Tesla fra alti e bassi vale 100 miliardi, più di VW

Tesla fra alti e bassi: nei giorni scorsi ha superato per la prima volta il muro dei 100 miliardi di dollari di capitalizzazione superando Volkswagen. Davanti al brand di Musk c’è adesso solo Toyota valutata a Tokio circa 200 miliardi.

Secondo le previsioni Tesla venderà fra i 2 e i 3 milioni di auto dopo il 2025 e riscuote giudizi molto positivi sul titolo da parte degli investitori. Musk colleziona record visto che ha superato la valutazione aggregata della Ford e della General Motors per diventare il costruttore automobilistico di maggior valore nella storia dei mercati finanziari statunitensi. Ma non manca un lato oscuro. La National Highway Traffic Safety Administration degli Usa potrebbe avviare un’inchiesta su 500.000 veicoli elettrici della Tesla. Al momento attuale l’agenzia federale ha solo deciso di esaminare la richiesta di aprire un’indagine sui modelli interessati da un difetto all’acceleratore. I modelli segnalati sono le Model S commercializzate dal 2012 al 2019, le Model X dal 2016 al 2019 e le Model 3 dal 2018 al 2019. Ma la corsa espansionistica di Musk non si ferma neanche di fronte alle accuse su
un presunto difetto, come accennato, al sistema di accelerazione dei suoi veicoli. Una storia iniziata nel 2003 a San Carlos in California e che grazie alle intuizioni degli ingegneri americani Eberhard e Tarpenning battezzarono la neonata casa automobilistica con il cognome del fisico Nikola Tesla.

La svolta vincente arrivò l’anno seguente quando il magnate Elon Musk acquistò l’azienda. La prima auto è stata una roadster elettrica molto spartana con autonomia di 340 km
presentata nel 2006. Poi seguirono la Model S, il suv Model X, ammirato a Detroit nel 2013 e la Model E, modelli che dividevano molti componenti con la Lotus. Un marchio che ha subito scommesso sulla propulsione elettrica e seguirono il Model Y, un suv disponibile anche in configurazione 7 posti: frontale con il caratteristico muso privo di griglia, sinuosità dei passaruota anteriori e posteriori con un lato B che evoca quanto visto sulla Bmw X6. Velocità massima di 240 kmh, autonomia di 450 km (per la versione Long Range, si sale a 483 km). Il debutto è previsto in autunno con prezzi a partire da 55.980 euro. Ma Tesla lavora molto anche sulla guida autonoma con il Tesla Pilota Automatico che usufruisce di un sistema di elaborazione dati che viene aggiornato di settimana in settimana (nell’ultima evoluzione lavorano un pacchetto di 12 sensori ed 8 telecamere assistiti da un radar/sonar che trasformano chi siede al volante in un passeggero. Questa Tesla è in grado di seguire il percorso migliore e di cambiarlo quando necessario sia in fase di sorpasso che in vicinanza di uno svincolo.

Musk guarda avanti e nel suo portafoglio: nel 2018, visto che per la sua carica di amministratore delegato non riceve alcun compenso, ha concordato un programma retributivo del valore di 55 miliardi di dollari legato a precisi obiettivi finanziari e borsistici.

Il 2019 è stato un anno importante per Tesla: ha venduto 367.500 auto principalmente con la Model3 . Un anno nel complesso positivo considerando i problemi logistici sui mercati d’Europa e di Cina. Anno in cui sono stati presentati i prototipi Model Y ed il pick up Cybertruck.

“Tesla ha un’elevata valutazione, combinata con forti aspettative dagli investitori, alti rischi nell’esecuzione delle strategie e la possibilità di tagli nelle previsioni annuali” – ha
commentato Ryan Brinkman di JP Morgan. Sul mercato italiano nel 2019 Tesla con la  Model3 ha venduto 1.647 unità, dietro a Renault Zoe e Smart EQ fortwo. La berlina Model S (610 km) ed il suv Model X (505 km) sono adesso disponibili con alcune migliorie che ne aumentano l’autonomia del 10% grazie al nuovo motore elettrico all’anteriore a
magneti permanenti, mentre al posteriore rimane quello ad induzione. Morgan Stanley  ha declassato il titolo Tesla a sell, addirittura con una bocciatura valutativa tale da tramutare l’azione dell’auto elettrica nel terzo titolo da cui stare maggiormente lontani in base alla classifica di copertura dei rating corporate della banca d’affari. Di riflesso sono crollate le vendite in California e record di “short seller” anche per la fine degli incentivi fiscali per
l’acquisto di auto elettriche.

1 commento
  1. Filippo Zanoni
    Filippo Zanoni dice:

    Mi risulta che l’unica Tesla basata su componenti Lotus sia la roadster…detto questo mi sembra di capire che questo “nuovo” modo di intendere l’auto non sia stato ben compreso da molti addetti ai lavori. Da qualche casa costruttrice sì (vedi VW).

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