Sette domande a Cristina Mauri

Cristina Mauri è un’italiana a Francoforte, una tedesca a Milano. Pubblicitaria per una importante agenzia italiana, è il perfetto esempio di italiana integrata,  che non ha perso però il contatto con il proprio Paese. Degli uni e degli altri vede pregi e difetti. Oggi parliamo, guarda caso, di automobili e attitudini alla guida.

Vediamo cosa pensa una tedesca in Italia e un’italiana in Germania, di automobili e di cultura automobilistica nei rispettivi paesi.

Intriganti le risposte.

1 – La tua prima auto in Germania o in Italia.

In Italia una tedesca, in Germania un’italiana. Perché i contrasti fanno parte della mia vita.

2 – Strade e autostrade. Diversità ? Similitudini ?

Due tempi, due velocità, due cicli di pensieri, due playlist diverse.

Entrambe però allontanano o avvicinano. È una scelta di testa.

3 – Una strada del cuore: in Italia o in Germania

Assolutamente in Italia, la Strada di Portonovo lungo il monte Conero.

4 – Autostrade e  limiti velocità…le multe in Germania come sono ? Salate?

“Autobahn”. Orgoglio tedesco nel mondo. Senza limiti di velocità. Ma nei tratti in cui è segnalato un limite il rispetto è maniacale. Anche nei centri urbani, dove le multe sono frequenti. Non salate, ma puntuali. L’educazione del cittadino in Germania passa anche da qui. Chi sbaglia, paga.

5 – Inviti a fare un viaggio con te qualche tedesco importante con qualche italiano noto…equipaggio massimo in  4,  più Cristina  Mauri … chi ? Verso dove ?

Già fatto. Con quelli dell’Eintracht, squadra di calcio di Francoforte, nel passato sponsorizzata da Alfa Romeo, durante uno shooting sulle montagne sopra Bardonecchia. Atmosfera goliardica e tanto divertimento.

6 – Ferma a un passaggio a livello che non si apre …

Scendo e vado a piedi. Specialmente in città abbandono l’auto per la bici o le camminate.

7- Il viaggio in auto più piacevole,  nella tua vita …

Quelli che partivano all’alba, con i miei genitori, attraversando una Milano ancora addormentata verso l’autostrada del Sole, direzione mare.

7a – Taxisti di qua taxisti di là. Ma i taxisti cantano ancora ?

In Italia, italiani. Si lamentano in tanti. Della qualunque. E sempre della politica.

In Germania, una babele di lingue, culture. Sono grati alla Germania per averli accolti, fatti lavorare e dato loro un futuro, ma poi parlano di nostalgie, Heimweh. E mi sento una di loro.

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