Emissioni: costruttori di auto alla rincorsa delle normative europee. Intanto l’elettrico decolla
Studio di AlixPartners a #FORUMAutomotive. Accelera la produzione di auto elettrica nel mondo: Cina in testa, Europa e Nord America in ritardo. Entro il 2030 veicoli elettrici ed ibridi rappresenteranno il 40% del mercato europeo
Pierluigi Bonora (#FORUMAutoMotive): “Bene la mobilità elettrica, ma senza dimenticare le altre alimentazioni green e i progressi compiuti da quelle tradizionali”
Giacomo Mori (AlixPartners): “Le auto elettriche cominciano a diffondersi più rapidamente, con notevoli differenze di penetrazione tra le aree geografiche e di velocità di elettrificazione della gamma da parte dei costruttori”
La diffusione dell’auto elettrica sui mercati mondiali sta accelerando, spinta anche dai notevoli progressi compiuti dai produttori cinesi e dai sempre più stringenti limiti alla circolazione e dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e NOX imposti dalle normative. Il mercato orientale è leader delle vendite globali di veicoli elettrici, Europa e Nord America lo seguono a forte distanza.
Nel processo di elettrificazione della propria gamma di veicoli, le Case automobilistiche stanno procedendo a velocità molto diverse. Dietro la leader indiscussa Tesla e i produttori cinesi, i modelli Bmw hanno conquistato il primo europeo.
Sono questi i principali trend che emergono dalla presentazione della società globale di consulenza aziendale AlixPartners dal titolo “Emissioni: costruttori auto alla rincorsa delle normative europee. Intanto l’elettrico decolla”, illustrati da Giacomo Mori, Managing Director, nel corso di #FORUMAutoMotive, il serbatoio di idee e centrale di dibattiti sui temi della mobilità a motore tenutosi oggi a Milano.
Si parte dall’analisi dei crescenti limiti imposti dalle normative europee in materia di emissioni di anidride carbonica (CO2) e di monossidi di azoto (NOX) e dagli obiettivi fissati in tal senso per i prossimi anni che evidenziano come l’industria automobilistica abbia davanti a sé una sfida tutta incentrata sull’ulteriore abbattimento delle emissioni.
La lotta contro le emissioni: traguardi tagliati e nuovi obiettivi
Notevoli sono stati i passi avanti compiuti dall’industria automotive fino ad oggi (emissioni di NOX ridotte del 40% nel passaggio da Euro 3 a Euro 6), ma l’introduzione dei nuovi test RDE (Real Drive Emission Testing) sulle emissioni dei veicoli rilevate su strada, e non più in laboratorio, è destinata a imprimere un’ulteriore accelerazione su sperimentazioni, controlli e investimenti da parte delle Case auto per ridurre le emissioni inquinanti.
Per raggiungere i target di CO2 previsti per il 2021 secondo gli standard WLTP (Woldwide harmonized Light vehicles Test Producers) i costruttori dovranno più che raddoppiare il tasso annuale attuale di riduzione.
Secondo l’analisi di AlixPartners, il differenziale di costo dell’auto elettrica è destinato quindi a ridursi per effetto dei costi di efficientamento dei propulsori tradizionali e della progressiva riduzione dei costi delle batterie. Entro il 2030, i veicoli elettrici (EV) e ibridi elettrici plug-in (PHEV) rappresenteranno oltre il 40% delle vendite di veicoli in Europa. Fino a quella data le auto elettriche fuel cell (FCEV) avranno poco mercato a causa di alcune criticità su cui si sta lavorando: miglioramento nel design, accesso al rifornimento, aziende energetiche riluttanti a investire sulle infrastrutture, problemi irrisolti sulla produzione, trasporto e stoccaggio di idrogeno; senza contare le preoccupazioni legate ai benefici ambientali rispetto alla combustione interna.
Il decollo dell’auto elettrica nel mondo
Intanto nel settore automobilistico mondiale l’elettrificazione sta decollando, anche se l’autonomia elettrica media cresce lentamente. La quota di mercato e le immatricolazioni di veicoli elettrici, a celle a combustibile e ibridi ricaricabili (cosiddetti plug-in) sono aumentate di circa sei volte tra il primo trimestre 2013 e il secondo trimestre 2017 (dalla quota di mercato irrisoria dello 0,21% all’1,19%), mentre l’autonomia elettrica media ha toccato i 182 km. Nello stesso lasso temporale il numero di veicoli elettrici venduti è balzato da 41.023 a 260.411. Analogamente, secondo l’AlixPartners, Automotive Electrification Index (un indice trimestrale di misurazione della reale penetrazione dei veicoli elettrici), l’autonomia totale di tutti veicoli elettrici venduti è aumentata di oltre sei volte, passando dai 7,3 milioni di chilometri del primo trimestre 2013 ai circa 47,5 del secondo trimestre 2017. Il livello di elettrificazione della gamma di veicoli venduti non ha tenuto il passo, essendo poco più che quintuplicato, dallo 0,08% allo 0,43%.
