L’auto in discesa nel mondo, anche l’Italia in sofferenza

Nello scorso anno, secondo Interauto News, le vendite di auto nel mondo hanno raggiunto quota 81.306.743 unità con una diminuzione dell’11,7%.

Sofferenza in particolare per gli Stati Uniti ed Europa Occidentale per la scarsità di stock. A guidare la classifica, con ampio margine, è la Cina con 25.508117 vetture, quindi Usa (14.901.338), Europa Occidentale (12.401.732), Giappone (4.396.706), Europa Orientale (4.046.484), Brasile-Argentina (2.334.723), Corea del Sud (1.692.621), Canada (1.663.198), altre Nazioni (14.361.824). Rispetto al 2020 il totale era di 77.747.660. Scendendo in dettaglio il 2021 si è rivelato un anno decisamente nero per il mercato europeo con l’Italia fanalino di coda in particolare in dicembre con un -27,5%. Un anno chiuso con un allarmante -24% rispetto al 2019.

Quale la medicina? A sentire Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae, “per aiutare l’ambiente, anche rinnovando il parco circolante e per sostenere consumatori e aziende nel passaggio alla nuova mobilità, sono necessari incentivi almeno triennali, eventualmente con importi a scalare, per le vetture fino a 60 g/km di C02. Parallelamente occorre una capillare infrastrutturazione del Paese, anche con punti di ricarica ad alta potenza, tramite un cronoprogramma dettagliato per l’investimento dei fondi stanziato dal PNRR”.

In Italia, nel dicembre scorso, si evidenzia la bassa penetrazione di auto elettriche: la quota degli elettrici (BEV) e degli ibridi plug-in (PHEV) è stata rispettivamente del 7 % e del 6,4%. In gennaio 2022 le ibride elettriche hanno totalizzato 38.016 unità, quindi i veicoli a benzina acquistati sono stati 29.659, quelli diesel 20.734, quelli GPl 10.059, le ibride elettriche plug-in sono state 5.461, le elettriche 3.658 e quelle a metano 1.421. Il modello più richiesto la Fiat Panda (9.466).

Ancora in rosso, per sette mesi consecutivi, l’usato dove spazia sempre Fiat con 76.358 transazioni, quindi Volkswagen (25.03), Ford (21.387), Audi (16.450), Renault (16.250). Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 18 febbraio gli incentivi promessi del fondo auto in occasione dell’approvazione del cosiddetto decreto Bollette. La misura è destinata a favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e la riqualificazione dell’industria del settore automobilistico, nonché al riconoscimento di incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti. Non si tratta di un’esclusiva del mercato delle auto elettriche ma di un fondo che quest’anno vale 800 milioni di euro e per gli anni a venire fino al 2030 un miliardo di euro l’anno.

Dato l’ok del CdM occorre attendere che queste decisioni diventino effettive nel giro di 30 giorni.  “Per il 2022 le prospettive per il mercato dell’auto rimarranno sfavorevoli anche per la crisi dei microchip che ha causato fermate produttive in molte fabbriche” – ha evidenziato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.  Preoccupazioni sul mercato italiano dell’auto sono arrivate anche da Michele Crisci, presidente di Unrae e da Paolo Scuderi presidente di Anfia.

Note dolenti anche in febbraio: il volume complessivo delle auto immesse in circolazione in Italia è stato di 110.869 unità (-22,6% rispetto al febbraio 2021). In testa c’è Stellantis con 41.987 unità (- 29,1%): in negativo poi Alfa Romeo (-26,2%), Citroen (- 42,7%), Fiat (- 29,5%), Jeep (- 16,3%), Opel (- 33,5%) e Peugeot (- 35,1%). Segno positivo per Lancia (+ 0,7%), DS Automobiles (+ 28,8%) e Maserati (+ 20,8%). Leader sempre la baby Panda con 10.130 immatricolazioni seguita da Lancia Ypsilon (3.894) e Ford Puma, terza sul podio. Fra le elettriche la Fiat Nuova 500 è tornata a guadagnare la prima posizione su Smart foTwo, Tesla Model Y, VW ID.3, Renault Zoe, Audi Q4 e-tron, Bmw i4, Hyundai Kona EV, Peugeot 2008 e Nissan Leaf. Da segnalare che le auto a GPL sono aumentate del 23,3%, flessione del 59% per quelle a metano a causa del vistoso aumento dei prezzi del gas.

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