Automotoretro’ compie 35 anni

La torinese rassegna Automotoretro (Lingotto Fiere dal 3 al 5 febbraio) è giunta alla sua 35a edizione. Un bel traguardo per questo Salone dedicato alle auto e moto d’epoca oltreché – nell’Oval e sulla sua pista prospiciente – al ”tuning” e alle funamboliche esibizioni delle vetture che ne fanno parte, “arricchite” nella carrozzeria da incredibili parti superaerodinamiche come bandelle o, meglio, minigonne, cofani motore con appariscenti prese d’aria, parafanghi iperbombati, padiglioni con gobbe longitudinali ed evidenti spoiler. Anche gli interni non scherzano. Negli abitacoli i sedili sono alti e avvolgenti da non credere, i volanti particolarissimi e, dulcis in fundo, casse armoniche da discoteca dotate di potentissimi altoparlanti potenziano la musica che esce dalla radio di bordo (e anche all’esterno della carrozzeria). Senza dimenticare cerchioni e pneumatici, di larghezza sostenuta per una maggior tenuta di strada. E’ chiaro che se l’esterno è così, anche il motore di queste vetture deve aver subito qualche “ritocchino”. Si ammirano all’interno dell’Oval, poi sulla pista, dove si producono in strepitose acrobazie sollevando l’entusiasmo del pubblico. Tutto compreso nel prezzo del biglietto.
Ma torniamo alla parte storica. Per la prima volta saranno presenti tutti i marchi della Fca, cioè Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. Ogni marchio schiererà due esemplari di vettura storica: a un modello di produzione verrà accostato un prototipo o esemplare unico, però sempre con un “trait-d’union” che lo lega al modello uscito dalle linee di montaggio.
Quest’anno si festeggia. Eh sì, perché compie gli anni anche un modello che ha permesso alla Lancia – poi con le due serie successive – ben 6 Campionati del Mondo Costruttori consecutivi! E’ la Delta 4WD con livrea bianco-rossa-blu del Martini Racing, capostipite delle fortunata serie Delta a trazione integrale, che quest’anno compie il suo 30° compleanno. Diventando così “storica” e, come tale, permetterà ai suoi fortunati proprietari di pagare nuovamente un bollo ridotto rispetto alle serie successive (è una delle battaglie combattute dall’ASI e dal suo presidente Roberto Loi: le due serie successive, cioè l’HF Integrale 16 valvole e l’Integrale Evo, in qualche Regione – esempio in Piemonte – pagano ancora il bollo intero. Eppure le loro vittorie hanno dato lustro al marchio Lancia. Chi non poteva permetterselo le ha vendute, soprattutto all’estero, depauperando così il capitale dell’automobilismo storico italiano. Pare che le previsioni di chi ha fatto questa pensata fossero d’incassare 78 milioni di euro: quand’anche fosse successo (sembra che non ne becchino nemmeno 10…) avrebbero risolto i problemi dell’Italia? Comunque delle Delta verranno esposti 10 esemplari nelle varie serie: ammirateli.
Si festeggeranno altri compleanni: i 60 anni dell’Autobianchi Bianchina e della Fiat 500, i 70 dalla produzione della prima vettura della Ferrari e gli altrettanti del mitico scooter Lambretta, prodotto dalla milanese Innocenti. Porsche espone una mitica 356 C delle ultime, prima che arrivasse la 911. Sabato mattina, in un teatro del Lingotto, per la prima volta l’ASI premierà le migliori manifestazioni del 2016 sia automobilistiche, sia motociclistiche, accomunate dalla consegna delle già conosciute Manovelle e Pedivelle d’oro.

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