Cina in pole position sull’elettrico. Europa e Nord America non tengono il passo
La Cina accelera e guida la classifica mondiale delle auto elettriche vendute, Nord America ed Europa restano indietro. Grande Cina (incluse Taiwan e Hong Kong), Europa, Nord America e Giappone/Corea generano l’86,3% di tutte le vendite di automobili a livello globale. Nel secondo trimestre del 2017, nella Grande Cina sono stati venduti veicoli per un’autonomia elettrica totale di 22,5 milioni di chilometri, mentre in Europa lo stesso dato si è attestato a poco più della metà, circa 12,6 milioni di chilometri, con l’Italia sedicesima in questa speciale graduatoria con 0,20 milioni di chilometri venduti. Il Nord America segue a ruota, con circa 10 milioni di chilometri. Chiude il binomio Giappone/Corea con 2 milioni di chilometri.
Tesla inseguita dai produttori cinesi
Sul versante dell’industria, Tesla si conferma di gran lunga la prima Casa automobilistica per vendite e tasso di elettrificazione: con oltre 10 milioni di chilometri di autonomia elettrica venduti nel secondo trimestre del 2017, detiene una quota di mercato globale superiore al 22%, e una gamma di modelli interamente elettrificati. Tra le dieci principali case automobilistiche figurano ben cinque produttori cinesi: BYD, BAIC, Geely, Zhidou e Jianghuai. Non mancano, però, alcuni grandi brand europei, statunitensi, giapponesi e sudcoreani: Renault-Nissan, il terzo produttore mondiale di automobili, si colloca in seconda posizione con 6 milioni di chilometri venduti, General Motors si piazza al quinto posto (2,64 milioni di chilometri) e Hyundai è decima (1,84 milioni di chilometri), mentre Volkswagen, il principale produttore mondiale di automobili, undicesima.
In un generale contesto di modesto progresso delle Case europee va rimarcata la performance di Bmw, la cui autonomia elettrica venduta è aumentata significativamente nel secondo trimestre del 2017, con 2,03 milioni di chilometri, cosa che gli ha consentito di conquistare la seconda posizione nella classifica europea della categoria. Ottima la crescita registrata anche nel livello di elettrificazione dei veicoli venduti, per cui la Casa automobilistica con sede a Monaco ha superato il leader europeo Renault-Nissan nel terzo trimestre 2016 e mantiene da allora la leadership nel Continente.
“A mancare”, evidenzia Pierluigi Bonora – Promotore di #FORUMAutoMotive, “continua a essere la volontà delle istituzioni, almeno in Italia, di sostenere lo sviluppo e la diffusione dell’auto elettrica come invece accade in altri Paesi, anche vicini al nostro. Importante, poi, è la creazione di un forte sistema-filiera europeo che produca componenti per questi modelli e risponda puntualmente all’evoluzione tecnologica del settore. Da risolvere resta il problema del ciclo produttivo che, a monte, presenta problemi di carattere ecologico. Unione europea e Paesi membri sono chiamati a varare un piano comune che sciolga velocemente tutti i nodi esistenti e crei i presupposti concreti per lo sviluppo reale di questa mobilità, senza per questo dimenticare le altre motorizzazioni green e i progressi fatti dai costruttori per quanto riguarda le motorizzazioni tradizionali che presentano un ulteriore importante taglio delle emissioni“.
“L’evoluzione tecnologica e di costo, soprattutto delle batterie, renderà nei prossimi anni le auto elettriche sempre più accessibili. L’impatto che questa trasformazione avrà sulla mobilità e sul sistema produttivo europeo sarà fortemente determinato dalle politiche infrastrutturali e dalle scelte industriali dei costruttori. I paesi asiatici, ed in particolare la Cina, stanno dimostrando una straordinaria vivacità e propensione verso l’elettrico che potrebbe determinare nel medio-lungo termine un gap competitivo che l’Europa e gli Stati Uniti faranno fatica a colmare.” spiega Giacomo Mori, Managing Director AlixPartners.
Il ritardo del maggiore produttore di veicoli in Italia (leggasi FCA) è imbarazzante. Se non si parte ora in modo deciso sarà difficile recuperare terreno. Nel frattempo, visto l’inquinamento in Pianura Padana, si potrebbe agevolare la diffusione delle vetture a metano.
Ciao, in base ai progressi che sono stati fatti fino a questo momento, è possibile che tra pochi anni le auto elettriche sostituiscano completamente quelle tradizionali?