Sette domande ad Andrea Presenza

Andrea Presenza, professione “media strategist”, si occupa di comunicazione di auto, è uno strategico in una  agenzia media.  In pratica, suggerisce dove investire i budget di comunicazione. Un ruolo delicato e attualissimo.

1- La tua prima auto, un ricordo   

Una Panda 30 bianca, usata. Il ricordo sono i finestrini aperti anche in inverno perché entrava nell’abitalo il gas di scarico dal motore.

2- Automobili  e mezzi, un primo commento generale: come sta cambiando la fruizione dei mezzi nel mondo automobilistico da parte degli utenti 

La sensazione e che ci si stia sempre più spostando verso un bisogno di “sistemi di mobilità”. Il che significa che la stessa persona tenda ad utilizzare la propria vettura solo in determinate occasioni e di volta in volta il mezzo più adatto allo specifica bisogno, che sia il car sharing, il noleggio, i mezzi pubblici fino alla bici.

3 – Parlaci del digital , è cosi importante nell’acquisto di un’auto?  

La centralità del digital nella ricerca di informazioni è indiscutibile, tuttavia rimane naturalmente centrale l’esperienza fisica per trasformare questa raccolta di informazioni in acquisto.

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4 – Cosa manca a noi italiani rispetto ai tedeschi in termini di immagine di marca ? 

Direi che c’è un tema di “credibilità” (spesso non solo dal punto di vista automotive…) soprattutto con riferimento a tutti quegli elementi più razionali legati alla tecnologia, ai servizi post vendita, all’affidabilità, alla qualità dei materiali utilizzati…spesso è vero, ma molto spesso è solo una percezione legata a vecchi stereotipi.

5 – C’è un errore che vorresti suggerire di evitare nella pianificazione di una campagna auto ? 

Ritengo che il problema più grande sia non avere una visione strategica di lungo periodo e di insieme. Si dimentica spesso che ormai tutti i Brand hanno gamme ampie di modelli e potrebbero massimizzare l’efficacia dei loro investimenti utilizzando un approccio media che tenga in considerazione non solo i diversi mezzi, ma anche il contributo di ogni singola attività di comunicazione di modello, alla comunicazione di tutto un Brand. Mi sembra ci sia ancora un approccio “day-by-day” in cui si spostano i mezzi e gli investimenti a secondo della specifica esigenza.
6 – Hai un’auto nei tuoi sogni ? 

In realtà adoro le auto storiche, tutte le Alfa Romeo degli anni 60-70, ed in particolare la Giulia Veloce del ‘70, il coupè sportivo per intenderci. Sarà per questo mio spirito vintage che vado in giro con una Triumph Boneville.

7 – Quanto pesa a tuo parere la qualità dell’idea  creativa pubblicitaria,  in una pianificazione media ?

È fondamentale. E’ vero che con l’esplosione dei canali, e delle piattaforme di comunicazione il mezzo su cui si veicola il messaggio ha aumentato la sua rilevanza, ma l’idea creativa rimane centrale per la comunicazione. Se poi pensiamo alla sempre maggior possibilità di costruire target audience sempre più precisi, si può immaginare quanto un messaggio con una idea creativa “dedicata” – basata sulle informazioni che di quell’audience abbiamo – possa impattare sui risultati della campagna.

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