Scopriamo le carte segrete dell’automobile del futuro

Scopriamo le carte segrete dell’auto del futuro. Da dove iniziamo?

Dall’hypercar da 2000 cv della Lotus Evija prodotta in 130 esemplari personalizzati al prezzo di 2 milioni di euro ciascuno. Sfoggia una aerodinamica da fantascienza in grado  di produrre una downforce superiore a quella di una monoposto di F1.  Una Lotus estrema che evoca Colin Chapman. Ma siamo nel presente. Occorre una carrellata sui brand impegnati in una ricerca frenetica a livello di vetture connesse, a guida autonoma, elettriche, dotate di un pieno di diavolerie. Dai sistemi di diagnostica da remoto, di infotainment, di smart grid, di telecontrollo, di intelligenza artificiale, di car pooling o sharing, di integrazione con le smart home.  Occorre un calendario per scoprire le future tecnologie. Secondo un report di Goldman Sach i primi risultati concreti entreranno in scena fra cinque anni e la parola d’ordine per conoscerne i segreti sarà una sola, green. E dietro a questo termine l’industria dell’auto è chiamata non solo a ridurre le emissioni di C02 ma dovrà garantire non solo uno sviluppo della sicurezza ma anche una forbice di prezzi accessibili per l’acquisto.

Una vettura decisamente smart realizzata con materiali più leggeri in grado di offrire motori ad alta efficienza, dotata della tecnologia 5G in modo da dialogare con l’ambiente che affronta grazie a sofisticati sistemi di guida autonoma. Verrà bocciato lo status symbol, l’auto dovrà essere pensata come luogo di lavoro. Un processo evolutivo costante che nel 2030 vedrà l’auto riplasmata da 12 megatrend proposti dai ricercatori dello Ioniq Lab Hyundai, ricercatori specialisti in iperconnessione e che punteranno a realizzare vetture su misura per gli over 65, ma anche spinte da motori elettrici ed ibridi rigorosamente eco-friendly in modo da garantire una mobilità iperindividuale, in un ambiente dominato da stampa in 3D. In parole semplici l’auto dovrà diventare anche un luogo di evasione, non solo un mezzo di locomozione. Ne trarrà vantaggio non solo la sharing economy ma anche la guida autonoma che avrà anche il compito di aggirare i problemi di viabilità nelle grandi città.

Ma non è tutto. Si ipotizza che nel 2040 usciranno di scena i motori a combustione e prevarranno quelli elettrici con le auto private che ricopriranno l’area di status symbol. Vetture che proporranno all’interno dell’abitacolo spazi di lavoro con sedili girevoli, schermi HUD, sistemi biometrici, comandi attivati da gesti e controllo vocale. Una vettura gestita dal computer di bordo in grado di calcolare non solo il percorso da effettuare ma di trovare perfino in modo autonomo la più vicina stazione di ricarica. A riguardo Enel X ha annunciato che in Italia entro il 2022 verranno installate 28 mila colonnine elettriche con un investimento intorno ai 300 milioni di euro. Le case automobilistiche nonostante l’impressionante calo di vendite per il Covid lavorano sodo sul futuro e scommettono sulle elettriche come la Volkswagen che ha realizzato la ID3 con autonomia tra i 330 ei 550 km, la ID.ROOMZZ che debutterà nel prossimo anno sul mercato cinese, l’Audi che ha alzato i veli di recente sempre in Cina sulla concept car elettrica a guida autonoma battezzata Ai:Me e che sfoggia comandi oculari, vocali e touch e perfino pannelli LED che consentono all’auto di comunicare con messaggi luminosi con pedoni, ciclisti ed altre auto nelle immediate vicinanze. Ed ancora la sportiva elettrica e-tron GT da 400 km di autonomia. Honda ha realizzato la citycar “e” dal design retrò con batteria raffreddata ad acqua. Kia ha proposto di recente la sua e-Soul in due versioni.

Fiat ha presentato la Centoventi, una full-electric che evoca la Panda Anni Ottanta. Aston Martin ha pubblicizzato l’e-SUV Lagonda All-Terrain con guida autonoma di livello 4. Renault di recente ha presentato a Shangai il crossover elettrico e globale K-ZE, Ford punta pure su un crossover elettrico atteso entro fine anno. Altri brand come Mercedes non hanno intenzione di tradire il diesel ben oltre il 2025, idem la strategia di Audi e VW. Ecco infine un elenco delle ultime elettriche disponibili: Renault Zoe, prezzi che partono da 25.700 euro, ed ancora e-Twingo, Skoda Citigo e-iV, Volvo XC40 elettrica, crossover dal design elegante, da 59.600 euro, Bmw iX3, un Suv dal frontale privo di griglie di raffreddamento, 230 cv, autonomia di 440 km, Bmw i8, Fiat 500 e, atteso debutto il 4 luglio, Mazda MX-30 da 34.900 euro, Vw e-UP! Da 23.350 euro e e-Golf. Senza dimenticare l’Audi e-tron, la Mini Cooper SE, la Mercedes EQC, la Tesla Model Y, l’Opel Corsa elettrica, la DS3 Crossback E-Tense, la Porsche Taycan, la Peugeot e-208 ed ancora Smart ForTwo, Citroen C-Zero, Nissan Leaf, Hyundai Kona e Ioniq, Jaguar I-Pace. Ed ancora Bmw Concept i4, Tesla Cybertruck (nella foto).

Kia ha svelato il piano per l’elettrificazione della propria gamma. Entro il 2025 offrirà 11 veicoli elettrici con diverse tipologie di carrozzeria. Il piano strategico “Plan S” è un progetto che indica le azioni necessarie da compiere: il primo passo sarà la presentazione in Europa nel 2021 di una di queste vetture che sarà costruita su una piattaforma specifica, autonomia di 500 km e ricarica delle batterie in 20′. Kia punta a raggiungere vendite annuali globali di mezzo milione di veicoli elettrici entro il 2026 ha anticipato Pablo Martinez Masip, Director Product Planning and Pricing di Kia Motors Europe. Intanto desta curiosità dopo il crossover sportivo Ariya il concept della nuova Nissan Leaf che verrà svelata entro luglio per essere poi commercializzata in Europa nella prima metà del 2021.

1 commento
  1. Luca Di Grazia
    Luca Raffaele Claudio Di Grazia dice:

    Con tutti questi termini in inglese (superfluo sfoggio di spocchia) e la menata del “green” viene voglia di chiedere se si rendano conto che, Cina a parte, è tutto pensato in maniera eurocentrica.
    vai a parlare di queste scemenze in Africa, Asia o Sud America.

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