FCA si scatena sull’elettrico, in attesa della “scossa”

L’accordo siglato da Fca con Enel X e l’azienda energetica francese Engie può rappresentare la chiave di volta per uno sviluppo più sostanzioso della mobilità elettrificata in Italia. Molto dipenderà dai prezzi dei veicoli proposti e dai costi di gestione a carico dei clienti, oltre che dalla diffusione delle strutture per la ricarica. Il fatto che il costruttore nazionale si stia ora muovendo seriamente, cercando di recuperare velocemente terreno e in attesa di trovare un socio forte sulle tecnologie green può infatti condizionare anche le future decisioni del governo in tema di rinnovo del parco circolante, che vadano oltre l’attuale sistema bonus//malus e a beneficio del rinnovato polo industriale italiano.

Il piano industriale al 2022 di Fca, illustrato l’1 giugno 2018 a Balocco, prevede complessivi 45 miliardi di investimenti, di cui 9 miliardi per la mobilità elettrica e lo sviluppo della guida autonoma. Rispetto ai concorrenti e con il mercato delle auto elettrificate, tra elettriche e ibride, in crescita ma con un’incidenza ancora ridotta, Fca è in ritardo nella produzione di questi veicoli. Nel 2020 la prima auto totalmente elettrica di Fca sarà la Fiat 500 prodotta a Mirafiori. Seguiranno, sempre il prossimo anno, le versioni ibride ricaricabili (plug-in)  di Jeep Compass e Renegade. Nel 2021 toccherà alle mild hybrid (l’energia recuperata in frenata e nelle decelerazioni serve a ricaricare la batteria) di Fiat Panda, 500, 500X e Lancia Ypsilon. Quindi, il Suv ibrido ricaricabile Alfa Romeo Tonale e la rivoluzionaria Fiat 120 elettrica. Sul fronte green è al lavoro anche Maserati.

L’obiettivo della partnership con Enel X ed Engie, dunque, è quello di sostenere le vendite della futura gamma green di Fca, a partire da Fiat 500 elettrica e Jeep Renegade ibrido plug-in, con offerte di ricarica come la wallbox che il cliente può installare, come già avviene in altri casi, nella propria abitazione per la gestione intelligente del rifornimenti di corrente all’automezzo. Le soluzioni integrate di connettività delle macchine, inoltre, permetteranno la localizzazione dei punti di ricarica in ambito pubblico, insieme alla prenotazione e ai pagamenti. Il Lingotto, con l’apporto dei partner, proseguirà le attività di formazione ed elettrificazione di tutta la rete dei concessionari. Ora non resta che attendere la “scossa”, anche per Fca. (ilgiornale.it)

1 commento
  1. Mau
    Mau dice:

    Sta a vedere che per ricaricare un utilitaria ci vuole la Well Box…
    Ma per favore… Ho fatto 100’km caricando sempre dalle normali prese domestiche (nel mio garage)

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