Fca, Marchionne strategy: più Alfa e Maserati meno Fiat e Lancia

Sembrano spegnersi le luci su FiatChrysler Lancia destinate ad un futuro regionale. Si accendono invece quelle di Jeep, Ram, Alfa Romeo e Maserati.

Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, ha presentato il nuovo piano industriale, a borse chiuse. Il titolo dai 19.40 euro per azione é sceso leggermente a 18,52 euro. Lo ha fatto a Balocco, nella campagna vercellese, l’identico luogo in cui nel 2004 aveva spiegato la sua strategia di salvataggio dell’allora Fiat.

Piano che riguarderà i prossimi 4 anni e che costerà 45 miliardi di euro e che sarà realizzato in gran parte dal suo successore visto che dovrebbe lasciare la guida di Fca entro fine anno o nella primavera del 2019, restando però al timone della Ferrari. I candidati alla successione sono AltavillaPalmer e Manley.

L’uomo del maglione, Marchionne  si è presentato in cravatta, perchè lo aveva promesso nel caso l’azienda avesse centrato l’obiettivo di azzeramento del debito. “Fca azzererà, entro questo mese, l’indebitamento netto industriale” – ha sottolineato citando Oscar Wilde:Una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita.  “E’ un piano solido e coraggioso con le tecnologie che stanno ridisegnando il nostro ambiente competitivo”.

E questo ampliamento non poteva che partire dalla gamma del marchio Jeep, il più lanciato del Gruppo italo-americano che, entro il 2022 abbandonerà il diesel in Europa. Già quest’anno potrebbe sfiorare i 2 milioni di unità vendute, grazie all’accelerazione del mercato cinese, che da solo assorbe il 17% della produzione.

Penso che si possa lanciare un nuovo modello ogni due anni e fra i più importanti- ha affermato Marchionne –   ” ci sarà il suv di taglia urbana che potrebbe essere prodotto in Italia. L’alto di gamma sarà aggiornato col pick-up su base Wrangler, le nuove Cherokee e Grand Chrokee e con modelli di lusso come Wagoneer Grand Wagoneer, sul mercato nel 2020. La guida autonoma di livello 3 sarà di serie per tutti i modelli entro il 2021 e l’elettrificazione comprenderà un investimento di 9 miliardi di dollari”.

Tutti i modelli avranno una versione ibrida plug-in entro il 2022 mentre nel prossimo quinquennio saranno quattro le Jeep con motore elettrico.

Ram punta a vendere un milione di unità entro il 2022 e Mike Manley, responsabile del brand, ha annunciato quattro nuovi modelli. E proprio sui modelli premium Alfa e Maserati sarà incentrata la nuova strategia del Gruppo. Tim Kuniskis, responsabile dei due marchi, ha spiegato l’importanza dell’interscambio delle piattaforme e non è da escludere che entro un anno verrà immesso sul mercato un Suv Alfa simile al Levante del Tridente che, a sua volta, avrà un suv derivato dallo Stelvio. Nessun polo del lusso ma condivisioni.

Il Lingotto ha posto l’asticella a 400.000 unità di Alfa Romeo, entro il 2022.  Alfa conferma la nuova Giulietta, proporrà un crossover più piccolo della Stelvio e la sostituta della sportiva 4C.

A far battere il cuore degli appassionati saranno le nuove GTv e la 8C da 700 cv. Non ci saranno più Alfa Diesel sostituite da powertrain ibridi Plug-in.

Per Maserati si prevede un raddoppio delle vendite dal 2018 a fine piano con un traguardo di 100.000 esemplari. Inoltre Maserati diventerà un marchio ad alto tasso di elettrificazione con Alfieri che sostituirà la GranTurismo.

Spazio anche per le future Ghibli, Quattroporte e Levante che abbandoneranno il diesel. Oggi le Fiat sono prodotte in buona parte all’estero, la 500 in Polonia, la 500L in Serbia e la 124 Spider in Giappone, e presto la Panda traslocherà nuovamente in Polonia mentre usciranno di produzione Punto Mi.To.

In Italia Fca concentrerà la produzione delle sue auto premium: a Pomigliano e a Mirafiori nasceranno le nuove Alfa, Maserati e Jeep. Futuro elettrico per la Fiat 500. Una Fiat che cambia: ci saranno tre nuovi suv, anzi Uv, alias utility vehicle, anche con tre file di sedili ed anche una Giardiniera dal disegno inconfondibile.

Addio a Tipo, Panda avrà solo motori a benzina o a gas. “Da un secolo la mia famiglia è in Fiat – ha detto il presidente John Elkann – e con il futuro brillante di oggi non abbiamo certo intenzione di vendere”.

Ma il sindacato la è sul piede di guerra e ha annunciato iniziative nelle fabbriche. Dalla Fiom  alla vigilia dell’incontro stampa a Balocco è partito un attacco diretto contro Fca: “Non ha rispettato nessun piano”.

 

 

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