Ciccio il mago delle scarpe dei piloti

A Cefalù Francesco Liberto era famoso perché aveva inventato, in un ristorante della zona, le scarpe per i piloti da corsa, Ciccio è spirato il 1 gennaio, a 87 anni, dopo aver lottato due anni contro un tumore. Un mito siciliano con la sua bottega artigianale situata sul lungomare della nota località turistica al numero 21. Aveva incuriosito non solo piloti di Formula 1 a partire da Michael Schumacher ma addirittura il Drake, l’ing. Enzo Ferrari che nel libro “Piloti che gente” lo elogiò nel 1977.

Un anno prima Niki Lauda al volante della 312T era uscito di strada al Bergwerk e fu estratto vivo dall’auto che aveva preso fuoco da Arturo Merzario. In ospedale, riscontrarono tante ustioni sul corpo tranne che sui piedi intatti grazie alle scarpe ignifughe di Liberto.

Lui aveva ideato le scarpe”racing shoes” nel 1965 proprio sul circuito della Targa Florio dove aveva preso nota dei disagi che gli riferivano i piloti Ignazio Giunti, Geki Russo e Nanni Galli in quanto indossavano in corsa scomodi mocassini. Ciccio nel suo laboratorio riuscì a trovare il rimedio a questi disagi. E pensò bene di ricorrere alle scarpe di capretto utilizzate dai pastori nelle vicine Madonie, la catena montuosa che abbracciava il tracciato del circuito automobilistico più antico al mondo.

Ne preparò alcuni modelli per Giunti ed uno speciale per Vic Elford che soffriva di un problema all’alluce destro. Ciccio per il pilota inglese ideò una strana scarpa, misura 44 per il piede sinistro e 42 per quello destro ed Elford grazie a quel singolare stratagemma trionfò alla Targa Florio, valida per il Mondiale Sport Prototipi, in coppia con Umberto Maglioli.

Le scarpe di Ciccio furono perfino omologate dalla Federazione Internazionale dell’Automobile. Le sue “creazioni” sono esposte nel Museo Porsche di Stoccarda, in quello della Ferrari a Maranello, in quello dei fratelli Rossetti a Milano, nel museo Romans in Francia e nel Deutsches Ledermuseum in Germania.

Clay Regazzoni spedì una cartolina, senza indirizzo, all’artigiano cefaludese, con un ordine da Tokyo. Cartolina che arrivò nel laboratorio pur senza contenere l’indirizzo ed il codice postale. Luca Cordero di Montezemolo era attratto dalla bravura dell’artigiano siciliano.

Ad utilizzare le sue calzature anche il “preside volante”Nino Vaccarella, Jo Siffert, Ickx, Renè Arnoux, Tambay, Larrousse, De Adamich, Vettel, Laffitte, Fittipaldi, Munari, Andruet, Tognana, Pregliasco per ricordarne alcuni.

La Porsche ha dedicato a Ciccio un video-documentario definendolo una “leggenda vivente”. Ciccio è stato anche protagonista dello spot della Porsche 718 Boxter GTS girato sulle strade della Targa Florio. Numerosi i servizi da parte di tv e riviste internazionali, tra cui Bbc e Top Gear.

A dare la triste notizia della scomparsa di Liberto è stato il Sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello: ” Un personaggio che ha contribuito con la sua arte a reclamizzare nel mondo la nostra ridente cittadina. Ne onoreremo la memoria”. Non è escluso che venga realizzato un monumento-ricordo.

Ciccio la sua uscita di scena, come spetta, ad ogni attore l’aveva fatto con largo anticipo: “Non pensate a me con tristezza, sappiate che sono un uomo felice perché ho realizzato il mio sogno: essere un protagonista nel mondo delle corse” – aveva confidato al giornalista palermitano Giacinto Pipitone.

Una delle ultime richieste pervenute a Ciccio, ricorda la consorte dell’artigiano, era quella della moglie di un dirigente vip Porsche: aveva ordinato un modello di scarpe con l’immagine di donna Franca Florio riportata sulla tomaia. Le scarpe di Ciccio avevano belle colorazioni, per lo più rosse e bianche. E lui tifava sempre Alfa Romeo e Ferrari.  (foto ANSA)

1 commento
  1. Pazielli
    Pazielli dice:

    Mitico Ciccio, è indimenticabile un incontro che ebbi con lui a Cefalù, aveva una memoria incredibile per tutto quanto aveva visto e fatto.

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