Analisi critica della Fiat 500 elettrica
La nuova Fiat 500 elettrica?
Entriamo subito nel merito. FCA dice cha ha fatto un nuovo pianale. Ebbene, l’architettura con motore anteriore della Fiat 500 elettrica lascia senza parole. Così facendo non hanno liberato lo spazio del volume anteriore. Poi non hanno potuto ottenere più raggio di sterzo per le ruote, sfavorendo quindi la mobilità in spazi ristretti. Infine hanno dovuto tenere ruote delle stesse misure. Insomma l’hanno fatta…vecchia!
Si fa subito notare che, forse non a caso per le loro elettriche di ultima generazione, Smart, Honda, BMW e Volkswagen hanno messo motore e trazione, appunto, al posteriore ! A studiare la Fiat 500e da un punto di vista tecnico c’è da…rimanere senza parole. Soprattutto pensando e conoscendo cosa ha fatto nel passato Fiat dal punto di vista ingegneristico.
La nuova Fiat 500 elettrica è più lunga rispetto la 500 a benzina: il modello che usa la corrente per muoversi misura tre metri e 61 centimetri di lunghezza e 169 cm di larghezza (+6 cm). Anche il passo è cresciuto di 2 cm (232 cm) che servono a gran poco.
Alla Fiat ci tengono molto a dire che i tecnici hanno deciso di mettere il pacco batterie tra i due assali per abbassare il baricentro a tutto vantaggio della guidabilità, ma dove dovevano metterlo? Sul tetto! Siamo davvero in cortocircuito. Ancora sulla tecnica: la batteria scelta è al momento una sola da 42 kWh: offre 320 km di autonomia nel ciclo wltp. La potenza del motore elettrico è di 118 cavalli. Ora attenzione: la Volkswagen elettrica ID. è più grande, ma con batteria da 45 kwh (quindi soli 3 kwh in più) arriva a dare 330 km di autonomia e con motore più potente!
Adesso è giunto anche il momento di parlare dei prezzi: la 500 elettrica viene proposta a 37.900 euro! Il 20% in più della Volkswagen elettrica! E quasi quattro volte in più di una 500 a benzina! Praticamente con la spesa di una 500 elettrica si comprano tre cinquecento a benzina e rimangono parecchi spicci in tasca. Una vera follia.
La nuova Fiat 500 elettrica per quanto riguarda la ricarica del suo accumulatore si può servire di impianti da 85 kw che gran pochi ce ne sono in giro. Trovandoli, dopo 5 minuti si riescono ad ottenere 50 km di autonomia e in 35 minuti circa si dovrebbe riuscire a immagazzinare energia per l’85% della capacità della batteria. Ma attenzione, per fare il pieno da una presa domestica convenzionale ci vogliono più di 20 ore che possono però scendere a poco più di 6 con la Easy Wallbox da 7.4 kW se si riesce a montare nel proprio garage o in “casa”.
Per quanto riguarda le prestazioni: la Fiat 500 elettrica accelera da 0 a 100 in 9 secondi e la velocità massima è di 150 km/h. Giusto sempre per avere un confronto: la Mini elettrica le rifila quasi 2 secondi! E attenzione: la Mini costa pure meno!!! Più si analizza e si gira attorno alla Fiat 500 elettrica più si rimane sconcertati. Va detto che la 500 elettrica è dotata di tetto apribile mentre la Mini no, ma quello che appare è che si sia davvero prestata poca attenzione alla sostanza.
Sarà bellissima l’idea, e sarà pure affascinante l’aver creato un avviso acustico per i pedoni che suona la musica composta da Nino Rota per il film Amarcord di Federico Fellini…o aver definito una modalità di guida Sherpa (dai portatori nepalesi) studiata per massimizzare l’autonomia: la velocità è limitata a 80 km/h, varia la risposta dell’acceleratore (per aiutare chi guida a dosare la richiesta di potenza) e vengono disattivati “clima” e riscaldamento dei sedili!… ma viene proprio da dire che senso ha tutto ciò! Fiat con la 500 elettrica ha perso una grandissima opportunità. Quella di poter far vedere tutta la sua capacità ingegneristica. E’ stata presa da tutt’altro e il risultato si vede. La Fiat 500 elettrica da un punto di vista estetico è sempre bellissima, ma è la più cara, è tecnicamente nata vecchia, non ha prestazioni a livello delle migliori rivali. La classe dirigente e politica (è stata presentata al Sindaco di Milano Sala) la guarda con simpatia, ma si rende conto che è un oggetto più futile che utile con un prezzo esagerato davvero per pochi?
Il sig. Marco Marelli Avrà anche ragione su qualche aspetto ma nel complesso appare il solito articolo pro petrolio.
1. Le dimensioni si contemplano, non si criticano! Per molti avere qualche cm in più è cosa buna, fare concorrenza a smart e Czero non avrebbe senso.
2. Preferisco la trazione anteriore ed il baule posteriore.
3. Tanti sognano la ricarica ultraveloce (io no) la 500 è molto più veloce della Up.
Non capisco il senso di certe reazioni all’articolo. Marelli ha esposto dei dati e dei confronti. Avrebbe dovuto tenerli segreti per amor patrio (come farebbero i francesi e i tedeschi, non mi risulta) ?
Bella, simpatica, accattivante, nostrana, la 500 elettrica, d’accordo; a qualcuno magari questo basta e avanza. Ad altri interessano di più prezzo e prestazioni. Se quelle esposte sono sbagliate penso occorra dire dove e di quanto
Purtroppo Marelli ha messo il dito nella piaga……Sicuramente la 500 è una icona ma questo non giustifica molti aspetti ovviamente non positivi. Tralascio l’analisi tecnica non essendo un tecnico ma 37.00€, che poi diventeranno 40 o più, sono una follia che pone la 500 in una nicchia sul cui campanello c’è scritto: ” riservato ai super benestanti”. Marelli, che non è l’ultimo venuto, come paragone cita VW e MINI, io cito Peugeot 208: Auto dell’Anno 2020, autonomia superiore, quattro porte, cinque posti comodi…34.000€.
Giovanni Cucca si appella a 36 anni vissuti nel Commerciale e Marketing della ex Fiat, da parte mia posso contrapporre solo 25 anni ma ho assistito egualmente ai danni provocati dal Marketing……colori, prezzi, strategie commerciali …un elenco senza fine.
Auto molto interessante la Fiat 500 elettrica, moderna nella tecnica, caratterizzata da una buona autonomia e dal fascino di sempre. Ultimo ma non meno importante, viene prodotta in Italia nello stabilimento di Mirafiori creando lavoro e occupazione per le nostre maestranze. Saranno comunque i mercati a determinarne o meno il successo che, personalmente, mi auguro che si verifichi in modo netto.
Mancava solo l’articolo del Sig. Marelli per sottolineare, se ve n’era la necessità, la differenza tra il comportamento dell’informazione in Francia e in Germania a confronto di quella italiana su qualsiasi argomento rivolto all’informazione. I primi affossatori dei prodotti italiani sono proprio i tuttologi come questo novello masochista che cerca il piacere maltrattando e umiliando un prodotto italiano appena presentato con orgoglio, solamente basandosi su una cartella stampa che ha intravisto e senza aver avuto la possibilità di provare la vettura. Ho lavorato in FIAT per 36 anni (Commerciale e Marketing) e forse il mio giudizio sarà di parte ma ho ben chiaro che il successo o l’insuccesso di un prodotto lo decidono il mercato e il cliente non certamente (per fortuna) articoli come questo.