Cresce l’attesa per la Tonale

Il brand Alfa Romeo punta a tre obiettivi: stabilità, piano prodotti e supporto tecnologico by Stellantis ma anche sull’elettrico visto che l’Europa impone un – 60% di C02 nel 2030.

Il Suv Tonale sarà il primo veicolo con la…spina, modello che sarà disponibile sin dal debutto nel 2022 anche in versione ibrida plug-in. La produzione inizierà a Pomigliano in marzo mentre il lancio commerciale è stato fissato per la prima settimana di giugno.

Numerosi gli avvistamenti dei prototipi sulle autostrade del Nord ma anche in Sicilia fra Messina e Catania (sulle strade dell’Etna) e sul tracciato della Targa Florio. In barba alle camuffature sul frontale spicca il paraurti anteriore con il trilobo anteriore ai gruppi ottici.

Dietro sono stati installati fari provvisori. Dando una sbirciatina agli interni, il volante sembra derivare da quello della Giulia. La plancia dovrebbe disporre di un quadro strumenti digitale da 12 pollici, affiancato da un vistoso touchscreen per l’infotainment in chiaro stile tablet.

A livello di dimensioni la Tonale si posizionerà nella parte alta del segmento C un gradino sopra la sorella Jeep Compass. Bagagliaio intorno ai 500 litri. Oltre ai motori elettrificati anche plug-in potrebbero trovarsi anche dei turbobenzina o qualche diesel.

La Tonale come comcept car è stata realizzata nel 2019 ed esposta a Ginevra. Come la Stelvio anche la Tonale prende il nome da un valico alpino italiano. Disegnata dal centro Stile Alfa sotto la supervisione di Klaus Busse e Alessandro Maccolini con un frontale che evoca SZ e Brera. Andrà a sfidare Bmw X1 e X2, Audi Q3 e Q3 Sportback, Mercedes GLA, Nissan Qasqhai e Volkswagen T-Roc. Si sta lavorando anche sulle sportive con un’intera versione Quadrifoglio.

I prototipi realizzati dall’Alfa Romeo hanno sempre suscitato stupore. Ma sino ad oggi non era mai accaduto che uno di questi, il Suv Tonale, prima ancora di venire lanciato sul mercato, ricevesse due premi.  La Tonale, dopo la presentazione a Ginevra, era stata eletta “Car of the year 2021” in Gran Bretagna dalla rivista “What a Car?” ed ancora era stata definita dalla testata Reader Award l’autovettura più incredibile del 2021 per design, innovazione e stile.

Una lunga storia quella dei prototipi del Biscione iniziata nel ’35 con la 4C 1500 Normale e Sport da 50 cv, progetto di un berlina a quattro porte dall’aspetto convenzionale. Tre anni dopo arrivarono la S10 con motore 12 cilindri e la S11 con un 8V. Nel ’48 fu la volta della 6C 3000, realizzata in tre esemplari, 120 cv, 165 kmh.

Tra la fine del 1959 e il 1961 l’Alfa puntava a realizzare una vettura abbastanza economica di modesta cilindrata, 896 cc: era la Tipo 103 ma il progetto riproposto nel 1967 fu accantonato perchè si stava pensando all’Alfasud.

Alla Conferenza di Kyoto nell’82, l’Alfa espose due prototipi su base Alfasud Quadrifoglio Oro. Il primo, l’ESVAR (Energy Saving Vehicle Alfa Romeo) e lo SVAR (Synthetis Vehicle Alfa Romeo) con una scocca dotata di rinforzi di alluminio.

Sempre in quell’anno l’Autodelta costruì il prototipo Alfasud Sprint 6C col motore 2492 cc da 158 cv dell’Alfetta GTV6, abitabilità per due persone, gomme 205/50 VR15, spoiler, 215 kmh. Una Sprint 6C realizzata in unico esemplare.

Nel 1988 veniva arrivò la 33 ibrida, nata dalla collaborazione fra il Centro Ricerche Alfa Romeo e l’Ansaldo di Genova. Due i motori, uno termico, il boxer 1.5 litri e l’altro elettrico con batterie al nichel-cadmio. Al Salone di Ginevra fari accesi sul prototipo Proteo, coupè-spider su base 164, motore 3 litri V6 da 256 cv, 250 kmh, trazione integrale permanente Viscomatic.

Riguardo alle Alfa Romeo da corsa c’era il prototipo 162 datato 1939 ed ancora 512, 163, 33/2 Sport Prototipo, 33/3 Sport Prototipo, 164 Pro Car che celava una struttura da F1 nel 1988.

Nel 1969 Pininfarina aveva realizzato in unico esemplare la 33 Coupè Prototipo Speciale, una dream car disegnata da Leonardo Fioravanti, motore 8 cilindri, 230 cv, cambio manuale a 6 marce, 260 kmh (della stessa famiglia facevano parte la 33 Stradale, la 33 Bertone Carabo disegnata da Marcello Gandini, l’Iguana disegnata da Giorgetto Giugiaro, antenata concettuale della Maserati Bora e della DeLorean DMC-12, la 33 Pininfarina Cuneo e la 33 Bertone.

Un prototipo usato in Galleria del vento e che si può ammirare al Museo Alfa Romeo di Arese è l’Alfa Sport progettata da Ignazio Lunetta,  nota anche come SE048, realizzata sul finire degli Anni Ottanta per prendere parte al Mondiale Sport Prototipi, motore V10 benzina 3.5, prototipo che non ha mai preso parte ad una gara.

Fu anche esposta nel 2010 al Goodwood Festival of Speed, mentre nel 2015 era presente all’Esposizione Universale di Milano. Da ricordare anche l’Alfa V1035 motore da competizione da 583 cv montato anche sulla 164 ProCar, sul muletto Lancia LC2 e sull’Alfa Sport Prototipo.

6 commenti
  1. Roberto
    Roberto dice:

    Io c’ero, e l’ing. Giorgio Camaschella (Camacho) fece un gran bel lavoro sulla aerodinamica.

  2. Paolo
    Paolo dice:

    Peccato che non abbia corso. Ing Camaschella troppo importante per non essere citato, correggete!

  3. Gianca
    Gianca dice:

    infine, in quella vettura:
    Il telaio è Dallara,
    Del motore e del cambio, non parlo (andate a guardarvela al museo di Arese e contate i cilindri).
    L’elettronica è Bosch ,
    E l’unica cosa VERAMENTE Anonima Lombarda Fabbrica Automobili (Alfa) era l’aerodinamica, fatta dal “Grande Camacho” (ing. Camaschella)

  4. Giorgio
    Giorgio dice:

    Citare solo l’ing. Lunetta a proposito della SE048 mi sembra piuttosto RIDUTTIVO. grazie .
    Giorgio Camaschella

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