Che sta succedendo nel mondo dell’automobile ?

La mobilità elettrica accelera in gran parte del mondo. Investimenti stile Paperon de Paperoni che prevedono l’arrivo sul mercato di un numero elevato di modelli, localizzazioni per la produzione delle batterie in particolare in Europa.

Ma l’acquirente per il momento sta alla finestra, frastornato com’è dall’ampio ventaglio d’offerta dei veicoli con la…scossa, ma anche preoccupato di rimanere a piedi a causa di una lacunosa rete di ricarica.

Lo conferma l’irrisoria percentuale delle vendite registrata nel 2018 in Italia con un 0,003%
pari a 10.239 unità (375.655 in tutta Europa, vetture per lo più consegnate  in comodato d’uso gratuito).

Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “Il mercato europeo dell’auto, dato il grande impegno di tutte le case automobilistiche per l’elettrica,  sembra essere entrato in stallo”.

Secondo l’Acea, l’Associazione dei Costruttori europei, le vendite in febbraio sono scese dello 0,9% con 1.148.775 unità, ma si registra una contrazione anche nel primo bimestre (- 2,9%) e in Italia il regresso è del 2,4%. Fca in febbraio, in Italia, ha immatricolato 80.200 veicoli con una quota in rialzo del 7% con un exploit di Wrangler (+170,2%), Cherokee (+ 121%) e Jeep (+ 35%), con Fiat Panda che ha dominato il segmento A.

“Le contromisure prese dall’Italia – ha evidenziato Michele Crisci, presidente dell’Unrae sono inefficaci perchè, penalizzando vetture di nuova generazione, non agiscono sulla riduzione dell’inquinamento. Ciò su cui si deve lavorare è lo svecchiamento del parco circolante che nel nostro Paese conta quasi 13 milioni di vetture ante Euro4″.

L’auto elettrica ha un costo eccessivo di listino. Ad esempio la Tesla Model3, doppio motore e trazione integrale, è offerta a 59.600 euro ma secondo un sondaggio di Consumer Reports questa elettrica ha soddisfatto il 92% degli automobilisti americani attratti dal design, dall’autonomia di 500 km, dalle elevate prestazioni, dalla maneggevolezza e dalla certezza matematica di attendere mezz’ora peruna ricarica di 270 km. La svolta della mobilità, dunque è in pieno svolgimento.

Per Dieter Zetsche, numero uno di Mercedes, “L’offensiva elettrica continua ad accelerare, dopo un investimento miliardario nello sviluppo della flotta e come passo successivo l’acquisto dibatterie per 20 miliardi di euro. Abbiamo in programma 130 modelli elettrificati entro il 2022”.

Per Alexander Schot (Audi), “Svilupperemo al massimo la mobilità elettrica e con i nuovi modelli ecciteremo l’acquirente. Obiettivo del piano di trasformazione sarà di 15 miliardi”.

Per Luca de Meo, capo di Seat “E’ importante che vengano fissati degli obiettivi sulle emissioni. Vedo una quindicina d’anni con una varietà d’offerta che possono essere opportunità per i clienti, ma c’è anche il rischio di creare confusione”.

Per Carlos Tavares, presidente di Acea e del Gruppo PSA, “Non bisogna inseguire l’emotività del momento.”

Per Mike Manley, al vertice di Fca, “I prossimi 5 anni saranno molto impegnativi per il settore auto, occorre una visione chiara del nostro futuro”.

Per Steven Armstrong, presidente di Ford Europa “Sarà il 2020 la nostra data di partenza”.

Per Dieter May, responsabile della connettivita di Bmw “Oggi il viaggio comincia prima di salire in auto”. Per Linda Jackson (Citroen) ” Siamo un po’ tutti ai primi passi e sarà un viaggio abbastanza lungo”.

Infine per Akio Toyoda (Toyota) “La nostra visione del futuro è caratterizzato dalle tecnologie più avanzate, elettrificazione, guida autonoma e connettività ma senza tralasciare la passione”.

Non mancano i lati negativi come ha evidenziato Pier Luigi Bonora sul Giornale: “Ci saranno benefici all’ambiente e alla sicurezza ma ci sarà un conto da pagare in termini di occupazione. GM ha previsto il ridimensionamento delle unità produttive negli Usa e il Gruppo VW ha annunciato 7 mila esuberi, mentre 11 mila dipendenti avranno diritto di andare in pensione nei prossimi anni. VW ha ufficializzato l’arrivo di 70 modelli a zero emissioni entro il 2028. Il Gruppo tedesco stima di vendere 22 milioni di auto elettriche in 10 anni. AlixPartners ha stimato in 225 miliardi di dollari le risorse che l’industria dell’auto dovrà destinare nei prossimi 8 anni alla svolta elettrica”.

E poi c’è la Global Alliance fra VW e Ford. Dell’impressionante onda elettrica faranno parte anche il Suv Audi e-tron, la Taycan, prima Porsche elettrica da 600 cv complessivi e 500 km di autonomia, la Ferrari (a maggio la prima ibrida per essere venduta nel 2020), il Suv Mercedes EQC, 408 cv e 450 km di autonomia ed ancora Smart, Polestar il marchio green di Volvo, Honda Urban EV e stile minimale per la e-Prototype con la presa sul cofano, Subaru E-boxer, Mazda M Hybrid, Nissan IMQ,  Kia Soul EV, VW proporrà la versione definitiva della ID, la Fiat 500e prodotta a Mirafiori e successivamente il progetto full electric Fiat Centoventi, l’Alfa Tonale nel 2021, l’ampio ventaglio d’offerte elettriche Bmw, la concept EQV Mercedes, la Peugeot E-208, la Citroen Ami One, la GFG Kangaroo super Suv elettrico, l’Aston Martin Lagonda, la Pininfarina Battista, l’Italdesign Da Vinci, la Hispano Suiza Carmen, la Skoda Vision IV,  viste a Ginevra.

2 commenti
  1. Nevio Di Giusto
    Nevio Di Giusto dice:

    Visione e coraggio! Si continua comunque ad elettrificare strumenti di mobilità che sono nati per essere meccanici. In questo momento le vetture elettriche sono la sintesi dei limiti di entrambi i tipi di propulsione.
    Occorrerebbe ripensare profondamente le vetture partendo dagli pneumatici (o meglio dai piedi) dell’ elettromobile e ricostruire la modalità di trasporto e la dinamica, tenendo in considerazione e sfruttando tutte le possibilità offerte dalla tecnologia.
    Probabilmente scopriremmo che ci sono tante cose che potrebbero essere eliminate, tante che potrebbero essere profondamente re-ingegnerizzate ed altre ancora che potrebbero offrire prestazioni fino ad oggi difficilmente realizzabili.

  2. Massimo Ferrario
    Massimo Ferrario dice:

    Quando il problema è l’autonomia, perché 600 CV di potenza ? Facendo salvo un rapporto peso/potenza decente per ottenere prestazioni decorose, poi tenendo conto dell’uso cittadino e dei limiti di velocità autostradali.

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