In U.S.A. si predica “green” ma intanto si guida “extralarge”

Anche al recente NAIAS auto show di Detroit il tema dominante è stato quello del rigorosamente “green” e della macchina sempre più automatizzata.
Insomma, sugli stand sono esposte molte novità nel campo delle motorizzazioni ibride plug-in e soluzioni a idrogeno, nel pieno rispetto delle sempre più severe norme sul contenimento delle emissioni.
Allo stesso tempo i costruttori si dilettano a proporre automobili via via destinate, quando la rete infrastrutturale lo consentirà, a fare a meno dell’apporto del guidatore. Le innovazioni principali riguardano, in questo momento, l’aspetto della sicurezza con tutta una serie di avvisatori che hanno lo scopo di prevenire incidenti e tamponamenti.
Posizione di assoluto rilievo, in scia al recente CES svoltosi a Las Vegas, rassegna dedicata alle innovazioni tecnologiche e sempre più Salone dell’auto, ha poi la connettività. L’esigenza, soprattutto dei giovani, di essere connessi sempre e comunque, quindi anche in macchina.
Connettività e guida per ora semiautonoma, in funzione quindi della sicurezza, devono essere direttamente correlate per scongiurare le inevitabili distrazioni. Ecco, insieme a svariate novità e concept, cosa troviamo di “green” e tecnologico sugli stand del Cobo Center di Detroit.
Le Case automobilistiche hanno da tempo scelto questa direzione. Sulle strade americane, però, lo spettacolo è completamente diverso, qui nel Michigan come negli altri Stati a stelle e strisce. Gli “yankee”, infatti, grazie all’economia forte e al prezzo del carburante ai minimi termini (un gallone di benzina “premium” costa 2,47 dollari e quella con meno ottani si trova a 1,87, mentre un gallone di diesel vale 2,35 dollari), hanno ripreso a preferire i veicoli di taglia XXL e anche XXXL con grosse motorizzazioni e piuttosto ingombranti (di buono c’è che le strade Usa sono pure di taglia molto “large”).
Pick-up soprattutto, ma anche super Suv dispendiosi sono tornati a percorrere le highway. E non mancano i redivivi Hummer, ormai fuori produzione, tirati a lucido dai tanti appassionati. Per la serie: chi se ne frega dell’efficienza. Qualche dato: le vendite di auto plug-in nel 2015 sono diminuite rispetto al 2014; e lo stesso vale, in questo enorme mercato, per le cosiddette “zero emission”: 115.500 nel 2015 contro circa 123mila l’anno precedente.
Insomma, nel Paese dei bacchettoni e dei fustigatori (vedi il caso Volkswagen dove, al di là della gravità del raggiro sulle emissioni, si va a cercare l’ago nel pagliaio), in fatto di mobilità si fanno passi indietro.

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