Guerra alle auto, purché non siano blu

Non c’è niente da fare, la tentazione di avere un’auto a disposizione è troppo forte e la politica non riesce a farne a meno. Dal 2018 alla fine di quest’anno saranno il 30% in più in barba a tutte le promesse di ridurne il numero.

Sul sito de “Il Messaggero” è uscito un interessantissimo report che fotografa lo stato dell’arte https://motori.ilmessaggero.it/news/auto_blu_aumento_tagli_ultime_notizie_30_giugno_2020-5318187.html  È una vera denuncia del vizietto che proprio non si riesce a calmierare, quello di poter disporre di un’automobile con autista, possibilmente una supercar  meglio ancora se blindata. Lo hanno ammesso dal ministero della Funzione Pubblica in mano alla pentastellata Fabiana Dadone con una laconica ammissione: pure quest’anno la quota delle supercar non arretrerà, anzi.

Le auto di Stato in circolazione sono oltre trentamila e di queste il 10% sono appunto quelle costosissime che a fine anno saliranno dalle attuali 3.336 alla soglia delle 4.000. In quanto alle auto blu in generale, se un anno fa erano 33.527 si prevede una loro crescita per arrivare  tra le 35 mila e le 40 mila.

Sembra ieri, anche se accadde un anno fa, che l’attuale Ministro degli Esteri Luigi Di Maio era finito nel mirino per due bandi Consip per un valore complessivo di 160 milioni per il noleggio e l’acquisto di oltre 8 mila vetture tra quelle blindate, quelle grigie e quelle blu. È bastato far passare ’a nuttata e chi se ne ricorda più.

Oggi i veri ingordi sembrano essere sindaci, governatori di regione, assessori comunali e regionali. Non possono proprio farne a meno. Con punte che sfiorano il ridicolo ne fosse che siamo noi cittadini a pagarne le spese. Nell’articolo estremamente documentato di cui sopra si cita ad esempio il caso del Comune di Giarratana in Sicilia, che non arriva a 3 mila anime e dove sono ben quattro le auto ad uso esclusivo con autista…

Servono davvero tutte queste vetture? Chi verrà interpellato perché coinvolto, risponderà che è così, che non si può farne a meno.  Peccato che quelli che non vogliono rinunciarci siano poi quelli che quotidianamente mettono nel mirino gli automobilisti, accusandoli di tutti i guai possibili e immaginabili con l’obiettivo dichiarato di obbligarli a lasciare a casa il loro mezzo a quattro ruote, sostituendolo magari con un bel monopattino o con una salutare bicicletta. Dare l’esempio, no? (blog.quattroruote.it)

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