Rinasce Cisitalia: dal passato al futuro

La Cisitalia resta uno dei marchi più prestigiosi della storia automobilistica, per i modelli realizzati quasi 70 anni fa ed entrati nella leggenda, come la coupé 202, carrozzata da Pininfarina ed esposta al MoMa ad esempio del design automobilistico, o come la rivoluzionaria 360 Grand Prix, dotata di soluzioni tecniche avanzatissime, in anticipo di oltre vent’anni rispetto alle altre F.1.

Anche se ha presentato il suo ultimo modello inedito negli anni sessanta, in
realtà la Cisitalia non è scomparsa: gli eredi del fondatore Piero Dusio,
che si trasferì in Argentina per continuare la produzione dei modelli
torinesi, hanno infatti riavviato nel Paese Sudamericano la costruzione in
piccola serie di alcune delle celebri sportive dello Stambecco Rampante,
come la 202 Spyder Mille Miglia.

Non si tratta quindi di repliche, ma di esemplari che sono la prosecuzione della produzione originale, sospesa per alcuni anni, e che mantengono l’impostazione tecnica e stilistica dei modelli originali.
Ora, in base a una serie di accordi in via di definizione con la Repubblica di San Marino e ai negoziati in corso per ottenere la collaborazione tecnologica degli esperti nel settore delle preparazioni automobilistiche della Top Run Motorsport di Castiglione Olona (Varese), la produzione di questi modelli “storici” dovrebbe essere ampliata e trasferita in parte in uno stabilimento sanmarinese, accanto al quale è prevista la nascita del Museo Cisitalia.

Questa però è solo una parte delle trattative che sta portando avanti il
presidente e amministratore del Cisitalia Group, l’architetto argentino
Alberto Diaz Lima, che punta a presentare nel 2017, a 70 anni dalla nascita
della 202, la nuova edizione della coupè, da produrre in serie limitata, mentre restano aperte le possibilità di stringere un accordo con una grande Casa automobilistica per rilanciare il marchio Cisitalia.

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