FUMETTI – Manga e motori, quando le auto diventano star a fumetti

Nel mondo dei manga (i celebri fumetti giapponesi caratterizzati da uno stile grafico distintivo, che coprono una vasta gamma di generi e target dai bambini agli adulti) l’arte di raccontare storie non si limita ai personaggi umani. Anche le automobili possono diventare protagoniste assolute, con una personalità e un ruolo narrativo ben preciso. Dai drift spettacolari alle avventure comiche, i fumetti giapponesi hanno saputo trasformare le quattro ruote in vere e proprie icone pop.

Initial D e il culto della guida

Se c’è un manga che ha reso celebre il connubio tra fumetto e auto, è senza dubbio Initial D di Shūichi Shigeno. Pubblicato dal 1995 al 2013, ha raccontato le gesta di Takumi Fujiwara, un giovane talento del drifting. Inizialmente Takumi è un apatico liceale che lavora come corriere per la panetteria del padre, consegnando tofu sulle tortuose strade del Monte Akina. Grazie a queste consegne notturne, sviluppa incredibili abilità di guida senza nemmeno rendersene conto. Un giorno, battendo per caso un famoso pilota di street racing con la sua Toyota AE86 (modello coupé o hatchback derivato dalla Corolla, prodotto dal 1983), attira l’attenzione del mondo delle corse clandestine. Questo evento lo spinge a entrare nel mondo delle gare su strada, sfidando piloti sempre più forti e scoprendo la sua passione per la velocità. Nel frattempo, affronta anche le sfide della crescita personale e delle relazioni.

Il manga ha dato vita a una vera e propria sottocultura, influenzando il mondo del motorsport e contribuendo a rendere popolare la disciplina del drifting. La cura nei dettagli tecnici, la tensione delle gare e il realismo delle dinamiche di guida hanno reso Initial D una pietra miliare per gli appassionati di manga e auto.

Wangan Midnight, la velocità senza limiti

Un altro manga che ha reso epico il mondo delle corse è Wangan Midnight, scritto da Michiharu Kusunoki. Qui, la protagonista indiscussa è la Nissan Fairlady Z (S30), meglio conosciuta come “Devil Z”, un’auto dal potenziale distruttivo e un’aura quasi maledetta. Ambientato sulle autostrade giapponesi, il manga esplora il fascino delle corse clandestine, con una narrazione avvincente che mescola tecnica automobilistica e adrenalina pura. Il protagonista è il diciottenne Akio Asakura che ha una grande passione per l’automobilismo sportivo. Decide così di comprarsi un’auto e in un autodemolitore trova una vecchissima Nissan S30 (dotata di un motore fortemente elaborato) da tutti soprannominata Devil Z in quanto fu causa di vari incidenti mortali, nell’ultimo dei quali perse la vita un giovane che si chiamava esattamente come il protagonista. Akio inizia la sua avventura nel mondo dello street racing sulla Wangan, l’autostrada di Tokyo, sfidando le auto avversarie, prima tra tutte le Porsche 964 elaborata RUF.

Bakuon!! e le studentesse motorizzate

Alla Okanoue Girls’ High School, un istituto femminile unico nel suo genere, le studentesse hanno il permesso di raggiungere la scuola in moto, dando vita a una quotidianità fuori dal comune. Tra loro c’è Hane Sakura, una matricola radiosa e spensierata, che resta affascinata nel vedere una compagna sfrecciare verso l’ingresso su due ruote. Incuriosita da questo mondo, decide di entrare a far parte del club motociclistico della scuola, dove trova nuove amiche e una crescente passione per la guida. Dopo aver superato l’esame per la patente e acquistato la sua prima moto, Hane si lancia in un’avventura entusiasmante, tra corse, sfide e momenti di pura libertà sulle strade della sua adolescenza. La prima moto di Hane Sakura, scelta per la sua facilità di guida, è una Honda CB400SF (Super Four), mentre le altre protagoniste guidano la Suzuki GSX400S Katana, la Kawasaki Ninja ZX-12R, la Yamaha SEROW 225W e la Ducati 750SS.

Lotta alla malavita in Mach GoGoGo

Il giovane e determinato Go Mifune (il cognome è un evidente tributo al grande attore giapponese) sogna di diventare campione del mondo di Formula 1, ma presto scopre che il mondo delle corse non è fatto solo di velocità e talento. Con l’aiuto del fidato meccanico Kei, lavora senza sosta per migliorare la sua auto, preparandosi a sfidare i migliori piloti del circus. Tuttavia, dietro la competizione si cela un’oscura realtà: la corruzione sta dilagando, e un potente uomo d’affari cerca di controllare le gare con metodi illeciti.

Quando gli viene offerta una grossa somma per perdere intenzionalmente una gara, Go rifiuta, deciso a lottare per la giustizia. Ma il suo rifiuto lo mette nel mirino di una pericolosa organizzazione, pronta a tutto pur di eliminare chi ne contrasta i piani. Tra inseguimenti, sabotaggi e complotti aziendali, Go dovrà affrontare minacce sempre più letali, mettendo a rischio la propria vita per difendere l’integrità dello sport che ama. L’auto di Go è la Mach 5, (una cabrio bianca con una grande M sul cofano e il numero 5 sulle fiancate) che ha diversi potenziamenti soprattutto difensivi, attivabili premendo i relativi tasti sul volante. Con questa auto e l’aiuto degli amici, Go sfiderà la criminalità a tutta velocità, in una battaglia dove la vittoria significa molto più di un semplice trofeo.

Dai manga alla strada: quando i fumetti accendono i motori

L’influenza dei manga automobilistici ha superato i confini della carta stampata per lasciare un segno indelebile nel mondo reale. Modelli iconici come la Toyota AE86, la Nissan GT-R e la Mazda RX-7 sono diventate vere e proprie leggende, osannate da generazioni di appassionati grazie alla loro presenza nelle storie a fumetti. Questa passione si è poi riversata nei videogiochi – basti pensare alla serie Gran Turismo – e negli eventi automobilistici, dove il mito delle quattro ruote continua a bruciare asfalto.

Ma i manga non si limitano a raccontare la velocità. Parlano di sogni, sfide e di quel legame viscerale tra l’uomo e la macchina, capace di trasformare un semplice mezzo di trasporto in un’estensione della propria anima. Dai duelli clandestini lungo la Wangan alle epiche battaglie sui tornanti del Monte Akina, i fumetti giapponesi hanno elevato le corse automobilistiche a una forma d’arte narrativa.

E mentre i motori rombano e i lettori sfogliano avidamente nuove pagine, una domanda resta nell’aria: quale sarà la prossima auto a guadagnarsi un posto nel pantheon delle leggende su quattro ruote?

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