Solo posti in piedi

Non parliamo della marea di oltre 400.000 visitatori provenienti da tutto il mondo che hanno letteralmente preso d’assalto il “Fuorisalone” durante l’ultima Settimana milanese del Design.

Ci riferiamo all’opinabile abitudine di molte (non tutte) case automobilistiche, presenti sempre più numerose alla manifestazione, che accolgono gli ospiti – in genere destinatari di insistenti inviti – negli allestimenti in cui l’unica posizione consentita è quella eretta. In piedi si attende, magari a lungo perché la puntualità è spesso un optional, si celebra l’evento, si partecipa all’eventuale brindisi conclusivo.

Quella che dopo un’estenuante maratona tra le varie location del design può sembrare una sinecura alle nuove leve del giornalismo diventa molto faticosa per chi la professione la vive da tempi immemorabili.

In fondo, anche la pubblicità televisiva mostra che persino i baldi giovani in divisa che vegliano sulle spoglie del Milite Ignoto all’Altare della Patria patiscono il mal di schiena dopo ore di immobilità. Figuriamoci chi aveva già superato l’età di leva quando gli elefanti di Annibale varcavano le Alpi…

2 commenti
  1. Renato Scialpi
    Renato Scialpi dice:

    È già un lusso che ti facciano entrare: al di fuori dell’orario dell’evento in genere non è previsto un accesso press e per alcuni spazi/marchi le code sono estenuanti a fronte di contenuti non sempre entusiasmanti.

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *