Le sanzioni contro la Russia hanno dimezzato la spesa per l’acquisto di auto nuove

La spesa per le nuove auto in Russia si è più che dimezzata dall’anno scorso poiché il mercato automobilistico ha subito gli effetti delle sanzioni occidentali seguito al conflitto in Ucraina con il crollo della produzione, l’aumento dei prezzi e la decisione dei consumatori di passare a modelli usati perché più economici. Mentre gli analisti continuano a discutere l’efficacia delle sanzioni economiche contro la Russia, non c’è dubbio che queste abbiano colpito duramente la sua industria automobilistica, che dipendeva fortemente dai produttori stranieri e dalle parti importate.

Nel 2022 la spesa per le nuove auto è crollata del 52% a 1,5 trilioni di rubli (20,4 miliardi di dollari), mentre il numero di nuove auto vendute è sceso del 59%. Anche la produzione di auto è scesa ai minimi dal crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 quando le Case occidentali hanno interrotto la produzione e ceduto le fabbriche. La spesa complessiva per le autovetture nuove e usate è scesa di oltre il 15% nel 2022 poiché l’inflazione ha spinto verso l’alto i prezzi e abbassato gli standard di vita secondo i dati dell’agenzia di analisi Autostat. Ciò ha portato le auto usate a rappresentare quasi tre quarti di tutti i veicoli venduti rispetto al 55% del 2021.

“Il denaro è fluito nel mercato dell’usato perché i prezzi delle auto di seconda mano sono diminuiti, mentre allo stesso tempo la struttura del mercato delle auto nuove è cambiata in modo significativo” ha spiegato il CEO di Autostat Sergei Udalov. Gli analisti si aspettano che le vendite di nuove auto in Russia salgano a circa 800.000 quest’anno, dalle 687.370 del 2022, ma ancora molto al di sotto degli oltre 1,6 milioni del 2021.

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