Brutti, sporchi e cattivi ? No, belli, puliti e buoni!

Se permettete, parliamo di camion. Non per stigmatizzare il comportamento dei bisonti della strada o gettare benzina sul fuoco dell’eterno derby tra le due più numerose categorie di utenti della strada che ogni anno tende a riaccendersi – anche sull’onda della cronaca quotidiana – con il crescere della temperatura e l’avvicinarsi delle migrazioni estive.

Durante un evento organizzato dalla divisione Truck di Daimler Italia per mostrare come i moderni Tir Mercedes – ma il discorso vale per tutta la categoria – siano tutt’altro che brutti, sporchi e cattivi, e se usati sfruttando il loro straordinario arsenale tecnologico sappiano essere docili come agnelli e comodi come limousine, sono emersi dei dati che – da profano del settore – mi hanno impressionato e scoraggiato.

Fornendo l’ennesima dimostrazione di quanto la nostra classe politica sembri a volte lontana anni luce dai reali problemi del Paese e di chi – sempre più faticosamente – ci vive e ci lavora. I numeri citati da Maurizio Pompei, direttore della divisione, sono da bollettino di guerra: nel quinquennio dell’interminabile crisi che ha preceduto i sintomi di ripresa avvertiti quest’anno il mercato è calato del 60% (e il Pil di 9 punti).

Una situazione che ha determinato il fallimento di 30.000 aziende, la perdita di 200.000 posti di lavoro e la “fuga” all’estero di 26.000 veicoli di aziende che hanno trasferito la sede operativa alla ricerca di climi meno ostili. Al punto che nel nostro Paese – nel quale il trasporto su gomma non ha (e non avrà per molti anni) alternative davvero credibili, con buona pace delle anime belle dell’ambientalismo senza se e senza ma – il 75% delle merci è oggi trasportato da operatori esteri.

Frutto della crisi, certamente, ma anche della miopia di una politica la cui vocazione agli autogol farebbe invidia al mitico Comunardo Niccolai, indiscusso artista della specialità. Pur di non dare sostegni a un settore strategico, ma poco simpatico a molti elettori politicamente corretti, le casse dello Stato hanno perso in 5 anni 10 miliardi per il mancato gettito fiscale. Una mezza finanziaria buttata al vento. Per fortuna ci sono le pensioni “d’oro” (spesso costruite con contributi di platino) che scalpitano per chiudere il buco.

A conclusione di questo sfogo, una “bravo!” a Paolo Lanzoni, il direttore Comunicazione di Mercedes-Benz Italia che nasce professionalmente proprio nel mondo truck, per aver saputo organizzare una manifestazione capace di intrigare, avvicinandoli al pianeta camion, anche i vecchi “automobilari” diffidenti, se non allergici, nei confronti di questi coinquilini grossi e ingombranti. Ma non brutti, sporchi e cattivi.

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