Il “Premio Gianni Mazzocchi” a Luca di Montezemolo

Ha da sempre promosso e vissuto in prima persona la passione per l’automobile e per il motorsport. Ha saputo, lungo una carriera segnata dalla passione per l’automobile, coniugare formidabili record sportivi e altrettanto lusinghieri risultati industriali. Un manager vincente che ha legato il proprio nome alla Ferrari, ma che l’intero mondo dell’automotive stima e apprezza per qualità umane e competenza. Con questa motivazione è stato conferito a Luca Cordero di Montezemolo il Premio Gianni Mazzocchi, dedicato alla memoria del fondatore di Quattroruote. Il riconoscimento è stato consegnato oggi a Milano, nell’ambito delle celebrazioni del Quattroruote Day. Montezemolo ha ricevuto il premio da Giovanna Mazzocchi Bordone, presidente dell’Editoriale Domus, che ha sottolineato i meriti sportivi e imprenditoriali del manager.

I motori nel Dna. Una lunga carriera, quella di Montezemolo, un percorso quasi sempre legato al mondo dei motori. Dopo qualche esperienza giovanile nei rally, con le Fiat prima e con le Lancia poi, dal 1973 entra alla Ferrari, come responsabile della Squadra Corse: vince tre titoli Costruttori e due titoli Piloti (con Lauda, nel 1975 e nel 1977). Nel 1977 passa alla Fiat, diventando responsabile delle Relazioni Esterne. Tra gli anni 80 e 90 ricopre svariati incarichi di alto profilo e si occupa di grandi eventi, tra i quali l’organizzazione dei Mondiali di calcio Italia 90. Nel 1994 torna a Maranello come presidente e amministratore delegato, dove resta fino al 2014 (ma dal 2006 lascerà l’incarico di ad).

Successo rosso. Sono questi gli anni più significativi per la sua impresa sportiva e manageriale. Arruola Jean Todt come direttore sportivo, e, sotto la sua gestione, a partire dal 1999 riporta le Rosse nell’olimpo del Circus della Formula 1, anche alle straordinarie doti di Michael Schumacher. Nel corso dei 21 anni della sua gestione, la scuderia del Cavallino conquista sei titoli Mondiali Piloti e otto titoli Costruttori. Anni intensi e ricchi di soddisfazioni, nei quali riveste contemporaneamente anche ruoli di vertice in altre realtà: è stato presidente della Fieg, dell’università Luiss e di Confindustria, così come di NTV, la rete ferroviaria di Italo. Oggi è presidente di Alitalia.

In ripresa. Intervistato da Giovanni Floris, Montezemolo dopo la premiazione ha sottolineato come in Italia si stiano registrando una pur modesta ripresa e un clima di maggior fiducia, stimolata, in una città come Milano,  dall’esito positivo dell’Expo, che consente di potersi concentrare con più serenità sul grande potenziale di un Paese come l’Italia. Serenità con la quale, purtroppo, non si può pensare a Michael Schumacher, del quale il presidente di Alitalia ha detto di avere “notizie non buone come sperava” e ha sollecitato un caloroso applauso della platea. (tratto da www.quattroruote.it)

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