A proposito di “cervelli in fuga”: Luca de Meo prossimo CEO Renault
La cavalcata trionfale di Luca de Meo, sicuramente il manager italiano dell’automotive più brillante, non si ferma.
Sì perché, dopo aver lasciato il segno in diverse Aziende automobilistiche, ora sta per essere nominato CEO della Renault, proprio dove da ragazzo aveva cominciato la sua brillante carriera.
Oggi il cinquantaduenne de Meo guida con successo la Seat che ha rilanciato dal punto di vista economico con l’introduzione di vari modelli di successo e soprattutto redditizi.
Il suo curriculum è di tutto rispetto, da giovanissimo aveva iniziato con Toyota, poi con Renault e soprattutto con il Gruppo Fiat dove, come “Marchionne boy” aveva contribuito più di tutti a cambiare il clima in azienda, rilanciando ad uno ad uno tutti i marchi torinesi passando da Lancia, a Alfa Romeo e soprattutto Fiat, culminando con il lancio della 500 che è stato il modello di svolta per la rinascita della casa torinese.
Proprio Marchionne se lo era poi fatto sfuggire, dopo non averlo trattato troppo bene. de Meo, senza mai una parola polemica nei confronti di chi lo aveva obbligato a lasciare il Gruppo (non ancora “americano”), è andato a farsi onore dai tedeschi della VW, dove ha diretto con ottimi risultati anche il marketing globale dell’Audi, ed ora, come detto, la Seat.
Un vero “cervello in fuga” che proprio adesso avrebbe potuto essere un perfetto ritorno da figliol prodigo.
Ma i francesi della Renault sono stati più svelti e gli hanno offerto il posto di Thierry Bollorè, dimissionario da ottobre, dopo che aveva gestito faticosamente il post-Ghosn arrestato in Giappone per la ben nota vicenda.
Luca de Meo, dunque diventerà numero uno di Renault, mancano solo pochi dettagli, ereditando una situazione non facile. Il Gruppo francese comprende i marchi Dacia, Alpine e Samsung motors e fa parte della grande e litigiosa Alleanza con Nissan e Mitsubishi.
E pensare che se fosse andato in porto l’accordo fra FCA e Renault, naufragato per motivi politici francesi, de Meo ora si sarebbe trovato anche a capo della casa italo americana. Ma il destino non ha voluto.
Auguri Luca, ti conosciamo bene e sappiamo che farai una bella figura (come sempre) e quindi, anche come italiani tifiamo per te!
Tra le moltissime qualità umane e professionali di de Meo vi è, a mio personale avviso, anche il fatto di non essere uno “yes man”. Un pregio non da poco. Forse anche questo ha contribuito a farlo andare via dalla Fiat.