Ca(R)vour : il futuro dell’automotive finanziato dalla Regione Piemonte

Proprio in questi giorni divampa la polemica fra le Regioni italiane e il governo Renzi accusato di metterle in difficoltà con la nuova manovra finanziaria. In realtà l’indebitamento delle regioni sta raggiungendo dei livelli insostenibili. Incredibilmente una delle regioni messe male è il Piemonte, tanto che il suo Presidente Chiamparino, quando è uscita la notizia che la Regione da lui governata ha un indebitamento  intorno ai 5 miliardi, ha dato le dimissioni (subito respinte) da Presidente dell’associazione delle regioni italiane.

E’ risaputo che la principale causa di deficit delle regioni è da riferirsi alla gestione della Sanità, che è sempre più insostenibile perché piena di sprechi e mangerie.

Fortunatamente, però, dobbiamo rilevare che qualche spicciolo è ancora rimasto per la ricerca, per pensare anche un po’ al futuro delle nostre città e dell’aria che respireranno i nostri figli e nipoti.

Proprio la Regione Piemonte ha, infatti, finanziato sei progetti relativi alla mobilità del futuro, che sono stati presentati il 30 ottobre nel corso del workshop finale del progetto Ca(R)vour.

I progetti sono: Biomethair, Drapò, iDea, Piè Verde, Thor e Ca(R)vour.

Il progetto Ca(R)vour si occupa di automotive puntando sulla sostenibilità e sull’affidabilità : gli otto partner – Agenform, Lithops, LM Gianetti, Mavel, Opac, Santer Reply, Università di Torino e VI-Grade – intendono sviluppare batterie a ioni di litio ad alta potenza e un powertrain elettrico integrato al telaio del veicolo.

“Il prototipo-dimostratore realizzato nell’ambito del progetto può essere considerato come un interessante laboratorio modulare, che potrà avere sviluppi nella ricerca futura del settore”, ha sottolineato Silvia Bodoardo, Docente del Politecnico di Torino, l’ente coordinatore del progetto.

Il progetto Piè Verde, coordinato da Iveco e legato al mondo del trasporto merci, si dedica allo sviluppo dei modelli di utilizzo e dei relativi servizi di supporto; Thor, con capofila Bitron, lavora sui sistemi motopropulsore, del veicolo e delle infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Ci sono poi iDea, coordinato da General Motors Powertrain Europe, e Biomethair, guidato dal Centro Ricerche Fiat, dedicati, rispettivamente, all’applicazione in una piattaforma ibrida multimodale di un nuovo prototipo per la propulsione diesel e allo sfruttamento di biomasse residuali per la produzione di carburante da impiegare nel parco veicoli a impatto quasi nullo. Il Centro Ricerche Fiat ha anche coordinato Drapò, volto a migliorare l’efficienza sistemi ausiliari integrati

Siamo molto soddisfatti di aver scoperto che esiste un mondo quasi “sommerso”, poiché poco conosciuto e frequentato dai Media, che lavora seriamente per il futuro dell’automobile e quindi per tutti noi, con un obiettivo legato prima di tutto alla sostenibilità ambientale e non esclusivamente al profitto, com’è sempre e solo negli intendimenti delle case automobilistiche.

 

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