Ecco la Guida Michelin Italia 2026:tra eccellenza gastronomica e mobilità sostenibile

La Guida Michelin Italia 2026 ha festeggiato la sua 71ª edizione, confermando ancora una volta l’Emilia-Romagna come location d’eccezione per la presentazione della selezione di quest’anno. L’evento si è svolto nell’ambiente suggestivo del Teatro Regio di Parma, sotto la conduzione di Giorgia Surina, e ha visto la partecipazione di oltre 500 invitati – tra chef, giornalisti e rappresentanti istituzionali – dando così il via alle celebrazioni per i 120 anni di Michelin in Italia.

Quest’anno sono 25 i nuovi inserimenti tra i ristoranti stellati, che hanno interessato 14 regioni. Tra le novità di rilievo spicca l’ingresso del ristorante La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti tra le 3 Stelle, portando a 15 il numero dei locali che in Italia “valgono il viaggio”, secondo la storica classificazione del marchio del Bibendum.

Un linguaggio che, per chi segue il mondo dell’automotive, non suona affatto casuale. La Guida nasce oltre un secolo fa per accompagnare gli automobilisti alla scoperta di mete meritevoli di una deviazione, trasformando la necessità di spostarsi in un’esperienza. E ancora oggi resta un simbolo indissolubile del viaggio inteso come esplorazione, qualità e sicurezza — valori che rimandano direttamente all’identità Michelin.

Il nuovo panorama stellato

In totale, l’edizione 2026 conta 394 ristoranti stellati, distribuiti in tutta la Penisola. Oltre al neo 3 Stelle, si aggiungono:

  • 2 nuovi ristoranti con 2 Stelle, ovvero quelli che “valgono la deviazione”
  • 22 nuove 1 Stella, con Lombardia, Lazio e Veneto tra le regioni più dinamiche.

Il Piemonte mantiene un ruolo di primo piano grazie al nuovo 3 Stelle nelle Langhe, mentre Campania, Toscana e Lombardia confermano la propria leadership quantitativa nella mappa della ristorazione d’eccellenza.

Sostenibilità e nuove tendenze

La Guida prosegue nel dare spazio al tema della sostenibilità assegnando 5 nuove Stelle Verdi. che entrano a far parte della community, portando il totale a 72 locali green. Una scelta che rispecchia una trasformazione ormai trasversale: dalla gastronomia all’automotive, l’innovazione passa da processi più responsabili e da una crescente attenzione al territorio.

Premi speciali e giovani talenti

Cinque riconoscimenti speciali completano il quadro 2026:

  • il Young Chef Award a Mattia Pecis (Cracco Portofino),
  • il Service Award 2026 assegnato a Giulia Tavolaro (Maxi, Vico Equense),
  • il Chef Mentor Award a Heinz Beck (La Pergola, Roma),
  • il Sommelier Award a Ivana Capraro (Castel fine dining, Tirolo),
  • e il premio Opening of the Year al ristorante Al Madrigale di Tivoli.

Segnali chiari di una scena gastronomica vivace, che alterna maestri affermati e nuove generazioni con idee sempre più contemporanee.

Una celebrazione che parla anche di mobilità

L’edizione di quest’anno, inoltre, come detto, coincide con l’inizio dei festeggiamenti per i 120 anni di Michelin in Italia, un anniversario che ricorda il ruolo dell’azienda non solo come leader nel settore dei pneumatici, ma come protagonista dello sviluppo della mobilità.

Dalle storiche indicazioni per gli automobilisti alle moderne soluzioni digitali per la gestione delle flotte, Michelin continua a muoversi su un confine unico tra viaggio, tecnologia e qualità dell’esperienza. La Guida rimane una delle sue espressioni più riconoscibili: un invito a mettersi in strada e scoprire il territorio con occhi diversi. L’edizione 2026, con un totale di 1.971 ristoranti selezionati tra cui 394 stellati, 255 Bib Gourmand e 72 green, valorizza l’eccellenza della gastronomia italiana, offrendo una panoramica dettagliata delle migliori realtà e delle esperienze culinarie più significative presenti nel Paese.

 

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