499P, l’Hypercar per il ritorno di Ferrari nella top class del WEC

Show ed emozioni in pista e fuori alle Finali Mondiali Ferrari 2022 ad Imola, che hanno registrato nell’arco della manifestazione 38mila presenze tra paddock e tribune. La giornata di gare di domenica ha consacrato i Campioni del Mondo 2022 del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli e della Coppa Shell.

Occhi puntati al tradizionale Ferrari Show che, insieme all’esibizione di alcune monoposto di F1 che hanno corso nel recente passato, ha salutato il debutto delle ultime due nate di Maranello : la 499 P, presentata ufficialmente nella serata di gala di sabato, con cui Ferrari a cinquant’anni dall’ultima partecipazione darà nel 2023 l’assalto al campionato FIA WEC, e la 296 GT3 destinata a prendere il testimone dalla pluri vittoriosa 488 GT3.

La nuova Le Mans Hypercar 499P con cui Ferrari affronterà il mondiale endurance FIA WEC nella classe regina a partire dal 2023 ha un nome che evoca la storia della Casa del Cavallino Rampante. In passato i prototipi di Maranello avevano nella sigla che li identificava la lettera P, frequentemente anticipata dal numero della cilindrata unitaria del motore.

La 499P non fa eccezione. La livrea con cui la 499P debutterà alla prossima 1000 Miglia di Sebring riprende il celebre schema cromatico già introdotto nelle 312 P degli anni ’70 che sottolinea anche visivamente il collegamento con una storia interrotta 50 anni fa e che ha permesso di ottenere 22 titoli mondiali e nove vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans. Per questo motivo, il numero 50 sarà uno dei due con cui saranno iscritte le vetture di Maranello nel mondiale, mentre l’altro sarà il 51, tra i più vincenti di sempre. Il prototipo rispetta i dettami tecnici previsti dal regolamento della classe Le Mans Hypercar, che prevede l’utilizzo nel FIA World Endurance Championship di vetture con propulsori ibridi, dotate della trazione integrale e con un peso minimo non inferiore a 1.030 kg.

Il powertrain ibrido della 499P combina un motore termico in posizione centrale- posteriore e un elettrico sull’asse anteriore. L’unità ICE ha una potenza massima a terra, limitata dal regolamento, di 500 kW/680 CV ed è derivata dalla famiglia dei V6 biturbo stradali. Il termico, che condivide l’architettura del propulsore montato sulla 296 GT3, è stato sottoposto a una profonda rivisitazione da parte dei tecnici rispetto a quest’ultimo, finalizzata sia allo sviluppo di soluzioni ad hoc per il prototipo, sia all’alleggerimento complessivo.

Tra le caratteristiche specifiche del V6 della 499P, inoltre, il fatto che l’unità motrice sia di tipo portante e quindi svolga una funzione strutturale rispetto alle versioni che equipaggiano le GT da competizione, dove il motore è montato sul telaio. La seconda anima del motopropulsore ibrido è rappresentata dall’ERS – Energy Recovery System – con una potenza massima di 200 kW (272 CV), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata senza necessità di fonti d’alimentazione esterne.

Il pacco batterie con tensione nominale di 900 Volt beneficia dell’esperienza maturata in F1, sebbene sia stato sviluppato specificatamente per questo progetto. Il motopropulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti. Realizzata a partire da un telaio monoscocca in fibra di carbonio, “sotto il vestito la 499P si caratterizza per soluzioni che rappresentano l’avanguardia nel campo delle tecnologie applicate al motorsport.

La geometria delle sospensioni a triangoli sovrapposti di tipo push-rod, permette di raggiungere doti di rigidezza che si traducono in prestazioni di rilievo, che si evidenziano tanto alle velocità assolute più sostenute quanto nella percorrenza delle curve. Il comparto elettronico mutua l’esperienza maturata nelle competizioni con le vetture GT.

La Ferrari 499P sarà gestita in pista dai tecnici e dagli ingegneri di Maranello con la collaborazione di AF Corse, proseguendo un percorso vincente di partnership iniziato nel FIA GT 2006 con la F430 GT2 che portò il titolo team, piloti e costruttori già nella stagione di esordio. Nel corso delle Finali Mondiali è inoltre stato presentato il nuovo Ferrari Challenge Giappone, campionato nazionale che prevede quattro round nel Paese del Sol Levante.

Per la Casa di Maranello si arricchisce così il panorama dedicato alle Corse Clienti con una seconda serie nazionale che si aggiunge a quella britannica, oltre agli altri campionati regionali. Infine, nella serata di premiazione dei campioni del Ferrari Challenge 2022 è stato annunciato che sarà l’autodromo del Mugello ad ospitare la prossima edizione delle Finali Mondiali Ferrari, che andrà in scena dal 24 al 30 ottobre 2023.8 (autolinknews).

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *