Gran Premio Storico a Montecarlo: che giornata!

Trascinato da mio figlio ed accompagnato anche da mio nipotino di tre anni domenica scorsa sono stato al Gran Premio Storico di Montecarlo. https://autologia.net/gran-prix-de-monaco-lo-spettacolo-sta-iniziare/

Partenza da Milano, dove pensavo di godermi in santa pace la compagnia del nipotino, per una toccata e fuga nel Principato dove vidi il mio primo Gran premio dal vivo nel 1956 !
Si, allora c’erano Fangio e Moss – tanto per chiarire – e le Ferrari avevano il motore anteriore. Alla curva della stazione era uno spettacolo vedere le derapate in controsterzo: e da allora un’infinità di Gran Premi, per passione prima e per lavoro poi. La passione non è mai venuta meno, lo spettacolo purtroppo si. Avevo assistito alle prime edizioni dello “storico”, ma non pensavo di vivere una tale giornata.
Invece ho assistito ad uno spettacolo puro. Per questo voglio far partecipi gli amici di quel che è stato il Gran premio Storico di Montecarlo 2016.
Giornata soleggiatissima, cornice monegasca, il porto pieni di imbarcazioni da sogno, un pubblico enorme, le tribune zeppe forse più che alle ultime edizioni del GP vero attuale, gente di tutte le età che si entusiasma per le bagarre, i sorpassi e soprattutto per il rumore. Un pubblico che applaude e si alza in piedi all’ascolto dell’inno nazionale di ogni vincitore di categoria. E le stupende barche nel porto che salutano con le loro sirene.
Che meraviglia sentire il 12 cilindri Ferrari, o il Matra… rivedere le auto di Clark, di Moss, di Brabham, di Graham Hill, di Lauda, di Ragazzoni o le storiche antesignane d’anteguerra: le Bugatti, le Maserati, le Alfa Romeo, le Mercedes.. le auto di Nuvolari, di Varzi, di Caracciola…
E poi le sport stupende: Ferrari 166MM, Mondial, 340 mm, Maserati 300S, Aston Martin, Jaguar, Allard. Le simpatiche Junior a motore anteriore, e le Cooper e Lotus. E infine le Formula 1 degli anni tra il ’60 ed il ’70, con le Tyrrel le Ferrari 312, le BRM, le March, le McLaren, le Lotus: addirittura con Adrian Newey al volante della Lotus 49B del 1969 con tanto di casco Red Bull che gareggia mentre Verstappen sta vincendo in Spagna con la Red Bull da lui progettata!
E per concludere le Formula 1 degli anni 1973-1976: Ferrari, Lotus, Lola, McLaren, Shadow, Williams, March. Uno spettacolo affascinante, sembra di essere riportati in quegli anni da una macchina del tempo.
C’è entusiasmo, frenesia… tanto più che è un pilota italiano che domina la scena: Alex Caffi che al volante di una Ensign del 1976 sale sul palco del vincitore. E finalmente risuona l’inno di Mameli, dopo che l’inno inglese aveva monopolizzato la giornata. Tutti in piedi ad applaudire, tutti felici di avere assistito ad una giornata fantastica. Ritorno a Milano in serata con quel rumore nelle orecchie, quelle auto negli occhi, quell’entusiasmo nel cuore.
Si ha fatto proprio bene mio figlio a riportarmi in quell’atmosfera. Ed il mio nipotino di tre anni lo abbiamo svezzato a quel fenomenale sport ed a quello spettacolo che solo qui puoi godere, con il naso sulla pista!
Un giorno se lo ricorderà sicuramente.

4 commenti
  1. Ezio
    Ezio dice:

    Caro Renato, ci siam visti ieri sera a Sanremo e, in 50metri di viuzze percorse insieme, ci siam scambiati le “solite opinioni” sulla formula uno che fu… oggi non è davvero più “vicina” come un tempo e ciò affievolisce sicuramente l’entusiasmo: e non è solo questione legata alla nostra anagrafe… questo articolo e questa esperienza nel Principato ne sono la conferma!
    Grazie e buon proseguimento!
    Ezio

  2. Arturo Rizzoli
    Arturo Rizzoli dice:

    Grazie Renato. Ci ha trasmesso ancora una volta un’emozione con i tuoi resoconti.
    Ciao
    Arturo Rizzoli

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