In Francia arriva la tassa sul peso dei Suv (10 € al Kg), un’idea anche per l’Italia?
Per i francesi che hanno comprato un Suv, il più delle volte per andare a prendere i bambini a scuola, come nei film americani, sta per arrivare una bella stangata. Sì perché chi ha un’auto che pesa più di 1800 kg pagherà una nuova tassa proprio sul peso.
Il Governo francese, infatti, ha confermato che a breve introdurrà una nuova tassa che sarà calcolata sul peso dei veicoli. Il motivo dichiarato è quello di scoraggiare l’acquisto di Suv e ridurre l’impatto che le grosse auto avrebbero sull’ambiente.
La Ministra francese della Ecologia, Barbara Pompili ha fissato un valore – riporta l’agenzia AFP – e cioè 10 euro al kg per le auto che superano la soglia dei 1.800 kg. ”La penalizzazione del peso che stiamo introducendo è un segnale forte e necessario per tenere meglio in considerazione l’impronta ecologica dei veicoli più pesanti – ha twittato il ministro – e l’aumento del parco veicoli significa più materiali ed energia consumati, più inquinamento, meno spazio pubblico disponibile”.
Questa soluzione, per la verità con 1.400 kg di partenza, è stata suggerita alla Ministra dalla “Convenzione dei Cittadini per il Clima”, un gruppo di 150 francesi estratti a sorte (un’idea di Macron) che ha prodotto un elenco di 149 azioni atte a difendere l’ambiente, tra cui appunto quella sulla tassazione delle auto in base al peso.
La Pompili ha anche comunicato che ci saranno adeguamenti per le famiglie numerose e un esonero per i modelli elettrici che sono più pesanti di quelli a benzina o diesel.
Com’è facilmente immaginabile si è subito alzato un coro di proteste dal mondo dell’automotive ed è stato ricordato che il peso elevato dei suv è dovuto soprattutto a tutti quei dispositivi utili per la sicurezza, che puntano a ridurre gli incidenti
Luc Chatel, presidente della Automotive Platform che rappresenta le aziende del settore in Francia, ha sintetizzato affermando che “…non ci sarà futuro per l’industria automobilistica in Francia con aumenti delle tasse”.
E dato che nel nostro Paese c’è l’abitudine di copiare dall’estero soltanto quello che non funziona, non ci stupiremmo se presto anche da noi si prendesse un provvedimento analogo.
Sarebbe giusto, o no ?
Il Tweet della Ministra Pompili:
L'alourdissement du parc automobile, c'est + de matériaux et d'énergie consommés, + de pollution, – d'espace public disponible. Le malus au poids que nous instaurons est un signal fort et nécessaire pour mieux prendre en compte l'empreinte écologique des véhicules les plus lourds
— Barbara Pompili (@barbarapompili) October 15, 2020
Gli italiani all’estero si fanno sempre riconoscere. Il mercato dell’auto in Italia è da sempre piegato dalle tasse, il parco auto di più bassa cilindrata nell’Europa occidentale a causa di politiche fiscali penalizzanti dall’inizio dell’era automobilistica.
Abbiamo già il superbollo e la tassa ecologica, le auto che hanno più di vent’anni pagano tasse inique.
Ricordiamo che in Francia hanno altissime tasse all’immatricolazione, che penalizzano le auto di grossa cilindrata.
Grazie, no, ne abbiamo abbastanza.