Fiat Ritmo: l’exploit Fiat degli anni settanta

Rivoluzionaria, anticonformista, pratica e capace di ricoprire diversi ruoli. Stiamo parlando della Fiat Ritmo, la celebre vettura media lanciata dalla Casa torinese nell’aprile del 1978. Un oggetto innovativo per l’industria automobilistica italiana dell’epoca, che permise alla celebre industria torinese di proiettarsi nel futuro della progettazione e dell’assemblaggio delle vetture.

Da quel momento in poi nulla è stato come prima e questa pietra miliare ha permesso di far arrivare la Fiat ad un livello tale da farla diventare per un certo periodo la prima industria automobilistica dell’epoca.

L’introduzione della Ritmo segnava anche un totale distacco ai turbolenti anni ‘70, connotati da un contesto sociale e economico piuttosto difficile: lasciato alle spalle il boom economico ecco che l’Italia si trova ad affrontare le prime “crisi” globali e locali. Un anticipo di quelli che sarebbero stati i cicli che periodicamente viviamo ancora oggi. Tuttavia, problemi come la crisi petrolifera non fermò il dinamismo delle industrie, che si attrezzarono per vivere il periodo d’oro degli anni ‘80. Anche la Ritmo li ha attraversati, sapendosi periodicamente rinnovare ed adeguare allo spirito del tempo. Lo ha fatto introducendo in fabbrica i robot, introducendo l’utilizzo diffuso della plastica, rivoluzionando lo spazio vitale nell’abitacolo, diventando la prima e unica vettura media a essere la più venduta davanti a 127 e Panda, rispolverando l’iconico marchio Abarth e in grado di affermarsi anche nelle corse.

Una vettura non solo “pratica” ma anche di svago: il carrozziere Bertone volle renderla chic e civettuola togliendole il tetto. Ma dove poter trovare tutte le informazioni su questo modello, che incomincia ad avere un discreto seguito tra gli appassionati? Lo si può fare acquistando il libro “Fiat Ritmo, la rivoluzionaria”, scritto a quattro mani da Matteo Comoglio e Luca Marconetti (edito dall’Automotoclub Storico Italiano).

Grazie all’aiuto di Marco Reggio, sicuramente il più grande esperto di questo modello, gli appassionati possono immergersi nella lettura ricchissima di dettagli, con accurata descrizione di quella che è stata l’evoluzione del modello (declinato in moltissime versioni). Non potevano mancare in questa recensione le sentite parole di uno degli autori, Luca Marconetti: “Come la maggior parte di quelli che non l’hanno conosciuta da nuova, mi sono approcciato per la prima volta alla Ritmo partendo dalle più sportive TC: accattivanti, potenti ma alla portata di molti.

Approfondendo però mi sono reso conto della sua carica non solo innovatrice ma letteralmente rivoluzionaria, certamente la prima Fiat moderna, molto probabilmente una delle auto che ha aperto il profondo cambiamento avvenuto nel motorismo negli anni ‘80.

È per questi motivi che vale la pena raccontarne la sua storia, anche e soprattutto con l’aiuto di la conosce bene come il Ritmo Club Italia e il suo presidente Marco Reggio: lui ne è rimasto folgorato a 8 anni, quando il padre lo è andato a prendere fuori da scuola con una 65 CL fiammante e a lui è sembrata un’astronave. Non ha più smesso di amarla”.

Ecco i dati del volume: formato è 21×29,7 cm; 224 le pagine, con foto in b/n e a colori, lingua italiano e inglese. E’acquistabile sul sito www.asiservice.it e nelle librerie indicate sul sito.

 

 

 

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