“AsiAutoShow” ospite del Senato italiano

A Roma, giovedì 20 settembre scorso, la sala Koch del Senato era invasa da personalità e appassionati, come nemmeno l’ASI, il suo presidente Maurizio Speziali (nella foto intervistato dal TG2), né i consiglieri tutti – dopo aver organizzato il convegno che ha preceduto l’AsiAutoShow – si sarebbero aspettati. Nato a corollario della manifestazione, il convegno si è invece rivelato il fulcro della medesima.

A fare gli onori di casa nello storico Palazzo di piazza Madama – dopo l’introduzione del presidente dell’Asi, Speziali – è stata Maria Elisabetta Alberti Casellati, attuale Presidente del Senato. La quale – con profonda conoscenza in materia – ha illustrato le positive situazioni create dall’automobilismo storico. La senatrice si è dichiarata disposta ad aiutare il settore:” Il patrimonio culturale e artistico del motorismo storico italiano – ha dichiarato – non ha pari al mondo. E anche per questo deve essere salvaguardato, tutelato, divulgato e sviluppato».

Introdotti da Paolo Del Debbio hanno poi parlato oratori di rango, come Patrick Rollet (presidente Fédération Internationale Vehicules Anciens, affiancato da Natasa Jerina Grom, sua responsabile della Commissione Cultura) e il presidente dell’Automobile Club Italia, Angelo Sticchi Damiani. Roberto Giolito (responsabile del settore storico FCA Heritage) ha evidenziato il valore culturale delle auto storiche e non poteva mancare Paolo Pininfarina, illustrando il veicolo storico quale opera d’arte. Si sono poi succeduti l’ex pilota Emanuele Pirro (vicepresidente Associazione Internazionale Piloti Formula 1) e Antonio Ghini, direttore della rivista The Key. Ha chiuso gli interventi in scaletta il presidente della Commissione Veicoli Utilitari ASI, Roberto Sarzani.

Riscuotendo calorosi applausi è intervenuta anche la senatrice Cinzia Bonfrisco con parole di sostegno e di appello accorato, in particolare ai politici, pregandoli di garantire appoggio al settore, aiutandone l’indotto e, di conseguenza (anche con le manifestazioni), l’economia locale.

Non è mancato il saluto del ministro dell’economia e Finanze, Giovanni Tria. Passando davanti alla sala gremita si è incuriosito ed è entrato per salutare i presenti. Venerdì le 110 vetture con gli equipaggi si sono mostrate al pubblico sul Terrazzo del Gianicolo. Domenica (Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca indetta dall’ASI, 80 manifestazioni in tutta Italia) dopo un giro al Lago di Bracciano sono tornate a Roma, concludendo l’AsiAutoShow 2018.

Ecco ora i dati dell’Istituto Piepoli sul valore sociale ed economico dell’argomento: circa 32 milioni le persone che in un recente passato hanno assistito a eventi legati al motorismo storico, due italiani su tre provano interesse o sono stati spettatori, ben il 45% di questi pensa di acquistare prima o poi un’auto o moto d’epoca. Passione che già genera un indotto economico di 2 miliardi e 200 milioni di euro all’anno.

Ottime prospettive anche per l’ASI, noto a oltre la metà degli intervistati e ritenuto in grado di risolvere i problemi relativi a questo settore:”L’opinione pubblica ci conosce meglio – ha ribadito in chiusura il presidente Speziali – e possiamo iniziare un lavoro di sensibilizzazione, sperando che possa portare a risultati tali da permettere un ulteriore sviluppo, aiutando il PIL della Nazione”.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *