POVERI RALLY, E POVERO “MONTECARLO”!

I Rally, almeno in Italia, sono ormai una merce scaduta. Lo deduco dal fatto che nel recente Weekend in cui si svolgeva il “mitico” RALLY DI MONTECARLO sui quotidiani nazionali non si trovava quasi nessuna citazione, e tanto meno un risultato.

Perfino il “Corrierone” ( Corriere della sera ) dopo una “breve” notiziola il venerdì, non ha neppure dato una benché minima informazione sulla conclusione della gara o del podio. Che nostalgia!

È pur vero che non ci sono più Case automobilistiche  italiane ( ma esistono ancora?) tra le partecipanti al Campionato od al “Montecarlo”

e non ci sono piloti italiani di successo. E pensare che le Lancia hanno dominato per anni questo Rally arricchendone la fama!

Ma c’erano al “Monte” alcuni piloti nostrani che hanno anche ben figurato. E poi il “Montecarlo” è il “Montecarlo”: chi riesce a portarlo al termine meriterebbe già una citazione. Il “Monte” è sempre stato un evento basilare dell’automobilismo agonistico, oltre ad essere stato il primo nella storia, che apre praticamente la stagione.

Certo, non ci sono più le migrazioni  massicce che partivano dal Veneto o dalla Toscana, o da Piemomte e Liguria: la mancanza di marche italiane e di piloti italiani spiega anche questo calo di interesse.

Ma è possibile che perfino un piccolo torneo tennistico o di golf trovino spazio sui giornali ed il Rally no?

3 commenti
  1. Eraldo Mussa
    Eraldo mussa dice:

    Torino, 25 gennaio
    Piazza San Carlo è belllissima, con le auto del Montecarlo storico.
    Bel pubblico, competente, curiosi di ogni eta’.
    Una esperienza e una atmosfera d’altri tempi, ma vissuta oggi!
    Premesso che sono totalmente d’accordo con lo stimolo di Renato, mi assale un pensiero salvifico.
    Siamo proprio sicuri che si debba andare sui giornali, su questi giornali di oggi?
    per esistere ? Per non parlare dei social?
    Che non sia preferibile un’esperienza reale, vissuta davvero, dal vero ?
    Wahrol diceva che nel futuro tutti avremmo avuto 15 minuti di visibilità, e li’ siamo .
    E se invece il vero privilegio fosse oggi l’invisibilità mediatica ?

  2. Daniele Audetto
    Daniele Audetto dice:

    Condivido pienamente il tuo elzeviro caro Renato! I media parleranno di più della partecipazione di Tavares grande capo Stellantis al Monte storico con ben 284 iscritti e con gran piloti come Andruet Verini Saby Schon ecc con grandi auto come Stratos e Fulvia, i tempi cambiano, i miti restano… c’est la vie…

  3. Pazielli
    Pazielli dice:

    Caro Renato la tua è la giusta denuncia di un mondo che è cambiato. Il promotore del wrc,ormai comando e ha carta bianca. Anche gli organizzatori subiscono. Ho avuto la malaugurata idea di andare su una PS del rally e poi al parco assistenza. Tutto vietato anche gli accessi in prova più comodi. Non si vuole più pubblico che invece deve guardare tutto sui canali WRC. Facciamocene una ragione, per fortuna noi i tempi d’oro ce li siamo vissuti.

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