Perché solo alle 18 ? (per gli addetti ai lavori)

L’Ospite di Autologia: Tommaso Tommasi.

Per favore non parlateci più della chiusura della Borsa e di altre simili amenità. In tempo come quelli che stiamo vivendo, con Internet che ti porta a casa una notizia ogni secondo, con gli specialisti del web che ti rimbambiscono con la storia del lead, che se il venditore della Concessionaria non risponde entro un minuto  è un incapace, è mai possibile che per avere i dati del mercato del mese A occorre attendere le ore 18 del primo giorno lavorativo del mese B?
No, vi prego, spiegateci cosa c’è sotto, diteci la verità.
La mastodontica presa in giro può e deve finire. Tempo fa, aprimmo un dibattito, interpellando i colleghi dei quotidiani che, per colpa di quelle maledette 18 della sera, dovevano (e debbono tutt’ora) sbattersi per redigere il loro compito, talvolta perdendo di vista anche fattori meno appariscenti dei soliti numeri primi, che meriterebbero sottolineature, essendo poi indicatori di particolari fenomeni del mese.
Ricordiamo che in quell’occasione furono anche tirati in ballo esperti di Borsa che confermarono come dell’orario di diffusione dei dati del mercato italiano dell’automobile non importava assolutamente nulla.
D’altronde, la controprova viene dall’ACEA, associazione dei costruttori europei, che diffonde il suo bollettino mensile con tutti i dati del mercato per marca di buon ora, con l’embargo alle 8 del mattino.
Ora, se l’Unione Europea non fa una piega su questo invio mattutino, se le Borse degli altri Paesi non muovono paglia, veniteci per cortesia a spiegare perché in Italia noi ci teniamo avvinghiati ad una regola assolutamente superata o forse addirittura mai esistita.
E aggiungiamo un’altra considerazione: chi vuole fare business in Borsa con la compravendita delle azioni delle Case costruttrici, non aspetta certo le 18, quando la Borsa chiude i battenti e spegne i computer, poiché ha di sicuro il modo di avere i cosiddetti dati sensibili attraverso altre vie senza dover aspettare la fine della giornata.
In realtà, secondo logica,  quella della segretezza dei dati del mercato dell’automobile è di certo una storia che affonda la sue radici  in qualche decisione presa molti, molti anni fa e sulla quale nessuno ha mai avuto voglia di tornare con l’intenzione di farci su un ragionamento.
In effetti, un dubbio ci viene: non sarà che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, detentore dei dati del mercato italiano,  se la prende troppo comoda, trasmettendoli solo in tarda mattinata a Unrae ed Anfia, che devono elaborare quei dati per trasformarli in informazioni fruibili, cosa che richiede alcune ore di lavoro?  Se così fosse, la soluzione c’è: mettere la sveglia  ministeriale un paio di ore prima, per consentire la diffusione dei dati di mercati alle 15 al mondo dei media.
È chiedere troppo?

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