Anno nuovo accise vecchie!

Immancabile, nei periodi di esodo per le vacanze estive, di fine anno o a ridosso di lunghi ponti, ecco la stangata sui carburanti. In verità, era nell’aria dopo la decisione dell’Opec di limitare la produzione di greggio. “La pacchia del calo dei prezzi alla pompa è finita”, commentava nei giorni scorsi il Centro studi Promotor di Gian Primo Quagliano.
E’ comunque la tempistica che sorprende, cioè la coincidenza ormai cronica tra rincari e spostamenti in massa. Puntuali, nelle ultime ore, sono arrivati anche i calcoli del Codacons, il quale parla di  una stangata, per le famiglie italiane che si muoveranno in queste feste, pari a 130 milioni di euro. Il Codacons, a questo punto, chiede un intervento del Governo per salvare le tasche degli automobilisti. Mi sembra una richiesta del tutto inutile, visto che a Roma non sono riusciti a mantenere la promessa (l’ultima delle tante è dell’esecutivo precedente) di rivedere le ormai preistoriche (e vergognose) accise.
E così tra Natale e Capodanno 12,3 milioni di italiani dovranno tenere conto dei forti rincari dei carburanti registrati negli ultimi giorni: oggi per un pieno di benzina si spendono circa 4,45 euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; per un pieno di diesel addirittura l’aggravio di spesa raggiunge i 6,2 euro.
Questo perché i distributori di carburanti hanno applicato consistenti aumenti dei listini alla pompa: la verde costa mediamente il 6,1% in più rispetto al 23 dicembre 2015; per il gasolio i rincari sfiorano il 10%. E se malauguratamente si decide di fare il pieno in autostrada i costi lievitano ancora, in quanto la stazione di servizio carica sul consumatore le spese che deve sostenere per l’occupazione dell’area, ecc.
Fiumi di parole, riunioni su riunioni, convegni e aspettative disattese: è la triste realtà, in Italia, sul tema dello sviluppo della mobilità elettrica se si guarda alla mancata concretizzazione delle promesse fatte. Non prendiamoci in giro: se si vuole puntare seriamente sull’auto elettrica, come modello di mobilità per un futuro nemmeno troppo lontano, le basi dovevano essere già poste.
E invece, scorrendo per esempio le agevolazioni previste dalla Legge di bilancio 2017 relative alla casa, non si trova alcun cenno su una sorta di ecobonus a favore di chi intende adattare il proprio garage a stazione privata di ricarica delle batterie. Eppure, se ne è parlato in più occasioni. Ma, documento alla mano, nulla di tutto questo. Insomma, alla fine del 2016 siamo praticamente al punto e a capo. E se non fosse per le iniziative dei privati (Case costruttrici, società che gestiscono l’energia, compagnie petrolifere) ci troveremo anni luce indietro rispetto alle politiche d incentivazione adottate da altri Paesi. A questo punto, attendiamo con “ansia” il primo tavolo ministeriale del 2017…

4 commenti
  1. Paolo Tosoratti
    Paolo Tosoratti dice:

    Credo che se le accise dovessero coprire i costi delle “esternalità”, come i costi sanitari per curare tumori e malattie cardiovascolari o le morti premature per inquinamento (oltre 80 mila morti/anno in Italia, quasi 500 mila nella UE), nonché il contributo per riparare i danni futuri a causa del cambiamento climatico, il costo dei carburanti dovrebbe essere ben più alto. Pensate che i bambini piccoli, compresi i passeggini, sono i maggiori inalatori di benzene, particolato, NOx… Forse se invece di chiamare le accise con nomi di guerre e terremoti le si chiamasse “tassa carbonio e salute”, l’aumento delle accise sarebbe meno controverso.

  2. Paolo Aiello
    Paolo Aiello dice:

    Non so come sia uscito l’uno d’azione del Polesine. Ovviamente volevo dire inondazione del Polesine.
    Poi ancora la crisi del Canale di Suez, avvenuta quando io avevo 10 anni. Ora di anni ne ho quasi 72 ed ancora pago il costo maggiorato della benzina per un evento che pochi ricordano.

  3. Paolo Aiello
    Paolo Aiello dice:

    Ma è legittimo che le accise finalizzate per uno scopo vengano perpetuate senza scadenze, anche quando lo scopo non esiste più? È legale pagare nel 2017 la guerra di Eritrea o l’uno d’azione del Polesine? Eventi avvenuti uno o mezzo secolo fa?
    Chi decide che un’accisa possa o debba essere perpetuata in eterno? E può un esecutivo decidere di non decidere senza dovere rispondere a nessuno?

  4. Gian Marco Barzan
    Gian Marco Barzan dice:

    Ce ne sono di curiose (e assurde) di accise, compresa quella per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri. Un “regalo” dell’esecutivo Berlusconi risalente al 2004.

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