Il parco circolante in Italia

Nel 2021 raddoppiano le vetture ibride ed elettriche in circolazione (+93%), ma la strada per il rinnovo del parco circolante è ancora lunga.

In Italia circolano circa 3.580.000 vetture Euro 0 e 11.340.000 Euro 3 o inferiore (28,5% del totale).

L’età media? Quasi quattro auto su dieci hanno 15 anni o più.

Gli incentivi e il mercato digitale possono favorire questo percorso di “svecchiamento”.

Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, la Valle d’Aosta e il Trentino –Alto Adige sono ai primi posti per valore percentuale di auto ibride ed elettriche, mentre la Campania è ultima. Il tasso più alto di vetture obsolete (Euro 3 o inferiore) si registra in Calabria

Dopo il decreto per mitigare l’aumento del prezzo dei carburanti, la scelta dell’auto diventa sempre più importante. Ibride, elettriche, ma anche le alimentazioni tradizionali nuove e usate di nuova generazione, possono perlomeno contribuire a contenere i consumi. Ma qual è la fotografia in Italia?

Le vendite di auto ibride ed elettriche stanno crescendo sensibilmente, tanto da rappresentare nei primi due mesi dell’anno ben il 41,2% sul totale di auto nuove (al netto del noleggio).  Inoltre, nel 2021 il parco auto circolante di auto ibride ed elettriche, rispetto al 2020, è quasi raddoppiato (+93%), passando da 595.807 vetture a ben 1.149.528. Eppure, secondo l’analisi del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI – Automobile Club d’Italia, il parco circolante nel 2021 resta comunque datato e obsoleto, nonostante si registrino piccoli miglioramenti.

Delle quasi 39.823.000 auto in circolazione, le ibride ed elettriche rappresentano solo il 2,9% (nel 2020 era dell’1,5%), con le elettriche che si fermano allo 0,3%.

Ma non è una questione di alimentazione, dato che molti modelli benzina o diesel di nuova generazione hanno un impatto “ridotto” sull’ambiente e sui consumi. Infatti, dall’analisi di AutoScout24, alla bassa penetrazione delle auto “elettrificate” si aggiunge un parco circolante che vede oltre 11.340.000 (28,5% del totale) vetture con una classe di emissioni Euro 3 o inferiore, con circa 3.580.000 addirittura Euro 0 (9%). Anche considerando l’età media, quasi quattro auto su dieci (37%) hanno 15 anni o più.

Sicuramente la strada è quella corretta ma ancora lunga per un rinnovo radicale, frenato al momento anche dalle vicende di stretta attualità come la carenza dei microchip che ha colpito soprattutto il nuovo e la delicata situazione politica internazionale. Una cosa è certa. In questo momento per i consumatori il fattore economico resta prioritario, ed è per questo che gli incentivi per l’acquisto di auto nuove da un lato e l’ampia disponibilità di auto usate di nuova generazione sul mercato digitale, che permette di acquistare vetture di qualità a prezzi più “contenuti”, possono favorire questo percorso di “svecchiamento”. Su AutoScout24, infatti, oltre alle vetture nuove, ben il 58% dell’usato presente è Euro 6 e quasi sei su dieci hanno 5 anni o meno.

Qual è la fotografia a livello regionale

Partiamo dalle auto ibride ed elettriche. In Valle d’Aosta rappresentano ben l’8,7% delle vetture circolanti nella regione, seguita dal Trentino-Alto Adige (8,1%). Un dato ben al di sopra della media nazionale. Al contrario, agli ultimi posti troviamo tutte regioni del Sud, tra cui la Campania (0,9%), il Molise (1,1%), la Sicilia (1,1%) e la Calabria (1,1%).

E se guardiamo la classe di emissioni? Nel sud Italia circolano quasi la metà (47%) delle vetture “meno green”, ovvero con una classe Euro 3 o inferiore.

Il tasso più alto di vetture obsolete si registra in Calabria, con il 44% sul totale nella regione, seguita dalla Campania (42,3%) e dalla Sicilia (42,2%). Ancora una volta la situazione è decisamente migliore in Valle d’Aosta (9%) e in Trentino-Alto Adige (10,5%).

Qual è la fotografia a livello regionale

 

1 commento
  1. Mauro
    Mauro dice:

    In Italia abbiamo 3,5 milioni di Euro zero… Però ci incentivano per demolire degli euro 4.

    Se il proprietario di un Euro 4, desideroso di passare all’elettrico volesse svendere il suo veicolo al proprietario di un euro zero invece dell’incentivo da ricevere avrebbe sarebbe il passaggio da pagare.

    In altre parole:
    Il proprietario dell’euro zero paga con le sue tasse l’automobile nuova a chi già possiede un euro 4 e non gli restano neppure le bricciole.

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