Liberty Media e Kubica: occasione perduta

Ora che la vicenda del ritorno di Robert Kubica in Formula 1 sembra definita, con la scelta della funzione di terzo pilota alla Williams, e quindi pilota di riserva e collaudatore, possiamo affermare che la Liberty Media nuova proprietaria della Formula 1 ha perso un’ottima occasione.

Se è vero infatti che nella scelta di pilota titolare ha giocato a favore del russo Sirotkin la pesante disponibilità di un budget che pare di 15 milioni di dollari contro i sette circa di Kubica, ebbene è veramente sorprendente che la Liberty Media non abbia capito quale importante promozione della  Formula 1 sarebbe derivata dalla presenza di Kubica. E quindi non sia intervenuta direttamente con la Williams per compensare quella differenza. In maniera ufficiale od occulta, non importa.

La risurrezione di un pilota così forte e passato attraverso le sue vicissitudini dopo il terribile incidente del Rally di Andora avrebbe richiamato tale e tanta passione, tanto interesse dei media e tanta emozione non solo per gli appassionati di Formula 1 ma di un pubblico vastissimo ed eterogeneo a livello internazionale.

Proprio quello che Liberty Media dichiara di voler conseguire. Sembra proprio che questa società non abbia imparato nulla dalla vicenda di Alex Zanardi che dopo il suo drammatico incidente ha conseguito una popolarità enorme. Grazie anche alle sue doti strepitose sul piano umano e fisico, ed alla sua simpatia personale che da sempre possiede. Ne è emersa una figura eroica che si è imposta nella mente della gente suscitando un interesse mastodontico.

La vicenda  Kubica avrebbe potuto ripetere un percorso simile, a beneficio di tutta la Formula 1. E quindi della Liberty Media stessa che avrebbe acquisito immediatamente meriti eccelsi di fronte al mondo intero.

Invece, probabilmente, questi imprenditori hanno optato per l’apertura alla platea russa degli spettatori TV con benefici economici possibili, forse certi. Ma dall’operazione Kubica avrebbero ricavato molto di più, non solo a livello economico ma anche di immagine.

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