Dove va l’automobile ? La perfetta analisi di Gianprimo Quagliano

La conferenza stampa del Centro Studi Promotor è da tre decenni sempre un moneto di riflessione e informazione interessante sul mercato italiano dell’auto. Quando inaugurava il Motor Show di Bologna (che bei tempi!) era un vero evento, la stampa automobilistica si ritrovava a fine anno ed era come una festa, anche perché le cose, per il mondo dell’automobile, andavano bene…

Passato quel tempo, c’è oggi maggior bisogno di analisi precise e concrete come quella di Giamprimo Quagliano, presentata nella conferenza stampa di quest’anno del Centro Studi Promotor che ora fa parte del Gruppo UVET. Esaminiamo i punti essenziali dell’intervento di Quagliano, iniziato con un interessantissimo excursus sull’evoluzione dell’economia italiana dal 1861, ovvero dall’Unità d’Italia, a oggi.

In sostanza Quagliano ha rilevato tre emergenze che frenano le quattro ruote sostenendo la necessità di una nuova stagione di incentivi per rilanciarne il mercato. Nel 2022 sono state immatricolate in Italia 1.316.702 autovetture- ha detto il prof. Quagliano – un livello pari a quello del, nel 2023 le immatricolazioni non andranno oltre 1.500.000, con un calo del 21,7% rispetto al livello ante pandemia (2019). “Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza dovuta anche al fatto che gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche o con emissioni di CO2 molto contenute previsti nello scorso anno sono rimasti in gran parte non utilizzati in quanto non rispondenti alle esigenze del pubblico.

Questa emergenza è decisamente preoccupante perché riguarda un comparto che con il suo indotto vale il 12% del PIL italiano. A ciò si aggiunga che sul mondo dell’auto, oltre all’emergenza mercato, ne incombono altre due.

La prima deriva dalla mancata sostituzione delle auto più vecchie, che negli ultimi anni ha fatto salire l’età media del parco circolante italiano a 12 anni e 2 mesi contro i 10 anni di Germania, Regno Unito e Francia con quello che ne consegue in termini di emissioni inquinanti e nocive e con la tutt’altro che trascurabile circostanza che nel 2021 sulle nostre strade sono morte 49 persone per ogni milione di abitanti mentre in Germania il dato corrispondente è pari a 31.

All’emergenza crisi di mercato si somma quindi un’emergenza sicurezza stradale. Mentre la terza emergenza è quella della transizione energetica”.

Queste tre emergenze, secondo Gian Primo Quagliano, possono essere affrontate con un’efficace politica di incentivi. Innanzitutto, bisogna prendere atto che il ringiovanimento del parco circolante non può aspettare i tempi della transizione energetica. È dunque essenziale prevedere incentivi anche per ottenere subito risultati importanti rottamando le auto più vecchie e sostituendole con autovetture tradizionali con emissioni di CO2 contenute.

Come è noto, per quest’ultimo tipo di auto sono in vigore incentivi prenotabili dal 10 gennaio, ma i fondi si stanno rapidamente esaurendo e occorre dunque non solo rifinanziarli ma anche aumentare l’entità dell’incentivo che attualmente è di 2.000 euro, una cifra non sufficiente per far maturare la decisione di acquisto di una nuova auto e che quindi in concreto si riduce a un premio per chi ha già deciso di acquistare o per il venditore, se non concede lo sconto d’uso, che normalmente si aggira attorno all’8% e che, come è stato fatto in precedenti campagne di rottamazione, dovrebbe essere riconosciuto obbligatoriamente dal venditore a chi acquista con incentivo.

Venendo alla terza emergenza, per favorire la transizione energetica sono in vigore incentivi per l’acquisto di auto a zero o a basse emissioni di CO2, ma lo stanziamento, come è successo l’anno scorso, rischia di rimanere in gran parte inutilizzato per i vincoli che riguardano il tipo di soggetti che possono usufruirne e per il tipo di auto acquistabile con l’incentivo. Per rendere efficaci questi incentivi occorre che questi vincoli vengano eliminati e che si preveda che l’incentivo possa essere richiesto da qualsiasi soggetto e per qualsiasi auto a basso impatto.

In sintesi secondo Gian Primo Quagliano per sostenere il mercato dell’auto e favorire la rottamazione delle vetture più vecchie e pericolose e per procedere verso la transizione ecologica è essenziale che il Governo adotti nuovi incentivi, dato che quelli prenotabili dal 10 gennaio non sono efficaci, come d’altra parte non sono stati efficaci quelli adottati nel 2022 e presi a modello per varare gli incentivi attualmente in vigore.

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