Auto elettrica e inverno: ecco la realtà

Oggi nevica di brutto, e non sarà l’unica volta per questo inverno e per i prossimi. E se fossi in giro con un’auto elettrica bisognosa di energia? E se, cosa molto probabile, non trovassi una colonnina di ricarica di tipo “Ultra Fast”, cioè rapida? In quel caso, mi troverei in forte difficoltà per il freddo, la perdita di tempo e l’oscurità in agguato con la macchina sempre più preda della neve e del ghiaccio.

E se la colonnina in questione fosse inutilizzabile perché, mettiamo il caso, guasta sempre per il freddo? E se ci fossero altre vetture agganciate chissà da quanto tempo? Può capitare.

Situazione complicata anche nel caso la colonnina normale funzionasse: attendere per ore il pieno di corrente sarebbe un problema e una vera rottura, anche rifugiandosi a bere non so quanti caffè nel bar o nel supermercato più vicino. E perché, poi, si continuano a fare esempi tipo, “un caffè e tutto è fatto… “, “un giro di shopping al centro commerciale vicino… ”, ecc. Come se non si avesse altro da fare, se non passeggiare contro voglia per negozi solo per passare il tempo della ricarica.

Insomma, anche se in possesso di una bella macchina “premium” tutta elettrica, rimpiangerei il classico self-service dove, in pochi minuti, riempi il serbatoio. E se ci fossero dei problemi, fatti pochi chilometri ne troverei un altro e via di seguito.

Quindi, a questo punto, se proprio potessi, dovessi o fossi obbligato: sempre meglio una vettura ibrida plug-in (anche se bevicchia non poco) e il cavo nel baule… lo lascerei nell’involucro il più possibile(come fa la maggioranza delle persone che ha acquistato questo tipo di macchina, tra l’altro piuttosto costosa, che non ha il garage con wall box e non dispone di colonnine sotto casa).

Insomma, va bene tutto. Ma la praticità, la semplicità e la velocità di utilizzo da parte delle famiglie e delle persone che fanno parte di un mondo normale, non devono essere messe in discussione. E il problema del clima? Non esiste solo l’opzione elettrica con tutti i rischi e le incognite che si porta dietro. Ma si guardi oltre, tenendo in disparte interessi politici e geopolitici, lobbistici e demagogie varie. Le soluzioni “green” disponibili (elettrico compreso) sono anche altre. (motori.ilgiornale.it)

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