Crisi senza fine. Salone dell’auto di Ginevra: salta anche l’edizione 2022

L’annullamento poche settimane dopo averne annunciato il ritorno: determinanti le assenze del Gruppo Stellantis e di molti altri costruttori

Al contrario di quanto previsto e annunciato poche settimane fa, il Salone dell’Auto di Ginevra non ci sarà neppure nel 2022. Lo ha comunicato la fondazione Comité permanent du Salon International de l’Automobile che ha rinviato al 2023 l’evento già cancellato nelle ultime due edizioni a causa della pandemia. Questa volta la motivazione è ben diversa: fatali la crisi del settore auto in termini di mercato e le difficoltà legate alla carenza dei semiconduttori che sta costringendo tutti i costruttori a limitare o interrompere la produzione. A questo si aggiunge la difficoltà da parte delle Case di investire in manifestazioni ormai di dubbio ritorno economico e strategico.

Eppure il ritorno di Ginevra, il Salone più importante e prestigioso della stagione che si svolge dal 1905, sembrava cosa fatta.
A quattro mesi dal via, erano già state fissate le date, dal 19 al 27 febbraio 2022, sempre nella tradizionale cornice del Palaexpò. Una rassegna che avrebbe dovuto tenere conto di quanto successo nelle due ultime stagioni – in effetti l’annullamento in extremis dell’edizione 2020 fu uno dei primi segnali del disastro in arrivo – ma che al tempo stesso voleva restare il più possibile classica, rispetto alle rassegne di nuova concezione. “Manterremo le auto al centro della manifestazione”, aveva sottolineato Sandro Mesquita, il direttore generale del Geneva International Motor Show, in occasione del via libera dato il 3 settembre scorso dalla fondazione che lo gestisce.

Gli organizzatori invece si sono arresi di fronte alla mancanza di adesioni da parte degli espositori: al momento della rinuncia definitiva erano infatti solo 60 contro i 160 annunciati prima della cancellazione dell’edizione 2020. Pochissimi i marchi che avevano confermato la loro presenza: Audi, Renault, Skoda, Seat, Kia e Bugatti. Determinante la scelta di non partecipare da parte del Gruppo Stellantis con tutti i marchi degli ex Psa e Fca che, insieme, rappresentano circa il 23% del mercato continentale. Una scelta che in parte non stupisce, vista l’assenza anche al Salone di Monaco, ma bisogna ricordare che, da quando è stata annunciata la nascita (il 16 gennaio 2021), Stellantis non ha mai preso parte a una rassegna di questo tipo. Importanti anche le defezioni di altri big player nel Vecchio Continente, da Bmw a Mercedes, Ford e Volkswagen, che non avevano ancora aderito e con ogni probabilità non lo avrebbero fatto nemmeno in extremis. Da qui la decisione della Fondazione Gims di unire le forze con l’ente di promozione turistica del Qatar, per creare un nuovo Salone automobilistico per il Medio Oriente, in agenda (forse) nell’autunno 2023. (avvenire.it)

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