso condiviso da intere generazioni di persone e di storie” – ha sottolineato Roberto Giolito, Head of Heritage Fiat Chrysler Automobiles, Emea. (nella foto)

Per la prima volta ha messo in vendita alcuni modelli scelti ad hoc per i collezionisti e gli appassionati. Tre sono ultimate classics, ovvero le ultime evoluzioni prodotte delle loro serie, le altre due sono delle fuoriserie inaspettate e non conosciute da tutti. Capolavori di meccanica e di design, ieri come oggi. Con le linee che evocano i motoscafi Riva, la Lancia Fulvia Coupè Montecarlo, dalla rara colorazione azzurra riporta alla mitica vittoria al “Montecarlo” del 1972 firmata da Munari e Mannucci. La vettura è stata smontata pezzo per pezzo e restaurata e rivista nella meccanica. L’Alfa Romeo SZ (Sprint Zagato), prodotta solo in 1000 esemplari tra la fine del 1989 ed il 1991, V6 di 2959 cc, 207 cv, 245 km/h, è un’auto “ex-works”, proveniente dal circuito di prova di Balocco, una vettura laboratorio: è stata smontata e restaurata ad hoc ed i controlli hanno riguardato anche il motore.

Le altre auto in vendita sono uno Spider Alfa, icona delle scoperte all’italiana, ultima opera diretta da Battista Pininfarina, la Fiat Spidereuropa che ha percorso solo 10 mila km, poco più del rodaggio e la Lancia Appia Coupè con il frontale ispirato alla Flaminia, datata 16 aprile 1959. Altre auto in esposizione nell’elegante garage Fca, la Fiat Dino 2400 Coupè, l’Abarth 2400 Coupè Allemano e l’Abarth 850 TC.

Top secret i prezzi e tali rimarranno anche nel prossimo “Retromobile” in programma a Parigi. Secondo i dati raccolti dalla società Knight Frank, in un decennio, le quotazioni delle auto d’epoca sono cresciute del 500%, questo significa che una <nonnina> acquistata per 165 mila euro, oggi ne vale un milione sempre nell’arco temporale di 10 anni.

Non devono quindi sorprendere le tradizionali aste stellari a Monterey, di Sotheby’s a New York e, per rimanere in Italia, le recenti esposizioni di Milano e Padova. La presenza in grande stile a Torino apre una inedita fase per Fca Heritage che si può definire un brand singolare in quanto raccoglie la storia dei modelli che hanno fatto la storia in Italia. Un progetto che guarda oltre il singolo marchio, e approfondisce tutto quanto è avvenuto non solo in Fiat, ma anche negli altri marchi del Gruppo Fca, descrivendo chilometro dopo chilometro la strada percorsa all’insegna di un’unica passione che hanno fatto muovere milioni di persone e continua a farlo anche oggi. Il sito dedicato è www.fcaheritage.com, vetrina online.

Le iniziative riguardanti il restauro e la vendita delle vetture storiche rientrano nel logo “Reloaded by Creators” per scegliere la vettura classica originale. In un secolo, un susseguirsi di modelli, dalla 500 alla nuova 124 Spider, passando per la Uno e la X 1/9. Heritage offre agli appassionati i servizi di certificazione e restauro e mira ad essere il punto di riferimento per tutti gli interessati alle storie, agli eventi e alle iniziative che coinvolgono le auto classiche dei brand italiani del Gruppo.

I proprietari della auto storiche dei marchi Alfa, Fiat e Lancia avranno anche la possibilità di richiedere online il certificato d’origine della propria vettura e sui servizi di restauro offerti dalle Officine Classiche di Fca Heritage. Centro Storico Fiat, Museo Alfa di Arese (avviato un progetto di allestire una casa-cultura anche a Torino) ma anche certificazioni per il mondo come a Seattle, ad Austin con la Cisitalia che il 10 agosto con Tazio Nuvolari s’affermò nella cronoscalata Palermo-Montepellegrino, a Chicago, a NY per la LC2 con motore Ferrari 2,6 litri da 700 cv, a Marsiglia con la LC1 dell’81 con 450 cv.

Altra faccia di Heritage è quella di riportare su strada le glorie di un passato che non si deve cancellare. Una iniziativa culturale che inevitabilmente ha preso lo spunto da quanto fatto dai Musei d’arte in tutto il mondo.

 

3 commenti
  1. Maurizio
    Maurizio dice:

    ……e alla faccia della trasparenza nessuna idea di prezzo per i servizi a disposizione…….mi tengo stretta la mia certificazione ASI e CRS…….

  2. Enrico Fumia
    Enrico Fumia dice:

    Certificano auto dei Marchi… che hanno distrutto! Complimenti!
    Senza contare la “competenza” dei certificatori…!

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