Un solo fortunato potrà aggiudicarsi all’asta l’intera collezione Bertone

E’ sempre molto triste, per noi appassionati di automobilismo, parlare del fallimento di una Casa o di un Carrozziere. Questa volta è il caso della celebre e gloriosa carrozzeria torinese Bertone fondata nel 1912 con le carrozze a cavalli e dichiarata dopo anni di vicissitudini e vane speranze di sopravvivenza, dichiarata fallita nel luglio 2014.
Probabilmente non basteranno due milioni di euro per aggiudicarsi tutta la collezione della carrozzeria Bertone. Il Tribunale di Milano ha messo all’asta una novantina di vetture, prototipi e modelli disegnati da Bertone, in due lotti distinti costituiti uno dalle auto e un secondo dal marchio Bertone.
La partenza dell’asta, che si svolgerà totalmente online, è fissata per il 14 settembre. Bisognerà collegarsi con il sito dell’Istituto Vendite Giudiziarie del Tribunale di Milano (www.milano.benimmobili.it) e seguire le istruzioni.
Soltanto un compratore si aggiudicherà l’intera collezione in un unico lotto, e non sarà possibile portare le auto fuori dall’Italia, poiché il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, con decreto del 22/09/2011, ha dichiarato la collezione bene d’interesse culturale.
Nell’elenco è possibile trovare veri e proprio capolavori che hanno fatto la storia dell’automobile: dalla Lancia Stratos alla Lamborghini Miura, dalla Ferrari Dino Coupé alla giulietta Sprint.
Rileggendo l’elenco qui sotto, per molti di noi sarà come rivivere gran parte della nostra vita e dei nostri ricordi!

1 – Alfa Romeo Giulia Sprint 1600 del 1963
2 – Alfa Romeo Giulia SS 1963
3 – Alfa Romeo 2600 Sprint 1964
5 – Alfa Romeo Montreal 1972
7 – Lamborghini Miura S 1967
8 – Fiat 850 Spider 1968
9 – Bertone Runabout 1969
11 – Fiat Dino Coupè 1970
12 – Lamborghini Espada 1970
13 – Bertone Shake 1970
14 – Citroen Camargue 1972
15 – Fiat X1_9 1977
16 – Nsu Trapeze 1973
17 – Lancia Stratos 1975
18 – Ferrari Rainbow 1976
19 – Jaguar Ascot Coupè 1977
20 – Ferrari 308 GT4 1978
22 – Volvo Tundra 1979
25 – Chevrolet Ramarro 1984
26 – Citroen Zabrus 1986
27 – Lamborghini Countach 1987
28 – Lamborghini Genesis 1988
29 – Bertone Freeclimber 1990
30 – Chevrolet Nivola 1990
31 – Volvo 780 coupè 1990
32 – Bertone Bliz 1992
33 – Bertone FreeClimber 2 1992
34 – Bertone Zer 1994
35 – Bertone Zer 1994
36 – Porsche Karisma 1994
37 – Lancia Kayak 1995
38 – Opel Slalom 1996
39 – BMW Pickster 1998
49 – Aston Martin Jet2 2004
40 – Alfa Romeo Bella 1999
41 – BMW C1 1999
42 – Bertone Slim 2000
43 – Bertone Slim prototipo verde 2000
44 – Bertone Slim Telaio 2000
45 – Opel Filo 2001
46 – Saab 90 2002
47 – Bertone Birusa 2003 REV
48 – Alfa Romeo GT 2004
49 – Aston_Martin Jet2 2004
50 – Cadillac Villa 2005
51 – Suagnà 2003
52 – Barchetta 2007 REV

2 commenti
  1. Autologia
    Autologia dice:

    Avevamo annunciato il buon esito dell’asta telematica: tutte le 79 vetture della collezione Bertone erano state acquistate da un compratore anonimo. Oggi, come confermato pochi minuti fa dal sito di Ruotelcassiche, si è scoperto che il lotto è stato venduto all’Automotoclub Storico Italiano (ASI) per circa 3,5 milioni di euro, tasse incluse.

    Nuova sede. Come confermato in un’intervista dal presidente dell’ASI, Roberto Loi, l’obiettivo era quello di salvaguardare un patrimonio storico nazionale, non a caso posto sotto vincolo da parte della Soprintendenza ai beni artistici e quindi non vendibile separatamente. La somma necessaria, come dichiarato dallo stesso Loi, è stata stanziata con il consenso unanime del consiglio direttivo. In futuro l’ASI potrebbe aprire una nuova sede dove esporre l’intera collezione Bertone, accanto ad altre mostre tematiche.

    Quattroruote.it Redazione online – 29 settembre 2015

  2. Autologia
    Autologia dice:

    Da Quattroruote.it, 18 settembre 2015

    L’asta non decolla
    Chissà se è solo una questione di tattica o se, invece, è proprio l’oggetto dell’asta a non suscitare troppi entusiasmi… Sta di fatto che, all’alba del quinto giorno d’incanto telematico, non si sta ancora scatenando la bagarre intorno alla collezione Bertone e allo storico marchio. Al momento, infatti, per la raccolta di 79 veicoli è stata presentata una sola offerta, identica alla base d’asta fissata in 1.587.200 euro; a questa cifra vanno poi aggiunti 542.822,40 euro di oneri, ovvero d’Iva, anche sui diritti d’asta, e i diritti stessi, destinati all’Istituto vendite giudiziarie. L’esborso minimo totale sarà, dunque, di 2.130.022,40 euro. I rilanci minimi sono di 20.000 euro, mentre la cauzione per partecipare all’incanto telematico è stata fissata in 79.360 euro.

    Marchio debole. Vanno ancora peggio le cose per quanto riguarda il marchio Bertone, per il quale, al momento, non è stata ancora presentata nessuna offerta. In questo caso la base d’asta è stata fissata in 3 milioni di euro, che diventano 4.026.000 con tutti gli oneri connessi (solo 660 mila euro sono destinati all’Iva). Anche in questo caso il rilancio minimo è di 20.000 euro, mentre la cauzione è stata fissata in 150.000 euro.

    Il vincolo. A frenare gli entusiasmi dei potenziali acquirenti è forse il vincolo cui è sottoposta la collezione, messa all’asta per il fallimento della Bertone Cento: il provvedimento della Soprintendenza ai Beni culturali fa sì che la raccolta non possa essere rivenduta in pezzi separati e non possa lasciare il territorio italiano. Vedremo se, nei prossimi dieci giorni, si farà avanti qualcuno con offerte più consistenti: ricordiamo che, della collezione, fanno comunque parte pezzi importanti come le Lamborghini Miura, Espada e Countach, una Lancia Stratos stradale e molti prototipi firmati dal marchio piemontese. E.D.

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