Il parere degli esperti: nuova Toyota Prius, l’inarrestabile corsa all’ibrido

AUTO.IT Roberto Gurian : “Nuova Toyota Prius, primo test su strada”
“Ibrido, ma non plug-in, ora più che mai. Il gruppo Toyota lancia la quarta generazione della Prius scommettendo una volta di più sulla forma meno evoluta della propulsione ibrida. Quella che rinuncia alle batterie agli ioni di litio e al potenziale di almeno una quarantina di chilometri in modalità elettrica delle plug-in a vantaggio del contenimento dei costi e della praticità. La nuova Prius si presenta con un design più moderno ma, soprattutto, dotata della nuova piattaforma GA-C che servirà da base per il lancio di ulteriori modelli prodotti dal marchio giapponese. Da sottolineare l’ottimo Cx di 0,24, che contribuisce alla riduzione dei consumi. Il motore termico è un quattro cilindri di 1,8 litri a ciclo Atkinson che ha, secondo i progettisti, una notevole efficienza termica. Ha 98 cavalli di potenza ed è abbinato a un propulsore elettrico da 53 kW, per un totale di 122 cavalli.”

AL VOLANTE : “Toyota Prius: sempre… verde e ben guidabile”
“La Toyota Prius è omologata per cinque, ma, data la conformazione e la larghezza del divano, dietro stanno bene solo due persone, e chi è alto (da un metro e ottanta in su) sfiora il soffitto con la testa; ampio, invece, lo spazio per le gambe. Il bagagliaio è di facile accesso (soglia a soli 69 cm da terra ed esteso portellone), ben rifinito e ampio: guadagna 59 litri rispetto a prima, raggiungendo la notevole capacità di 502 litri. L’altezza sotto il tendalino di soli 44 cm non lo rende, però, molto ben sfruttabile. E non c’è alcun sottofondo
PREGI Dotazione di sicurezza. Già di serie ci sono molti dispositivi moderni e utili. Sistema ibrido. Emissioni e consumi sembrano davvero bassi, la guida è facile e comoda. Tenuta di strada. L’auto è precisa, maneggevole e sicura anche andando veloci.
DIFETTI Plastiche. Alcuni elementi dell’abitacolo sono “economici”. Rumore delle gomme. Anche a media andatura, il rombo dovuto ai pneumatici si fa sentire distintamente. Spazio sul divano. Una cinque porte lunga oltre quattro metri e mezzo potrebbe essere più ospitale.”

AUTOBLOG.IT Claudio Nobis : ”Toyota Prius quarta edizione: l’auto del riscatto ambientale”
“Più volte ho sentito in giro affermazioni del tipo “Sarà ma non ci credo. Mi devono convincere che questo ibrido funziona davvero, già la parola è tutto un programma, sono 10, 15 anni che esiste ma non mi pare che abbia convinto tanti altri più di me…”. Come dire critica preventiva e definitiva senza appello suggerita per anni dal “partito conservatore” dei costruttori che non amano spendere finché non ci sono obbligati. Una prova fresca di stampa? Il nuovo capo del gruppo Volkswagen Matthias Muller, quello che sta cercando di riabilitare la grande rivale di Toyota (fino a ieri) ha annunciato 20 modelli ibridi di tutte le taglie entro il 2020 e perfino Marchionne che detesta tutto quello che Fiat-FCA non sa o non vuole fare, prevede l’ibrido perfino sulla Jeep. Insomma, se si vuole almeno seguire i fatti basta un recente titolo di un importante quotidiano che ricorda ”L’inarrestabile corsa all’ibrido” con decine di modelli in arrivo. Con un paio di decenni di ritardo, però.”

AUTOMOTO.IT Emiliano Perucca Orfei : “Nuova Toyota Prius 2016”
“Certo, rimane un’auto di impostazione turistica, ma ora si guida meglio, complice anche uno sterzo finalmente più preciso e consistente. A migliorare però è stata soprattutto la trasmissione che ora risulta molto più efficiente e piacevole. Il motore elettrico infatti ora è in grado di spingere la Prius fino a 110 km/h. Questo significa che l’intervento del benzina 1.8 a ciclo Atkinson è molto più limitato rispetto al passato, a tutto vantaggio del contenimento dei consumi e della piacevolezza di guida. Merito anche della batteria, che ora ha il 28% di capacità in più, ma anche di un più potente sistema di recupero dell’energia in frenata. Quando si parla di ibrido però la domanda che tutti si chiedono riguarda i consumi. Nel corso del nostro test, dove non ci siamo troppo risparmiati con il pedale del gas, siamo riusciti a stare intorno ai 4,2 l/100 km. Davvero niente male.”

CORRIERE.MOTORI.IT Alessandro Marchetti Tricamo : “Toyota Prius: la nuova ibrida più «stilosa» e più elettrica”
“Nel nostro test drive per le strade di Valencia si nota in particolare una maggiore quantità di energia a disposizione del motore elettrico, segno che è aumentata anche l’efficienza del sistema di recupero di energia in frenata e delle batterie: la Prius viaggia più della precedente generazione in elettrico a zero emissioni anche in rilascio a velocità più elevate. Dimenticatevi l’effetto scooter del cambio a variazione continua CVT, ora la Prius è più reattiva anche nella modalità di guida Normal (ne ha altre due, Eco e Power), segno che le critiche mosse dagli automobilisti europei in questi anni hanno colto nel segno. Il valore aggiunto però è la silenziosità e il comfort di marcia: sedendosi al volante dell’ibrida giapponese ci si rilassa grazie anche alle sospensioni posteriori oscillanti che assorbono tutte le sconnessioni della pavimentazione. La scocca irrigidita poi rende la guida più precisa e senza fenomeni di rollio rilevabili. A lasciare qualche dubbio è la risposta del pedale del freno: troppo nervosa e poco fluida, necessita di tempo per abituarsi. In un percorso misto, tenendo un’andatura normale da vita di tutti i giorni, nel nostro test la Prius ha viaggiato con una media di 4,4 litri per 100 km, quasi 23 km con un litro. Un risultato che, seppure diverso dai 3 litri per 100 km misurati sull’ideale ciclo di omologazione, non è niente male. In taccuino finisce anche un impianto di climatizzazione molto silenzioso anche alle potenze più elevate, grazie al compressore elettrico.”

ILFATTOQUOTIDIANO.IT Marco Scafati : “Toyota Prius, l’ibrido ha la sua regina, ed è tutta nuova”
“E’ difficile mettere mano a un’auto come la Prius. Perché dietro c’è una storia di pionierismo, cominciata negli anni ’90 da un manipolo di ingegneri giapponesi a cui era stato dato il compito di inventarsi la mobilità pulita del futuro. O, almeno, di indicare una strada. Il programma si chiamava Project 21, e tutto sommato muoveva i primi passi quando ancora la questione ambientale non era una priorità per il mondo dell’auto. E certo neanche alla Toyota immaginavano che avrebbe portato a rivoluzionare il loro modo di pensare e agire. L’ibrido nacque così, in qualche anonimo laboratorio di progettazione. E il compito di portarlo per la prima volta su strada toccò proprio alla Prius nel 1997, ecco perché si tratta di un modello difficile da approcciare. Da allora, tre generazioni che hanno tentato di eliminare l’una dopo l’altra le criticità che fatalmente una nuova tecnologia porta con sé. Affidabilità, piacere di guida, look: c’era molto da fare. A tirare una somma ci pensa l’edizione numero quattro, che arriva a marzo. Meno “esperimento”, e molto più macchina. Una sintesi che tiene conto innanzitutto dei miglioramenti estetici: le linee sono forse un pò “cariche” per noi occidentali, ma gradevoli e dinamiche soprattutto al frontale e lateralmente. Da rivedere invece al posteriore, dove risultano troppo complicate e rendono meno agevole la visuale in retromarcia, a causa del doppio lunotto. Soluzione già tentata in passato da diversi costruttori, senza troppa fortuna.”

ILSOLE24OREMOTORI.COM Marina Terpolilli : “Toyota Prius, quanto costa e come va la regina delle ibride”
“Riguardo al design, si nota un netto miglioramento stilistico, che non va a discapito della funzionalità, tuttavia forse si è osato troppo nella curva del padiglione, un po’ troppo rastremata nel posteriore per facilitare l’accesso dei passeggeri, mentre gli interni patiscono la presenza di un cruscotto un po’ troppo pesante per eccesso di plastica. Sul piano del comfort, invece, la Prius soddisfa appieno le aspettative: i sedili sono comodi e ben avvolgenti, mentre l’ergonomia del posto di guida è curata e adatta per persone di altezza assai differente. Il debutto in Italia è previsto con un open week-end il 19-20 marzo con le versioni Style, a 30.950 euro, e a 29.250 la entry level Active, che possiede comunque equipaggiamenti di livello elevato. È prevista un’offerta di lancio: 27.750 euro per la Active e 29.450 euro, secondo il listino, per la Style, con l’opzione Pay per Drive a 300 euro al mese, per 48 rate, e un anticipo di 9.450 euro per la Active e 10.700 euro per la Style.”

