Lo “Stile Pininfarina” all’IQOS Embassy

L’Ospite di Autologia, Luca Gastaldi.

Mercoledì scorso, il concept store iQOS Embassy Torino ha  ospitato un talkshow live dal titolo “Stile Pininfarina”.
Luca Gastaldi, giornalista e storico dell’auto, ha intervistato Fabio Filippini (nella foto), attuale Chief Creative Officer di Pininfarina, per approfondire le tematiche legate al design italiano, non solo quello a quattro ruote.

E’ stato un incontro informale, un “salotto” nel quale, anche e soprattutto, il pubblico ha potuto intervenire per condividere impressioni ed esprimere opinioni su un argomento sempre appassionante.
Il design, infatti, in particolare applicato al mondo dell’auto in oltre cento anni di evoluzione e rivoluzione, non tocca soltanto gli aspetti puramente tecnici e funzionali, ma anche stilistici e sociali.
Le iQOS Embassy sono luoghi pensati per ospitare eventi esclusivi dedicati alle diverse eccellenze: dal food all’arte, dalla musica al design.
Eccellenze che molto spesso vedono Torino protagonista assoluta, come nel caso dello stile legato alle automobili. Una città che continua ad essere capitale mondiale del design, anche grazie all’attività svolta da aziende come Pininfarina.
Un atelier fondato nel 1930 da Battista “Pinin” Farina che ha realizzato vere e proprie vetture-icona. Basta citare le varie Lancia B24 Spider e B20 GT, la Cisitalia 202 che ha conquistato il posto fisso al MoMa di New York, l’Alfa Romeo Duetto, decine di Ferrari granturismo (250 SWB del 1960, 330 GTC del 1966, Dino 206 del 1967, Daytona del 1968, Testarossa del 1984, 550 Maranello del 1996…) e poi Fiat (con la 124 Spider in primis), Maserati, Peugeot: insomma, quasi 90 anni di capolavori e di lezioni di stile all’italiana.
Fabio Filippini, 47 anni, vercellese, è il Direttore dello Stile Pininfarina dal 2011 dopo essere stato Vice President Interior Design del Gruppo Renault e aver maturato esperienze in Francia, Giappone e Spagna. Laureato in Architettura e Design Industriale al Politecnico di Milano, Filippini è oggi a capo di un team che conta un centinaio di creativi e progettisti con competenze di massimo livello, ed è stato chiamato in Pininfarina per rafforzare una strategia aziendale di lungo termine che mira a mantenere la propria posizione di preminenza mondiale nel design.

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