Contrordine: per le revisioni non ci sarà nessuna multa in automatico

“La sanzione scatta solo in caso di circolazione” chiarisce Maurizio Vitelli direttore generale della Motorizzazione Civile “La norma è stata male interpretata”. Rimane, invece, invariata la tempistica della revisione, con la prima da effettuarsi a partire dopo quattro anni dalla prima immatricolazione entro il mese di rilascio della carta di circolazione, successivamente, ogni due anni entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione. Questo per gli autoveicoli massa complessiva inferiore o uguale a 3,5 tonnellate, motoveicoli e ciclomotori.

Non ci sarà, quindi nessuna multa inviata a casa degli automobilisti che non rispettano i tempi. A fare chiarezza sulle nuove norme che regolano le procedure di controllo e aggiornamento della carta di circolazione è la Motorizzazione che smentisce l’interpretazione fatta dall’Adiconsum, l’Associazione italiana difesa consumatori, secondo cui la multa per la mancata revisione del veicolo entro i termini previsti sarebbe scattata in automatico.

E’ confermato che con l’informatizzazione delle procedure per le revisioni in tutta Italia la prenotazione in officina deve essere fatta per via telematica. La circolare del Ministero impone agli operatori di inserire le prenotazioni nel database della Motorizzazione, così come di aggiornare – entro un’ora dalla revisione – lo stato dell’autovettura. Questa novità permetterà di verificare sul database se un veicolo non risulta in regola ma, come disciplinato dal comma 14 dell’art. 60 CdS, le sanzioni scatteranno solo per chi viene fermato con un veicolo che non è in regola con le revisioni periodiche revisione.

Se tutto funziona come dichiarato, si tratterà certamente di un bel passo avanti, anche se nella solita confusione “burocratese”

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