REPUBBLICA.MOTORI.IT : “Toyota Prius, inizia il quarto atto”
“Un sistema ibrido completamente rinnovato, la prima applicazione della piattaforma TNGA (Toyota New Global Architecture) e un design altamente aerodinamico studiato per ridurre consumi ed emissioni. Il, tutto con un’accelerazione da 0-100 km/h in soli 10,6 secondi e una ripresa da 80 a 120 km/h in 8,3 … Sembra insomma che le promesse lanciate da Toyota per la quarta generazione della Prius siano state mantenute, soprattutto in fatto di emissioni di diossido di carbonio che partono oggi da una soglia di 70 g/km, con una media dei consumi a partire da 3,0 l/100 km. Gli affinamenti apportati al sistema ibrido recitano un ruolo centrale per questi traguardi, incluso lo sviluppo di un motore benzina 1.8 VVT-i a ciclo Atkinson capace di realizzare un’efficienza termica del 40%. Questi miglioramenti assicurano all’unità minori attriti meccanici e perdite di pompaggio, massimizzando, così, la produzione di energia derivante da ogni singola goccia di carburante.”

OMNIAUTO.IT Nicola Desiderio : “Toyota Prius, il piacere mette la quarta”
Chiudo la portiera, piede sul freno e dito sul pulsante. I primi metri sono in elettrico, appesantisco il piede destro e l’1,8 litri a ciclo Atkinson parte morbidamente. Sulle strade di Valencia ritrovo le sensazioni del Fuji: la Prius sarà meno potente (da 136 a 122 cv), ma è più brillante, più fluida e più silenziosa e, mettendo l’uovo sotto il piede, si possono vedere i 110 km/h con l’econometro a zero. Cosa più importante: l’effetto scooter in accelerazione, che rappresenta la critica “storica” all’ibrido Toyota, è significativamente ridotto. Anche le curve confermano le impressioni di novembre: i 2,5 cm di baricentro più basso, la scocca più rigida di oltre il 60% e le sospensioni posteriori a doppio braccio oscillante mi offrono al volante un’altra macchina, attenta sulle sconnessioni e piacevolmente disinvolta sul misto grazie ad uno sterzo più preciso e lineare e ad un rollio ridotto ai minimi termini. Delle Prius vecchio stampo rimane la risposta del pedale del freno by-wire, ancora poco modulabile. I consumi? Con la guida del buon padre di famiglia il computer di bordo dice 4,4 litri/100 km. Non sono i 3 litri da record dichiarati, ma chi potrebbe storcere il naso?

PANORAMA-AUTO.IT Junio Golinelli : “Toyota Prius primo contatto con la quarta generazione”
“Di fatto questa quarta generazione della Toyota Prius consacra un’auto tutta nuova. Pilastro portante del rinnovamento è la piattaforma GA-C che rientra nella strategia TNGA (Toyota New Global Architecture) che darà vita anche ad altri futuri modelli del marchio giapponese. Migliora l’handling ma senza rinunciare al comfort. Elementi più compatti, dieta dimagrante, baricentro ribassato (di 25 mm), ergo, dinamica di guida migliorata; sono questi gli ingredienti che rendono la nuova Prius un’auto non più solo efficiente ma ora anche apprezzabile in quanto ad handling e a drive hability. Alla guida si apprezzano anche la rigidità del telaio – aumentata del 60% – e la nuova sospensione posteriore a doppio braccio oscillante. Grazie a queste novità la Prius 2016 è più agile rispetto al passato, più stabile in curva e filtra meglio i movimenti dell’asfalto (la maggiore rigidità strutturale ha consentito un settaggio più morbido delle sospensioni). Nel complesso, insomma, l’esperienza di guida guadagna in dinamicità senza rinunciare però al comfort.”

QUATTRORUOTE.IT Andrea Sansovini : “Toyota Prius. Al volante dell’ibrida per eccellenza”
Come va. In sostanza è diventata un’auto godibile su ogni percorso, da quelli cittadini a quelli tortuosi e impegnativi fino pure all’autostrada. Si apprezza, in particolare, in nuovo e-Cvt, cioè la variazione continua data dell’elettrico, che ora non ha più alcun effetto elastico – da scooter per intendersi – e asseconda al meglio il guidatore. Se poi si vuole modificare un pochino il carattere dell’auto si può selezionare la modalità di guida per avere sempre la massima potenza disponibile, pronta e immediata, o puntare sul risparmio in posizione Eco. C’è anche il tasto Ev per procedere a emissioni zero, in teoria fino a 110 km/h al posto dei vecchi 70. In ogni caso, guidando su un percorso misto e viaggiando al limite autostradale per lunghi tratti senza risparmiarsi, il computer di bordo è rimasto poco sotto o poco sopra i 5 litri per 100 km. Un ottimo risultato.

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