Il brand Alfa Romeo in Formula 1

FCA comunica che: Alfa Romeo  ha siglato oggi una partnership tecnico-commerciale pluriennale con il team svizzero Sauber F1 Team a partire dalla stagione 2018 di Formula 1. Le monoposto saranno motorizzate con le power unit Ferrari 2018. La squadra si chiamerà Alfa Romeo Sauber F1 Team.

Sergio Marchionne:

“L’accordo con Sauber ­F1 Team è un passo significativo nella ricostruzione del brand Alfa Romeo che, tornando in Formula 1 dopo un’assenza dalle corse di oltre 30 anni, restituisce al campionato uno dei marchi che hanno fatto la storia di questo sport, andando ad aggiungersi ad altre importanti aziende automobilistiche che partecipano alla Formula 1. Il brand stesso, inoltre, potrà beneficiare dello scambio tecnico e strategico con un partner di esperienza indiscussa come Sauber F1 Team e gli ingeneri e i tecnici dell’Alfa Romeo, che hanno già dato prova delle loro capacità con la progettazione dei nuovi modelli Giulia e Stelvio, potranno ulteriormente ampliare la loro esperienza portando al Sauber F1 Team competenze tecniche di assoluta avanguardia. Contemporaneamente, tutti gli appassionati di Alfa Romeo potranno di nuovo tifare per un costruttore di automobili che è determinato a scrivere un nuovo capitolo della sua unica e leggendaria storia sportiva”. 

Riassumendo: Scuderia F1 Sauber, power unit Ferrari, livrea Alfa Romeo.

1 commento
  1. Autologia
    Autologia dice:

    Commenti di lettori abituali di Autologia.net raccolti su Facebook

    Giorgio Stirano
    Ho cominciato a scrivere un commento sul “ritorno” dell’Alfa Romeo in Formula 1. Poi ho deciso di lasciar perdere. Sfortunatamente ho un alto concetto di me stesso. Non posso commentare notizie del genere. Veicolate con tale faccia di bronzo.
    Questo modo di ragionare è tipico di chi non ha la minima idea si che cosa è stato lo sport italiano e fatalmente finisce in un disatro. Vogliamo parlare della Lancia Thema ribaggiata sulla Chrysler ?

    Lorenza Pininfarina Ho ascoltato la “notizia” con grande tristezza e incredulità. Ho letto le tue righe, bravo ingegnere, e poi tutti i commenti. Sento solo un grande senso di scoramento per un mondo che non c’é più. Sto invecchiando, evidentemente.

    Giorgio Ferro
    Da Squadra Corse di valore mondiale a main sponsor. Da capitale umano di competenze ad adesivo su una macchina da corsa. Cortesemente eviterei di chiamarlo “ritorno in F1”

    Filippo Zanoni
    Speriamo che serve a far conoscere meglio l’Alfa nei nuovi mercati, visto che Stelvio e Giulia non riescono a sfondare in mercati importanti (come quello cinese).

    Guido Rancati
    Maglionne ringrazia. O forse no, perché mi sa che di corse e auto in genere gliene frega assai poco

    Pier Francesco Ogniben Caliari
    Marchionne: “Alfa Romeo torna in Formula 1 con il team Sauber”
    “Alfa Romeo scriverà un nuovo capitolo della sua leggendaria storia sportiva”
    COSI’ TUONA MARCHIONNE!!!!!!!! MACCHINA SAUBER E MOTORI FERRARI !!! MA CHE PRESA PER IL CULO E’ ?????

    Nestore Morosini
    NEL 2018 UNA SECONDA SQUADRA FERRARI TRAVESTITA DA ALFA ROMEO SAUBER
    Le radio sportive hanno dato fiato alla notizia, ghiotta: dopo trent’anni l’Alfa Romeo torna in formula 1. Una notizia partita dal team sveizzero, Sauber, con un comunicato: “Il Team Sauber F1 stipula un accordo di partnership pluriennale con Alfa Romeo. Siamo lieti di annunciare che abbiamo raggiunto un accordo di partnership tecnica e commerciale pluriennale con Alfa Romeo. La casa automobilistica italiana, che fa parte di Fiat Chrysler Automobiles (FCA), entrerà a far parte del Team Sauber F1 come sponsor del titolo dal 2018 in poi. In tal modo, Alfa Romeo sta tornando in Formula Uno dopo più di 30 anni di assenza dallo sport.
    La partnership, che prevede una cooperazione strategica, commerciale e tecnologica tra Alfa Romeo e il Team Sauber F1, consentirà lo scambio di conoscenze ingegneristiche e tecniche e offrirà nuove opportunità per le due organizzazioni all’interno della Formula 1 e oltre. Dal 2018, la squadra sarà conosciuta come Alfa Romeo Sauber F1 Team. La vettura del 2018 F1 recherà il logo Alfa Romeo e sarà equipaggiata con i propulsori Ferrari 2018”.
    Ecco , nell’ultima riga, la spiegazione: i motori saranno Ferrari, magari in seguito saranno marcati col nome Alfa Romeo: ciò perché la casa del Biscione non ha, in questo momento, la “self-possibilità” tecnica ed economica di realizzare motori e gestirne l’impiego in formula 1. Magari ciò sarà possibile fra qualche anno, magari quando verrà sviluppato nel gruppo FCA il progetto della sezione di auto di lusso comprendente Maserati e Alfa Romeo. Per ora, insomma, avremo una seconda squadra Ferrari travestita da Alfa Romeo.
    Tuttavia la partnership è importante, perché consentirà ad un marchio glorioso, rimasto per troppi anni in sofferenza sui mercati, di riavere un orizzonte di rilancio di grande importanza. Qualche giorno fa, Sergio Marchionne ha detto che una formula 1 tipo grandi magazzini non gli interessa. Giusto, perché mettere soldi (e il progetto Alfa-Sauber costerà) in un’attività sportiva che il pubblico non sta gradendo molto, sarebbe contropruducente. Quindi, se Marchionne ha deciso per un ingresso così importante con la scuderia Sauber, vuol dire che ha avuto determinate garanzie dai nuovi prporietari americani della F.1.
    E veniamo a una questione molto importante: chi saranno i piloti del nuovo team? Prima guida sicuramente Charles Lecrerc, pilota del Ferrari Academy che ha vinto dominando il mondiale di formula 2, grande promessa dell’automobilismo sportivo, che la Casa di Maranello ha provveduto ad assicurarsi con un contratto blindato. Leclerc, fra l’altro, si è messo in grande evidenza sulla pista di Budapest in occasione dei test di F.1 guidando una Ferrari e con essa ottenendo il miglior tempo. Siccome penso che un team marcato Alfa Romeo debba avere un pilota italiano, ritengo che la scelta debba cadere su Antonio Giovinazzi che pur avendo avuto un’esperienza negativa col team Sauber, è un buon pilota e ha il vantaggio di essere stato non solo il terzo pilota Ferrari della stagione agonistica appena conclusa, ma è per il momento anche l’unico italiano che può aspirare a un volante di F.1.

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